A tre anni dal lancio arriva il restyling anche per la Hyundai Kona, un aggiornamento decisamente interessante dal punto di vista estetico, che dona alla vettura un look più maturo e allo stesso tempo più attuale.
Non che il design della vecchia Kona sia invecchiato particolarmente in questi anni, semmai la concorrenza, sempre più agguerrita, ha imposto a Hyundai di rendere la vettura il più “fresca” possibile. L’allestimento provato “N line” ha un look ancora più grintoso rifacendosi alla sportiva Kona N da ben 280 CV.
Il design degli esterni è estremamente sportivo, tanto che per un occhio non attento la Kona N line e la Kona N potrebbero apparire quasi indistinguibili. Tra le varie caratterizzazioni è presente una mascherina in nero lucido sdoppiata, tre feritoie sopra la calandra anteriore, passaruota maggiorati, minigonne laterali in tinta e cerchi generosi da 18 pollici con design specifico e misure: 235/45. La parte posteriore è caratterizzata dai due terminali di scarico cromati che nonostante l’allestimento sportivo (solo nell’estetica) sono assolutamente veri! Il restyling porta un leggero aggiornamento estetico alle luci posteriori e anteriori, tutte full LED.
Per quanto riguarda gli interni l’allestimento N line prevede finiture specifiche con impunture rosse e a contrasto per i sedili, plancia, rivestimenti delle portiere, volante e anche per la leva del cambio. I sedili sono maggiormente profilati rispetto a quelli della versione standard. Infine i loghi N line sono disseminati in tutto l’abitacolo. La qualità degli assemblaggi è molto buona e ci sono diverse chicche interessanti come la pedaliera in alluminio. Tuttavia la Kona rimane un passo indietro per quanto riguarda la qualità percepita delle plastiche, che sono dure in tutto l’abitacolo.
Nuova anche la strumentazione digitale, composta da due generosi schermi da 10,25 pollici. Uno è impiegato per il cruscotto digitale, che cambia layout rispetto alla modalità del drive mode selezionata, l’altro è adibito all’infotaiment ed è posizionato a sbalzo al centro della plancia. La compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto è garantita anche in modalità wireless e, volendo, su può aggiungere anche la base di ricarica a induzione. Il climatizzatore, monozona, può essere gestito dai tasti dedicati, una soluzione ancora molto apprezzata. Per quanto riguarda la reattività e le funzionalità del sistema operativo di Hyundai, i miglioramenti sono evidenti è tutto gira senza impuntamenti, forse risultano ancora un po’ complessi alcuni sotto-menù.
Il Model Year 21 della Kona si allunga leggermente rispetto alla versione che debuttò nel 2018, le variazioni sono dovute all’impiego di nuovi elementi stilistici dei paraurti anteriori e posteriori, perciò nulla cambia rispetto alle volumetrie interne. La Kona 2021 è dunque lunga 4,2 metri, rispetto ai 4,18 metri del passato, la larghezza (1,8 metri) e altezza (1,56 metri) sono rimaste invariate. La capacità del bagagliaio non è eccelsa: 361 litri di minima, 1.114 litri di massima con i sedili reclinabili 60:40; la soglia è bassa e sfruttabile.
Sotto il pianale non è presenta il ruotino di scorta ma una batteria che alimenta il sistema ibrido leggero della piccola Kona. Per quanto riguarda l’abitabilità la Hyundai Kona si difende, i passeggeri all’anteriore possono viaggiare comodamente anche per le lunghe tratte, al posteriore se gli occupanti sono solo 2, la situazione non cambia grazie a un discreto spazio in altezza e un più che buono spazio per le gambe. Il quinto posto è, invece, un po’ sacrificato; meglio impiegarlo esclusivamente per brevi tratti.
La Hyunda Kona N Line della nostra prova su strada impiega un 3 cilindri turbo benzina da appena un litro, abbinato a un cambio a 6 marce manuale e a un sistema mild hybrid che aiuta nelle partenze da fermo. Nonostante le dimensioni ridotte del propulsore i cavalli non mancano, sono 120 con 172 Nm di coppia. Il sistema ibrido leggero permette di colmare i vuoti di coppia ai bassi regimi dei piccoli motori turbo, rendendo nel complesso l’erogazione della potenza molto lineare e piacevole. Nonostante l’estetica della vettura la guida non è sportiva, ma concede qualche piccola soddisfazione.
I punti di forza del motore sono tuttavia altri: i consumi e le vibrazioni davvero contenute per essere un tre cilindri. Snocciolando i dati dichiarati dalla casa l’accelerazione 0 a 100 km/h è coperta in 11,9 secondi, mentre la velocità massima è di 180 km/h, prestazioni sufficienti, ma lontane per ogni velleità corsaiola. Lo sterzo è abbastanza sincero nonostante sia tarato in modo molto morbido, pertanto la guida, a patto di non portare al limite il piccolo SUV, è sempre sicura e rilassata.
Discorso molto simile per le sospensioni che sono tarate per un uso cittadino, quindi per copiare bene le asperità riducendo al massimo lo stress. Al contrario a velocità più elevate i trasferimenti di carico sono piuttosto evidenti, e la Kona mette subito le mani avanti rispetto ai suoi limiti mostrando un beccheggio e un rollio piuttosto marcato. Gli ADAS seppur bene tarati da un punto di vista di intervento attivo sono piuttosto fastidiosi rispetto agli avvertimenti sonori, in particolare l’avviso del Lane assist è piuttosto invadente. Meglio disattivare la funzione o attivare il Keep lane assist che mantenendo la vettura al centro della corsia evita l’attivazione degli avvisi sonori.
Inoltre scegliendo il cambio automatico a doppia frizione il cruise control diventa anche adattivo. La Hyundai Kona integra tre diverse impostazioni di guida selezionabili tramite il drive mode. Oltre a cambiare la grafica della strumentazione viene variata la risposta dell’acceleratore in termini di sensibilità ed erogazione della potenza. La modalità eco è la più conservativa di tutte e si concentra a garantire fluidità e consumi ridotti. La modalità sport invece cerca di spremere al massimo il piccolo tre cilindri, rendendo la risposta del motore decisamente frizzante.
Il cambio a 6 rapporti iMT presenta la peculiarità di gestire tramite l’elettronica la frizione, in questo modo lasciando l’acceleratore l’auto può veleggiare e consumare meno carburante. Per l’utente finale nulla cambia e i risultati sui consumi sono avvertibili. La casa dichiara un consumo medio omologato WLTP di 18,5 km al litro, sul nostro computer di bordo siamo riusciti a mantenerci sempre sopra i 17 a litro. Un ottimo risultato con un delta tra dichiarato ed effettivo davvero ridotto.
Sono tre gli allestimenti di Hyundai Kona 2021 nelle sue varie motorizzazioni, con piccole differenze per l’elettrica. XTech, XLine e NLine, con un listino che parte da 22.000 euro. Sempre compresa la garanzia Hyundai valida 5 anni/100.000 km.
Con questi prezzi d’attacco, tra le concorrenti possiamo individuare una folta schiera di auto molto agguerrite come la nuovissima Citroen C4, l’accativante Peugeot 2008, e anche la Opel Mokka. Impossibile non citare la Fiat 500X e la Jeep Renegade le due best seller del mercato italiano. Della stessa categoria ritroviamo anche la Volkswagen T-roc che tuttavia non prevede alcun tipo di elettrificazione.
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