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I 50 anni della galleria del vento Pininfarina: la sua storia e i suoi traguardi

Tempo di lettura: 4 minuti

“Andando in montagna in inverno ho visto l’azione del vento che aveva scavato forme curve o nitide nella neve sul ciglio della strada. Un evento ventoso plasma la forma degli alberi. Volevo semplicemente copiare quelle linee…”

Battista Pinin Farina

Nacque da un intuizione del fondatore al quale è stata dedicata l’hypercar elettrica che ci ha accolto durante la visita della galleria del vento la galleria del vento Pininfarina, manufatto architettonico/ingegneristico di immenso valore che sorge a pochi chilometri dal centro di Torino, la città dell’automobile. Nel 1972, esattamente 50 anni fa, Pininfarina capì l’importanza dello sviluppo dell’aerodinamica e dell’aeroacustica e si apprestava a diventare leader di questo settore con l’inaugurazione della Galleria del Vento di Grugliasco, vicino a Torino, da parte dell’allora Presidente Sergio Pininfarina.

Era la prima galleria del vento in Italia per l’effettuazione di test su vetture in scala 1:1 ed una delle soltanto sette presenti nel mondo. Oggi, in occasione di questo importante traguardo, la Galleria del Vento Pininfarina ha ospita la tavola rotonda dal titolo “Aerodinamica e sostenibilità, dalle auto elettriche agli edifici” al fine di esplorare le possibilità per due driver chiave nella storia di Pininfarina, ovvero l’aerodinamica e la sostenibilità, di giocare un ruolo fondamentale non solo nel settore automotive, ma in tutti i settori in cui Pininfarina è coinvolta.

Sono intervenuti sia personalità dal mondo dell’auto sia di altri settori tra cui la nautica e l’aeronautica: al pari di una vettura che per andare forte deve saper fendere il vento, anche un aeroplano o una vela devono svolgere lo stesso compito e tutto nasce da uno studio raffinato, al computer e in galleria del vento, dei modelli prototipali.

La Galleria del Vento”, commenta l’AD Silvio Angori, “ha dato alla nostra azienda un vantaggio competitivo considerevole essendo l’unica società di design ad esserne dotata. Nata come strumento con cui Pininfarina sviluppava i propri prodotti, oggi è diventata un asset strategico del Gruppo ampliando la gamma di servizi offerti al mercato: un’attività che supporta altri settori oltre a quello dell’automotive, dai trasporti all’architettura, dalla nautica al design industriale”.

Galleria del Vento Pininfarina: come funziona con le tecnologie di oggi?

La Galleria del Vento Pininfarina, che vanta anche un nuovo logo realizzato appositamente per i suoi primi 50 anni, è orientata al futuro. Le sue capacità di prova sono soggette ad un costante miglioramento grazie allo sviluppo di innovative tecniche di misurazione sia nel campo dell’aerodinamica che in quello dell’aeroacustica. È anche una delle poche gallerie del vento al mondo ad avere un sistema di generazione di turbolenza (TGS) in grado di creare diverse condizioni di turbolenza controllata, associate a raffiche di vento, manovre di sorpasso, vento laterale e automobili in scia. Il sistema di simulazione dell’effetto suolo, invece, permette di riprodurre più fedelmente le reali condizioni di movimento del veicolo.

Sono molto orgoglioso e anche commosso”, ha detto il Presidente Paolo Pininfarina all’evento per l’anniversario, “di poter celebrare insieme a voi qualcosa che è nato dal genio di mio padre. Senza dubbio Pininfarina ha una vera passione per l’aerodinamica. Ed è una passione nata ben più di 50 anni fa, molto prima che mio padre decidesse di costruire questa struttura. Tutto è iniziato con mio nonno Pinin, il cui intuito visionario nell’aerodinamica è esemplificato sin dalla Lancia Aprilia Aerodinamica prodotta nel 1936”.

