Motorsport

Il VIDEO dell’epico traverso con l’auto da Rally in centro a Montecarlo: 5 minuti di penalità e gloria eterna per Solberg

Tempo di lettura: 4 minuti

Nel weekend appena passato è andato in scena il Rallye Monte-Carlo, la prima tappa del Campionato Mondiale Rally, il WRC, nonchè tappa storica e amata da tutti gli appassionati. La vittoria dell’edizione 2025, la 93esima della storia del rally del Principato, è andata a Sebastien Ogier, con il campione francese che ha portato a casa la sua decima vittoria al “Monte”. A prendersi la scena, soprattutto sui social, è stato però un altro pilota, che ha infuocato il Principato e il mondo dei rally: Oliver Solberg.

Il figlio d’arte (il padre Petter, storico alfiere Subaru, ha vinto il Mondiale Rally nel 2003 e corre tutt’ora nel Campionato del Mondo Rallycross) si è fatto notare per aver regalato ai tifosi assiepati tra le strette strade del Principato di Monaco un momento che rimanda al passato del Motorsport, percorrendo il leggendario tornantino del Loews, parte integrante del Circuito di Formula 1, completamente di traverso. Questa mossa, sebbene incensata dagli appassionati, non è stata senza conseguenze, con una penalità di tempo comminata al pilota svedese.

Solberg di traverso al tornantino del Loews: che cosa è successo

Per quanto riguarda l’aspetto sportivo, il Rallye Monte-Carlo 2025 è stato caratterizzato dalla decima affermazione di Sebastien Ogier. Il pilota di casa, nato e cresciuto a Gap, a pochi chilometri dalle strade alpine sopra il Principato di Monaco dove va in scena il Rally più famoso del mondo, nonostante partecipi al Mondiale con una sorta di part-time, ha messo tutti in riga, siglando una doppietta Toyota grazie al secondo posto di Elfyn Evans, sempre su Toyota GR Yaris Rally1. Al terzo posto, invece, si è piazzato Adrien Fourmaux, su Hyundai i20 N Rally1.

Il protagonista del weekend per gran parte degli appassionati, non ce ne voglia il fuoriclasse Ogier, è stato qualcun altro. A prendersi la scena è stato un pilota amato dai tifosi per il suo stile di guida spettacolare ed emozionante: Oliver Solberg. Il pilota svedese, iscrittosi al Rallye Monte-Carlo 2025 con una Toyota GR Yaris Rally2, ha chiuso il rally al quindicesimo posto assoluto e ottavo di classe, ma è ciò che ha fatto in uno degli ultimi trasferimenti ad aver acceso il pubblico.

Come potete vedere in questo video e in decine di altri filmati, durante un trasferimento all’interno delle strette strade del Principato, Solberg ha deciso di accendere i tanti tifosi posizionati all’esterno del tornantino del Loews, noto anche come “Fairmont” o “Vecchia Stazione”, teatro anche di una delle più iconiche immagini del mondo del Motorsport durante il Gran Premio di Formula 1. Visto il momento di relativa calma a livello di traffico e la presenza dei tanti tifosi, Solberg ha visto un’occasione per farsi amare ancora di più dagli appassionati di tutto il mondo. La GR Yaris del Team Printsport si è così intraversata, percorrendo l’intero tornante di traverso per poi rallentare quando si è avvicinata alla BMW X5 che la precedeva.

Cinque minuti di penalità comminati a Solberg per il suo “traverso”

Inutile dire che questa manovra così spettacolare abbia mandato in visibilio tutti i tifosi posizionati sui marciapiedi intorno alla curva, sia all’interno che all’esterno, che speravano proprio che una delle vetture che percorrevano le strade di Monaco dessero spettacolo durante il loro passaggio. Se, però, la manovra è stata impeccabile a livello di pura guida, è necessario ricordare che Solberg non fosse impegnato in una Prova Speciale, bensì in un trasferimento.

Per chi non lo sapesse, i trasferimenti servono ai piloti di rally per spostarsi dalla fine di una Prova Speciale all’inizio di quella successiva. Si tratta di percorsi, talvolta anche molto lunghi, effettuati con le strade aperte al traffico, durante le quali i piloti devono rispettare le regole e i limiti del Codice della Strada locale. Inutile dirvi che, per quanto Monaco sia una città dove le corse sono parte del DNA, una condotta di guida del genere non è consentita.

Per questo, la FIA ha comminato una penalità di cinque minuti a Oliver Solberg, giustificata come “Guida pericolosa durante un trasferimento”. Un comportamento del genere, qualche anno fa, sarebbe passato in sordina, apprezzato e incensato dagli appassionati. Da tempo, invece, la FIA sta cercando di rendere tutte le sue competizioni, dalla Formula 1 al Campionato WRC, più “educate”, rispettose e puntando sulla sicurezza.

Tra penalità e discussioni: non è questa l’essenza dei rally?

Sebbene tutti siamo d’accordo che una condotta del genere può comportare maggiori rischi per l’incolumità dei tifosi, posizionati in questo caso sia all’interno che all’esterno senza alcuna protezione, dopo questa squalifica (che ha colpito il solo Solberg nonostante non sia stato l’unico a percorrere in maniera spettacolare il tornante, come potete vedere in diversi video presenti in rete) si è aperto un dibattito tra gli appassionati.

Stigmatizzare e scoraggiare comportamenti di questo genere è sicuramente giusto nell’ottica della sicurezza, soprattutto in uno sport come quello dei rally dove è ancor più rischioso fare da spettatori per via della sua natura squisitamente stradale. Per molti, però, questa “sana follia” di chi corre è proprio il bello dei rally, una competizione magari meno glamour e raffinata di quelle in pista come la Formula 1 ma ancora legata a doppio filo con la passione, e dove il legame con i fan è ancora strettissimo.

La storia dei rally riporta alla mente immagini folli, con onboard degli anni ’80 e ’90 dove i piloti più coraggiosi andavano a oltre 160 km/h su terra, neve o asfalto con una folla di migliaia di persone davanti, che si apriva all’ultimo momento per far passare le vetture. Quel periodo è ormai finito, ma la visceralità e la passione che permea il mondo dei rally si vede e si alimenta anche con questo tipo di emozioni. Il rischio, altrimenti, è quello di “snaturare” i rally, renderli più sicuri e corretti, ma anche senz’anima. Forse, in questa discussione non c’è un vero vincitore, ma lasciatecelo dire: immagini così fanno emozionare tutti gli appassionati di auto, e ci fanno chiudere, per un momento, un occhio sulla sicurezza.

Giulio Verdiraimo

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