Prove su strada

Hyundai Santa Fe 2023: prova su strada, autonomia, consumi e prezzo

Tempo di lettura: 6 minuti

Nel 2000 arrivò la prima generazione di Hyundai Santa Fe, mossa che permise al costruttore coreano di diventare uno dei brand pionieri nel mercato dei SUV. La Santa Fe è diventata nel corso degli anni una vera icona Hyundai, specialmente in Italia. Abbiamo imparato proprio in queste ore a conoscere la quinta generazione, completamente nuova, ma dovete sapere che Santa Fe per Hyundai è il modello più longevo in Europa. Nel corso degli anni è stato protagonista di una significativa evoluzione in termini di design, sicurezza e tecnologia, aprendo la strada all’arrivo di nuove dotazioni e funzionalità su tutti i modelli del Brand, ibrido compreso. Nel 2020 Hyundai ha lanciato un’evoluzione dell’attuale Santa Fe, con nuovi propulsori elettrificati e importanti aggiornamenti in termini di design. In altre parole, quella che oggi trovate nei concessionari e che può diventare interessante, offerte parlando, in attesa dell’arrivo della nuova Santa Fe nel 2024.

Dopo il suo lancio, vent’anni fa, Santa Fe è diventata rapidamente uno dei modelli Hyundai più conosciuti al mondo. Prende il nome da una città del sud-ovest degli Stati Uniti ed è stato il primo SUV della Casa coreana, svolgendo un ruolo fondamentale nell’affermazione di Hyundai nel segmento. La Hyundai Santa Fe ha quindi oggi un design deciso e sofisticato realizzato sulla nuova piattaforma di terza generazione che può accogliere anche i nuovi powertrain Full Hybrid e Plug-in Hybrid

Vediamo come va, gli spazi interni per sette posti, i consumi e l’autonomia della Hyundai Santa Fe nella versione PHEV.

Esterni e dimensioni Hyundai Santa Fe: un SUV da famiglia numerosa

La lunghezza di Santa Fe 2020 è di 4,77 metri, la larghezza 1,90 metri e l’altezza 1,71 metri, mentre il passo 2,77 metri, abbondante, come abbiamo visto, per ospitare fino a 7 passeggeri.
Riguardo gli esterni del SUV coreano di segmento D, quest’ultimo si caratterizza di linee che ne enfatizzano la solidità e il carattere. L’ampia griglia frontale, con motivo tridimensionale che abbraccia i gruppi ottici, mette in risalto l’anteriore dove le luci diurne a LED creano una firma luminosa inconfondibile. La piastra paramotore circonda la presa d’aria inferiore dando ulteriore supposto visivo all’architettura della griglia centrale. Ma il carattere della nuova Santa Fe viene sottolineato dagli ampi rivestimenti dei passaruota e dai nuovi cerchi in lega. La larghezza del modello viene enfatizzata, sul posteriore, dal nuovo design dei gruppi ottici che si estendono orizzontalmente. 

L’abitacolo della vettura offre maggior spazio, comfort e praticità rispetto al modello precedente.
Il divano posteriore è scorrevole e reclinabile, per incrementare spazio e relax. Inoltre con comodi comandi elelttrici centrali il sedile del passeggero anteriore è reclinabile e mobile in senso longitudinale anche da chi sta seduto dietro. Inoltre sono presenti le pratiche tendine da sole sulle porte posteriori. A bordo in 5 adulti si sta comodi, dietro la terza fila con clima dedicato è invece indicata più per dei bambini o a due di fortuna. In cinque a bordo è gigante il bagagliaio con 634 litri, che reclinando il divano diventano 2.041.

Ogni elemento viene rifinito con materiali soft-touch di alta qualità, ma non è esente da qualche scricchiolio, così come non è eccelsa la qualità di alcuni componenti, come i tasti per la regolazione dei sedili. Non manca il sistema di ricarica wireless per smartphone e prese USB e 220V sparse nell’abitacolo. La console centrale, con comandi shift-by-wire, è stata riprogettata e presenta un nuovo sistema infotainment touchscreen da 10,25” facile ed intuitivo, peccato rimangano troppi pulsanti da premere e spesso ci si confonde.
L’aggiornamento premium degli interni è completato, infine, da un nuovo cluster completamente digitale da 12,3”, che però non è molto configurabile, ma cambia solo nell’aspetto e nei colori. Non sarebbe spiaciuto avere un ambient light meno minimale su questo modello.

