In abitacoli che stanno diventando piano piano dei piccoli cinema su misura, Hyundai Virtual Cockpit è la proposta di quadro strumenti virtuale profondamente evoluto. Nato dalla collaborazione tra il brand coreano e il Würzburg Institute for Traffic Science (WIVW), è stato creato per valutare l’efficacia dell’utilizzo di questo tipo di innovazioni. Si tratta di un ulteriore step per evolvere i sistemi di comunicazione macchina-conducente, uno studio partito nel 2015 attraverso varie fasi.
Già 4 anni fa, specie sui volanti, non solo Hyundai si notava una presenza massiccia di pulsanti, alcuni di questi possibile causa di distrazione, almeno nel primo contatto tra il cliente e la sua nuova auto. Spinta da questa premura, lo studio di Hyundai per il suo Virtual Cockpit si è spostato direttamente sul volante, inserendo due vistosi touch screen all’apparenza scomodi ma in grado di portare sulle due razze il controllo dei settaggi dell’auto.
Passato il 2015, l’anno successivo lo sforzo di Hyundai si è concentrato sulla sostituzione di tutti i tasti meccanici con i touchpad in nome di una maggiore chiarezza e flessibilità. L’anno seguente, lo sviluppo ha portato a un nuovo livello consentendo la realizzazione di cruscotti facilmente personalizzabili dagli utenti. Successivamente i due display sono stati sostituiti con due touchpad.
Nel 2018 Hyundai si è infine focalizzata sul miglioramento dei display touch con feedback tattile, mettendone a punto l’integrazione nel volante e implementando il nuovo sistema sulla Hyundai i30. Hyundai ha reso inoltre ancor più avanzato il display centrale con i moduli tattili di nuova generazione e implementato l’interazione tra il volante, il display centrale e il cluster multistrato.
Nell’ultima fase di sviluppo, il display del quadro strumenti si è evoluto in un multi-layer display (MLD®), uno schermo dalla strumentazione multistrato che assicura maggiore intuitività, riduzione delle distrazioni e mantiene l’attenzione in modo naturale.
L’innovazione degli schermi MLD è la sovrapposizione tra due display sovrapposti a 6 mm l’uno dall’altro, per restituire un effetto 3D. Nell’area dove le grafiche si sovrappongono si crea l’impressione di un oggetto presente nello spazio, minimizzando le distrazioni. L’informazione più rilevante in una specifica situazione di guida, per esempio il limite di velocità, viene mostrata sul display anteriore allo scopo di richiamare l’attenzione del conducente.
Fase finale del test, prima di avventurarsi nel nuovo anno, è stato il montaggio di un volante prototipo su una vettura reale, per valutare l’efficacia diretta dell’utilizzo di questo tipo di innovazioni. A vederlo così, l’abitacolo ricorda un po’ quello delle astronavi dei film anni ’80/’90. A noi non convince, ma diamo atto a Hyundai che saprà migliorare ulteriormente questo tentativo di digitalizzare ancora di più l’abitacolo.
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