Dopo una prima generazione che ha consacrato Hyundai come uno dei brand più rilevanti nel segmento dei piccoli SUV, nel 2023 Hyundai Kona arriva alla sua seconda generazione con ambizioni da grande. Dopo aver messo in campo un colpo da novanta con il vendutissimo Tucson, il C-SUV più venduto ai privati nel 2022, Kona vuole bissare il successo in un segmento più giù. Quali sono gli ingredienti della rinnovata Kona? Linee più tese e ispirate alla sorella maggiore, una personalità e originalità se possibile superiore alla prima serie del 2017 e degli interni completamente rivisti, più tecnologici e spaziosi.
Dopo aver ascoltato le opinioni dei suoi clienti, infatti, Hyundai ha deciso di far crescere Kona di ben 15 cm. Il motivo? Migliorarne lo spazio a bordo per passeggeri posteriori e bagagliaio, ora diventato il più capiente della categoria. A livello meccanico, invece, Kona riprende la base della precedente generazione, con la quale condivide (con minime differenze) anche la gamma motori. Dopo una prima serie personale, giocosa e capace di convincere con la sua personalità e agilità, nel 2023 Hyundai Kona si preannuncia più matura, cresciuta nelle dimensioni e nei contenuti. Come andrà su strada? Scopriamo dimensioni, interni, motori e prezzo di Hyundai Kona 2023 in versione 1.6 Hybrid nella prova in anteprima, nella splendida cornice del Lago d’Orta.
Sebbene non fosse facile creare una nuova Kona capace di far sembrare “normale” la prima generazione, a livello di linee e dimensioni Hyundai Kona 2023 stacca di netto la serie precedente. Tra citazioni stilistiche alla più grande Tucson e soluzioni inedite e uniche per Hyundai e nel segmento, le dimensioni di Hyundai Kona 2023 crescono in tutte le direzioni. Nel dettaglio, queste sono le dimensioni di Hyundai Kona 2023:
Rispetto alla prima Kona, quindi, la lunghezza cresce di ben 15 cm, passando da 4,20 a 4,35 metri. Anche il passo cresce di 6 cm, arrivando a quei 2,66 metri che staccano gran parte della diretta concorrenza. A livello di dimensioni, Hyundai Kona 2023 supera quindi la “sorellina” Bayon, pur restando salda nel segmento delle B-SUV. Nella line-up Hyundai, infatti, troviamo la razionale Bayon, che va a presidiare il segmento delle B-SUV più compatte, e la più grande Kona, che si avvicina in dimensioni alla sorellona Tucson (lunga 4,50 metri) ma senza “sforare” nel più complesso segmento dei B-SUV. Attenzione poi alla versione N Line, che a causa dei paraurti più sporgenti arriva a 4,39 metri di lunghezza.
Questa crescita dimensionale va di pari passo con uno stile che diventa, se possibile, ancora più riconoscibile e distintivo. Sia davanti che dietro, infatti, Kona è caratterizzata da una personale barra luminosa a LED che corre per il frontale e sull’intero posteriore. I proiettori principali sono invece posizionati più in basso, con quelli posteriori integrati, un po’ come sulla precedente Kona, nei passaruota posteriori. Per questa seconda serie, Hyundai ha deciso di partire dal design di Kona elettrica, per poi adattarlo alle esigenze delle motorizzazioni termiche. Da qui deriva un frontale quasi completamente carenato, dotato anche di flap attivi per il miglioramento del coefficiente aerodinamico. Morbido e pulito, il frontale porta lo sguardo sul profilo di Kona, che si differenzia molto dalla versione precedente e si ispira a Tucson.
La zona delle porte è caratterizzata da nervature e spigoli chiaramente ripresi dalla sorella maggiore, da quel Parametric Design che ha convinto tanti clienti con la sua audacia. La linea del tetto e del cofano anteriore, invece, dimostra l’indole più matura di Kona, con una sezione posteriore più ampia e il passo generoso che si fa notare lateralmente. Chiudono il quadro i cerchi in lega, da 18″ sul nostro esemplare N Line, e i passaruota. Questi, sulle versioni “normali” X Line e X Class, sono in plastica grezza, a differenziare anche visivamente Kona dalla più cresciuta Tucson.