Prova su strada Hyundai Santa Fe 2023, consumi e autonomia: beve poco, spirito globtrotter

Dopo il successo di Kona Electric e Kona Hybrid, la gamma elettrificata del brand si amplia andando a includere anche l’ammiraglia dei suoi SUV in Europa. Nuova Santa Fe è stato il modello europeo ad essere equipaggiato con il nuovo powertrain “Smartstream”, sia Full Hybrid sia Plug-In, senza rinunciare al 2.2 Diesel in commercio.

Come anticipato, Santa Fe è il primo SUV del Brand, a livello globale, ad essere basato sulla piattaforma Hyundai di terza generazione. Questo si traduce in miglioramenti significativi in termini di performance, maneggevolezza, efficienza e sicurezza.Il debutto dei nuovi motori ibridi plug-in, inoltre, permette al SUV coreano di rendersi competitivo grazie a minori consumi e maggiori prestazioni, potendo contare su una percorrenza in elettrico. Il motopropulsore si compone di un 1.6 turbo benzina 180 CV e 265 Nm tra 1500 e 4500 giri e di un motore elettrico da 91 CV. L’accoppiata genera una potenza massima di 265 CV e 304 Nm.

Stupefacente vedere poi, a 130 km/h in autostrada, come l’auto sia in grado di viaggiare in elettrico, toccando appena il gas o, volendo, con il Cruise Control adattivo inserito. Elettrico che è inversamente proporzionale alla velocità sostenuta quindi in autostrada è più facile avvicinarsi ai 14 km/l, ma se carichiamo spesso nell’uso misto possiamo anche toccare gli ottimi risultati in termini di consumi: 24-26 km/l. Con 47 litri di serbatoio possiamo anche arrivare a percorrere 1.000 km. Buono è anche l’allungo, d’altronde 265 CV non sono mai pochi, e anche lo scatto al semaforo non delude affatto con un 0-100 di 8,8 secondi e una velocità massima di 187 km/h. Ricordiamo che poi abbiamo di serie la trazione integrale permanente

Nella console è stato inserito, per la prima volta, un selettore “Terrain Mode” grazie al quale è possibile selezionare comodamente le diverse modalità di guida Sabbia, Neve e Fango, su fondi scivolosi che si aggiunge ai classici “Driving Mode”, Eco, Comfort, Sport e Smart. La Santa Fe va bene per andare in sterrato, ma non ama l’offroad impegnativo, anche per via del peso non proprio contenuto di 2.080 kg dovuto anche alla batteria da 13,8 kWh.

Della Santa Fe Hybrid mi ha poi stupito l’insonorizzazione dell’abitacolo e il buon comportamento del cambio, che non è certo un fulmine di guerra (rimane un convertitore di coppia con i suoi pregi, non dà l’effetto trascinamento di un CVT, e difetti, non è appunto rapidissimo nelle cambiate) ma fa bene il suo dovere nel non offrire strappi ma soprattutto sa gestire i passaggi tra termico ed elettrico senza alcun fastidio. Come già evidenziato nel primo contatto, peccato per la mancanza di una modalità in grado di massimizzare il recupero energetico e che è per altro assente anche dalla motorizzazione plug-in.  Come capita su tutti i full hybrid è tutto un gioco di gas, di ripartenze delicate (c’è un avviso nel quadro che vi indica quando l’auto davanti è ripartita) e di evitare il più possibile frenate brusche bensì ben distribuite e soprattutto far prevalere il veleggio, quindi il recupero di energia, avvinandosi alla sosta.

Guidandola per più chilometri, la Santa Fe piace per l’assetto, abbastanza solido che assorbe bene buche e asperità, nonostante i pneumatici 235/55 R19. Il rovescio della medaglia è che la Santa Fe non risulta una spada tra le curve, ma l’assorbimento buche è ottimale così come un buon compromesso è il contenimento di beccheggio e rollio in curva. Parlando di sportività, a nulla vale la modalità Sport selezionabile dall’apposita levetta sul tunnel, cambia solo la grafica del quadro strumenti che è sì aggressiva ma poco utile nella pratica. Ne risulta quindi un’auto dedita al comfort e ai grandi viaggi rilassanti. Con sedili ventilati o riscaldati a seconda della situazione. Peccato non si possa avere il massaggio.
 
