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#HyundaiExperience | i30 facelift e Turbo alla prova

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Si è svolto nella bella cornice delle Langhe l’evento #HyundaiExperience, una due giorni in compagnia della Casa sudcoreana per mettere alla prova la rinnovata gamma di modelli. Ci siamo soffermati sulla Hyundai i30, alternandoci alla guida della motorizzazione diesel 1.6 CRDi da 110 CV e della più performante i30 Turbo a benzina.

È Andrea Crespi, DG di Hyundai Italia, a tracciare a inizio giornata un quadro dell’incoraggiante andamento di Hyundai sul mercato europeo, con 422.000 unità vendute nel 2014 e una quota del 3,2%. In quest’ottica di crescita, l’Italia si attesta al terzo posto dopo Regno Unito e Germania, con particolare attenzione alle vendite ai privati (il 92% del totale) e quasi 16.000 immatricolazioni (+22%) nei primi quattro mesi del 2015. Tra gli ingredienti essenziali di questo successo il linguaggio della Fluidic Sculpture introdotto da Peter Schreyer: è il design, infatti, la prima motivazione d’acquisto dei clienti Hyundai, seguita a stretto giro da aspetti irrinunciabili quali comfort e versatilità.

Al volante della i30 Wagon con cambio automatico

Per raggiungere la Tenuta Monsordo, tappa intermedia del nostro itinerario in Langa, abbiamo scelto la Hyundai i30, che con il facelift 2015 ha guadagnato una nuova griglia frontale esagonale, nuovi cerchi in lega e gruppi ottici con fari LED anteriori e posteriori. Oltre alle novità stilistiche, la segmento C offre una nuova generazione di motori Euro 6, disponibili con cambio automatico a doppia frizione (7DCT), che assicura una riduzione di consumi ed emissioni oltre ad agevolare la fluidità di marcia.

È proprio quest’ultima novità a condizionare positivamente la nostra esperienza di guida. Il 4 cilindri diesel a iniezione diretta si sposa perfettamente con la trasmissione automatica a 7 rapporti, e i 300 Nm di coppia massima regalano una risposta pronta alle sollecitazioni dell’acceleratore e una spinta lineare lungo tutto l’arco di erogazione. I passaggi di marcia sono rapidi e per nulla contrastati, e per chi ha voglia spostare la cloche in modalità sequenziale c’è anche la possibilità di divertirsi sfruttando al meglio la rapportatura (corta) del cambio. 110 o 136 CV, a voi la scelta: al resto ci pensa un telaio adeguatamente rinforzato per ridurre al minimo il rollio e una taratura delle sospensioni che bilancia abilmente comfort e piacere di guida.

i30 Turbo: indole da gran turismo

Un bicchiere di moscato (a bassa gradazione alcolica) accompagnato da una torta di nocciole piemontesi, una visita alla Cantina Ceretto e siamo pronti per rimetterci al volante. Questa volta le chiavi sono quelle della Turbo, che con il suo 1.6 T-GDi promette di aggiungere un po’ di pepe al collaudato format i30. Declinazione sportiva, sì, ma senza eccessi: i dettagli racing sono ben camuffati nel corpo vettura, e solo l’occhio dell’appassionato si sofferma sui cerchi in lega da 18″ e sull’estrattore posteriore che incornicia il doppio scarico cromato. All’interno dell’abitacolo è il rosso a fare la differenza, caratterizzando i dettagli sportivi quali i fianchetti dei sedili, le cuciture a contrasto e il pomello del cambio manuale a sei rapporti.

Bastano poche regolazioni per trovare la propria posizione ideale. Si è seduti in basso, abbracciati nei sedili sportivi e alla giusta distanza dai comandi, e questo contribuisce a creare il giusto feeling di guida. Impostiamo il volante in Sport per una risposta più diretta, e subito ci troviamo ad agire con decisione sulla bella pedaliera in alluminio. La risposta del 1.6 turbo benzina è molto lineare: i 186 CV a 5.000 giri/min si sentono, ma in uscita dalle curve più lente la distribuzione della coppia motrice (265 Nm a 3.500 giri/min) penalizza un po’ i bassi regimi. Si può entrare in curva con decisione grazie al buon impianto frenante, trovare la corda e tornare repentinamente sul pedale dell’acceleratore: la linearità dell’erogazione è tale da non sentire la mancanza di un differenziale autobloccante e le sospensioni anteriori indipendenti di tipo McPherson controllano a dovere l’incedere della vettura.

Sull’asse posteriore, poi, il raffinato sistema Multi-link si dimostra centrale nell’esperienza di guida: l’assorbimento è ottimo anche su fondo irregolare e la i30 Turbo passa veloce da una curva all’altra trasmettendo sempre una sensazione di grande controllo e sicurezza. Non una hatchback sportiva tout court, ma una due volumi divertente e non troppo vistosa, offerta in un ricco allestimento (controlli elettronici, 7 airbag, Bluetooth, sensori di parcheggio posteriori e fari bi-xeno autoadattivi di serie) a un prezzo inferiore ai 25.000 euro.

Vincenzo Attamante

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Vincenzo Attamante

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