Sulla versione N Line che ho provato, invece, i passaruota sono in tinta carrozzeria. Tutto va nella direzione di una caratterizzazione sportiva piuttosto marcata. Questa passa anche da paraurti anteriori e posteriori ridisegnati, cerchi in lega da 18″ specifici, doppio scarico (vero) e uno spoiler posteriore con terzo stop integrato. Concludendo con le dimensioni di Hyundai Kona, il bagagliaio è decisamente più grande della precedente generazione. Dai 361 litri della “vecchia” Kona, oggi arriviamo a ben 466 litri, per un incremento del 30% e un valore da riferimento nella categoria.
Se all’esterno il B-SUV più audace della Casa coreana ha evoluto le linee originali della precedente versione, gli interni di Hyundai Kona segnano una netta evoluzione rispetto al passato. A livello stilistico, infatti, ora Hyundai Kona è decisamente più moderna, completa e tecnologica, con dettagli particolari che la rendono decisamente interessante. Visto il numero di novità, è bene partire da quello che non è cambiato più di tanto: i materiali. Come sulla precedente, anche questa nuova Kona fa a meno di plastiche morbide o rivestimenti ricercati. La plancia è realizzata in plastica rigida, così come i pannelli porta e il tunnel centrale. Questa soluzione potrebbe non convincere tutti, in quanto ci sono rivali che fanno meglio in questo ambito, e alcune finiture lucide sono piuttosto sporchevoli, capaci di raccogliere impronte, “ditate” e polvere.
Al netto di questo, gli interni di Hyundai Kona 2023 trasmettono solidità e robustezza, e a livello di assemblaggi e accoppiamenti non hanno mostrato il fianco a critiche. Ciò che stupisce maggiormente, però, è l’unione di tanta tecnologia con un approccio “old school” che si uniscono. Mi spiego meglio. A rubare la scena ci pensa lo schermo curvo che unisce in un unica soluzione due schermi da 12,3 pollici per quadro strumenti digitale e infotainment. Entrambi veloci e fluidi (anche se il quadro strumenti ha alcune logiche di funzionamento poco intuitive), l’infotainment è moderno e completo, e può contare su Apple CarPlay e Android Auto (ancora, purtroppo, con connessione via cavo). Totalmente nuovo anche il volante, dotato di uno stile sportivo inedito e caratterizzato dall’assenza del logo Hyundai al centro, sostituito dagli ormai quattro pallini orizzontali visti su Ioniq 5 e 6.
Allo schermo curvo si contrappone una consolle centrale piena di tasti fisici incastonati in una finitura antracite lucida. Qui troviamo i comandi rapidi per l’infotainment e la plancia per il clima, tutta interamente formata da tasti fisici. Un “ritorno al passato” per una soluzione forse non esteticamente modernissima (sebbene sia, personalmente, gradevole e ben realizzata) ma davvero intuitiva e facile da utilizzare soprattutto in marcia. Peccato solo per la posizione del freno a mano elettrico, un po’ nascosto sulla sinistra del volante. Poco più in basso troviamo una plancetta per prese di ricarica e caricatore wireless da 15 W di potenza e un selettore tondo per le modalità di guida. Più indietro, trova posto un tunnel centrale dotato di due portabicchieri a scomparsa e il comodo bracciolo.
E il cambio? Come sulle elettriche della Casa Ioniq 5 e 6, le versioni con cambio automatico di Hyundai Kona 2023 ospitano un selettore montato sulla colonna del volante, una soluzione originale e personale che lascia tanto spazio all’interno. Proprio lo spazio è uno dei tratti distintivi degli interni di Hyundai Kona 2023. Davanti, come in passato lo spazio è generoso anche per guidatori robusti, con una posizione di guida alta ma non troppo che convincerà chi non apprezza troppo i SUV. Dietro, invece, si arriva ad un massimo di 170 mm disponibili per le gambe dei passeggeri posteriori. L’ambiente è comodo e arioso, e grazie a finestrini più grandi della precedente l’abitacolo è più arioso e personale.
A livello di meccanica e motori, Hyundai Kona 2023 si evolve senza abbandonare l’apprezzata base meccanica precedente. Realizzata sullo stesso pianale K3, condiviso con la “cugina” KIA Niro, Hyundai Kona condivide con la precedente gran parte della gamma motori. Salutato il 1.6 CRDi turbodiesel, infatti, a formare la gamma motori di Hyundai Kona ci pensano un motore benzina, un benzina Mild Hybrid e la protagonista della nostra prova, la 1.6 Hybrid. Ad aprire la gamma ci pensa l’ormai noto 1.0 T-GDi tre cilindri turbobenzina. Montato in versione da 120 CV, il 1.0 è disponibile sia con cambio manuale a 6 marce che con il moderno automatico DCT doppia frizione a 7 rapporti. Curiosamente, la coppia del 1.0 T-GDi è di 172 Nm con cambio manuale e 200 Nm per la versione automatica.