Breve storia della Galleria del Vento Pininfarina

Sin dal 1930, l’anno di fondazione della società, Battista Pinin Farina creò con grande maestria nuovi modelli di vetture nettamente superiori in termini di stile e di prestazioni. Uno degli strumenti utilizzati per raggiungere questi risultati è stato l’aerodinamica. Dei numerosi modelli, due in particolare meritano una menzione speciale: la coupé Lancia Aprilia Aerodinamica e la Cisitalia. Le prestazioni della Lancia Aprilia Aerodinamica, costruita nel 1936, erano eccezionali se confrontate con quelle di altre vetture di dimensioni, cilindrata e peso identici. Per la Cisitalia invece, presentata nel 1947, il coefficiente di resistenza aerodinamica, misurato alcuni anni fa all’interno della Galleria del Vento Pininfarina, era un eccellente 0,37, migliore di quello di molti progetti più recenti.

Nel 1972, a dimostrazione del suo profondo impegno nel campo dell’aerodinamica, Pininfarina costruiva la prima galleria del vento in Italia per poter effettuare test sulle vetture in scala reale. Inizialmente era stata pensata come un mezzo per migliorare le prestazioni dei veicoli in termini di velocità massima, maneggevolezza, ecc. Più tardi, tuttavia, a causa della crisi energetica del 1973, la galleria del vento assumeva un ruolo diverso venendo utilizzata per ridurre i consumi studiando le caratteristiche aerodinamiche dei veicoli. Per questo motivo l’ampio utilizzo della galleria del vento durante lo sviluppo di una nuova vettura è diventato ormai di uso comune.

In realtà la decisione di costruire la Galleria del Vento era stata presa anni prima. Nel 1965 Pininfarina decise di effettuare uno studio preliminare riguardante la realizzazione di una galleria del vento per l’effettuazione di test sulle vetture in scala 1:1. Al termine dello studio, nel 1967 il Prof. Alberto Morelli del Politecnico di Torino venne incaricato della progettazione di una galleria del vento per il settore automotive che consentisse di effettuare test aerodinamici. La decisione finale di costruire la galleria venne presa quindi da Pininfarina nel 1970. Per Sergio Pininfarina questa fu l’occasione per dimostrare tutta la sua brillante lungimiranza tecnica ed imprenditoriale. È stato grazie al suo lavoro con Ferrari che Sergio Pininfarina maturò la convinzione che uno strumento in grado di effettuare misurazioni scientifiche delle prestazioni aerodinamiche della carrozzeria di una vettura sarebbe diventato un fattore competitivo importanteper un’azienda operante nello sviluppo e nella vendita di attività di progettazione di automobili. I lavori di realizzazione durarono quasi tre anni, e si conclusero nell’autunno del 1972.

Tra le vetture più famose studiate nella galleria del vento si possono citare i diversi modelli Ferrari per la Formula 1, i modelli Lancia Montecarlo Gruppo 5, le vetture vincitrici del Campionato del mondo per vetture turismo del 1979, del 1980 e del 1981 e la Lancia Rally. Tra le motociclette testate si può invece citare la BMW R 100 RS, la cui carenatura integrale è stata ottimizzata proprio nella Galleria del Vento. Anche l’equipaggiamento sportivo di atleti di caratura internazionale e attrezzature sportive disegnate da Pininfarina, come le mazze da golf Mizuno e gli scarponi da sci Lange, sono stati sottoposti ad estesi test nella Galleria del Vento. Da non dimenticare poi il grande successo delle Olimpiadi invernali di Torino 2006, per le quali Pininfarina ha disegnato e progettato la torcia, anch’essa testata nella Galleria del Vento.

Vale la pena ricordare infine alcune delle principali ricerche nel campo dell’aerodinamica condotte nella Galleria del Vento Pininfarina, ad esempio quelle condotte per conto del Ministero dei Trasporti nel 1974 nell’ambito del programma ESV (Experimental Safety Vehicles), i numerosi accordi di collaborazione con il Politecnico di Torino, gli studi condotti nel 1976 per conto del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) per definire la forma ideale della carrozzeria che avesse il minimo valore Cx e fosse conforme al tempo stesso ai principali requisiti di un comune veicolo passeggeri europeo. Di recente la Galleria ha ospitato UNIROMA3 e il Consorzio ERACLE per una campagna di test aeroacustici sul modello ERACLE con l’obiettivo di raccogliere dati utili a progettare eliche con prestazioni acustiche migliori, contribuendo così a ottenere velivoli di nuova generazione più ecologici e più silenziosi.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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