Se da diversi anni i Saloni dell’Automobile sono in profonda crisi (o quasi estinti), i rimanenti si reinterpretano ampliando i propri orizzonti; è il caso dell’ultimo “Japan Mobility Show” (prima Tokyo Motor Show), che nel nuovo nome sottolinea il cambio di passo.
Quest’anno a sorprendere è anche il salone milanese EICMA, che si mantiene saldamente sulla cresta dell’onda ospitando non solo tutto lo scibile in fatto di moto, scooter, quadricicli e le più disparate proposte di mobilità alternativa, ma anche un’affascinante concept car in prima mondiale.
La novità si chiama Honpe Technology Archetype, una lunga (5250 mm), larga (2015 mm) e bassa (solo 1300 mm), concept car di “berlina” elettrica disegnata dal visionario car designer Michael Vernon Robinson (ex capo del Centro Stile Lancia e poi Bertone) per l’azienda cinese Honpe Technology, realtà internazionale leader nel settore della prototipazione ad alta tecnologia. Questa è stata infatti realizzata in soli 45 giorni, dal modello CAD alla show car, “ponendo l’accento sulla sempre maggiore velocità richiesta dal settore, senza però rinunciare alla qualità, ma al contrario, alzando ancora di più il livello”, come afferma Roman Goronok, Managing Director di Honpe.
La Archetype (dal greco “archetupon”, Archetipo ovvero “forma originale”) si presenta come un volume estremamente dinamico con abitacolo avanzato, che fa di una sinuosa essenzialità la sua nuova chiave di lettura. All’esterno sono state eliminate tutte le linee non necessarie, con superfici a filo secondo un’idea di incisiva purezza, e nascosti gli elementi tecnici come i tergicristalli celati sotto una palpebra mobile, maniglie a scomparsa (con comando vocale), specchietti nascosti nei parafanghi anteriori (si attivano automaticamente quando necessario) e presa d’aria anteriore minima per il raffreddamento.
Le proporzioni inedite miscelano due concetti opposti: la supercar, naturalmente bassa e super larga, e le proporzioni di allungate di una limousine di lusso, dando vita a un mix inedito.
All’interno si accede attraverso l’apertura ad armadio delle portiere (tipicamente anni ’30) mostrandoci un vero salotto viaggiante, possibile grazie alla tecnologia elettrica che consente un pianate tipo “skateboard” completamente piatto e libero, al servizio degli occupanti: i sedili sottili, i colori caldi, le consolle fluttuanti con vani e controlli di bordo, tutte è a disposizione in modo discreto, intuitivo e solo quando serve, diversamente, scompare.
La forma del volante è rettangolare perché ricalibra costantemente il raggio di sterzata 5 volte al secondo, in base all’ambiente esterno e agli input del conducente. Ciò significa che non sarà mai necessario ruotare il volante più di 90 gradi, consentendo di montare il quadro strumenti digitale direttamente su di esso. Archetype delinea un futuro possibile con un abito seducente.
Autore: Federico Signorelli
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