In città se le dimesnioni fanno un po’ paura, non c’è problema se si guardano la telecamere 360° e si ascoltano i numerosi sensori. Non manca il Remote Smart Parking Assist (RSPA), tramite il telecomando: in questo modo l’auto può entrare e uscire autonomamente da un parcheggio, senza che nessuno sia a bordo.

Sulla questione sistemi di assistenza alla guida, infine, si ha accesso a tutte le funzioni, settabili su diversi livelli (ad esempio l’ostacolo nel punto cieco può dare un impulso sul volante per rientrare in corsia o solo restituire un avviso sonoro). Il Cruise adattivo è piuttosto intelligente perchè si regola leggendo i dati nel navigatore e si regola in pochi passi, almeno lui, dai tasti sulla razza destra del volante mentre è ottima la presenza delle telecamere che, una volta inserita la freccia, mostrano sul quadro cosa abbiamo effettivamente sul relativo angolo morto.

Equipaggiata con la più recente tecnologia Hyundai SmartSense, la quarta generazione di Santa Fe è tra i modelli più sicuri della sua categoria e ha ricevuto le cinque stelle Euro NCAP. Con questo modello Hyundai dimostra di continuare a prendersi cura dei propri clienti offrendo caratteristiche sempre più innovative: su Santa Fe Hyundai introduce infatti per prima volta sul mercato il Rear Occupant Alert, che utilizza un sensore ad ultrasuoni per rilevare il movimento dei bambini o degli animali domestici sul sedile posteriore e avvisare il conducente quando scende dall’auto.

Tra le esclusive dotazioni di sicurezza è presente anche il Rear Cross-Traffic Collision-Avoidance, che analizza un’area a 180 gradi dietro al veicolo, avvertendo il conducente e azionando i freni se necessario per evitare collisioni. Inoltre, per la prima volta su una vettura Hyundai, la quarta generazione di Santa Fe offre un full head-up display, che proietta le informazioni utili direttamente sul parabrezza al livello dello sguardo del guidatore, per una guida ancora più piacevole e sicura, anche se qualche informazione aggiuntiva sarebbe stata gradita.
L’ultima generazione di Santa Fe presenta inoltre un sistema di trazione integrale a controllo elettronico HTRAC: tecnologia esclusiva di Hyundai, HTRAC trasferisce la coppia alle ruote anteriori o posteriori utilizzando diverse modalità di guida e adattandosi alle diverse condizioni della strada.

Prezzo Hyundai Santa Fe 2023 ibrida e concorrenti

Il listino è molto semplice e chiaro: un solo allestimento disponibile “Xclass” e solo nella versione 7 posti. Si parte quindi dal Diesel 2.2 CRDi Xclass 4WD 193 CV 56.800 euro, per passare al full hybrid 1.6 T-GDI HEV Xclass 4WD 180 CV a 58.800 euro per chiudere con il plug-in oggetto del nostro test 1.6 T-GDI PHEV Xclass 4WD 265 CV a 62.100 euro.

Come consuetudine delle coreane non ci sono pacchetti e neanche optional disponibili, solo colori esterni (alcuni offerti a 850 euro) e due opzioni per gli interni in pelle. Ricordiamo che le auto Hyundai commercializzate in Italia dispongono della garanzia Hyundai di “5 anni a km illimitati”, oltre a quella di 8 anni/160.000 km sulla batteria.

Competitor? Beh sicuramente oltre la gemella Kia Sorento, la Nissan X-Trail e la Peugeot 5008, Seat Tarraco e Skoda Kodiaq. Di ibride plug-in c’era solo la Sorento, ora uscita dal mercato del nuovo. X-Trail ha l’ibrido e-Power, trovate la prova in anteprima nella sezione “prove su strada”, scegliendo nel menu a tendina “Nissan”, mentre 5008, Kodiaq e Tarraco sono rimaste puramente endotermiche.

Redazione Autoappassionati.it

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