A completare la gamma motori “termica” di Hyundai Kona 2023 ci pensa il 1.0 T-GDi 48 V. Al tre cilindri turbo si aggiunge un modulo ibrido leggero a 48 V con motore da 17 CV che, però, non cambia la potenza massima e la coppia, ferme rispettivamente a 120 CV e 172 Nm. La sorpresa sta nel cambio utilizzato per questa versione. Se le più piccole i20 e Bayon, infatti, utilizzano un cambio manuale intelligente iMT con frizione elettrica, capace di scollegarsi in marcia e spegnere il motore per migliorare i consumi, qui il cambio manuale è tradizionale. Il motivo? Secondo i responsabili Hyundai, l’auto è “già abbastanza efficiente con questo cambio”, rendendo inutile l’utilizzo dell’iMT. Peccato, visto che abbiamo apprezzato diverse volte il cambio iMT sulle auto del Gruppo che lo montano.
In attesa della versione elettrica, in arrivo in autunno, la gamma motori di Hyundai Kona 2023 si conclude con la Full Hybrid. A livello meccanico, rispetto alla precedente generazione le differenze sono piccole, ma interessanti. Sotto il cofano, infatti, troviamo il 1.6 GDi quattro cilindri aspirato a benzina da 105 CV. Al suo fianco c’è un motore elettrico da 43,5 CV, per una potenza combinata di 141 CV. A scaricare la potenza a terra ci pensa il cambio automatico DCT doppia frizione a 6 marce. Rispetto alla precedente Kona, questa nuova Hybrid è dotata di una retromarcia esclusivamente elettrica, per un risparmio di 2,5 kg. La batteria, invece, è la stessa di Tucson Hybrid, da circa 1,43 kWh. Questo permette di poter viaggiare molto di più con il solo motore elettrico, massimizzando i consumi.
Proprio con prestazioni e consumi concludiamo la disamina della gamma motori di Hyundai Kona 2023. La versione Hybrid, nonostante le dimensioni più generose, grazie all’aerodinamica più curata riesce a consumare meno della precedente Kona. Secondo il ciclo WLTP misto, infatti, Kona Hybrid consuma il 10% in meno, arrivando a 4,5 l/100 km (circa 22 km/l). A livello velocistico, invece, Hyundai Kona Hybrid ferma il cronometro nel classico 0-100 km/h a 11,2 secondi, per una velocità massima autolimitata a 165 km/h. Spicca la presenza di serie sulle Hybrid delle sospensioni posteriori Multilink, mentre non arriveranno né versioni a trazione integrale né, purtroppo, una versione N ad alte prestazioni.
Le novità estetiche sono tante, e anche sotto pelle le differenze ci sono. Come si comporta su strada Hyundai Kona 2023? Per scoprirlo, abbiamo messo alla prova per circa 200 km il B-SUV coreano in un viaggio tra Milano e il Lago d’Orta. Fin dai primi metri, la prima cosa che Kona trasmette è una grande facilità di guida. I comandi sono leggeri, hanno il giusto peso, e la fluidità di marcia è ottima in città. Nel traffico cittadino, Kona si dimostra agile, comoda e ben insonorizzata, segnando un bel miglioramento rispetto alla precedente. Complice anche uno sterzo leggero ma preciso e un sistema ibrido piuttosto vivace, Hyundai Kona 2023 si guida bene, con piglio dinamico e buono spunto al semaforo. Molto comoda poi la retromarcia elettrica, che non solo permette di ridurre vibrazioni e rumorosità, ma anche di effettuare manovre più precise.
Decisamente interessante, poi, la possibilità di regolare l’intensità della frenata rigenerativa su tre livelli in modalità Eco. Non sono tante le Full Hybrid che lo permettono, e consente di utilizzare una guida quasi One Pedal. Uscendo dalla città, il 1.6 di Kona diventa più avvertibile in abitacolo senza mai diventare troppo fastidioso. Le prestazioni sono piuttosto buone, anche se non c’è mai una riserva di potenza tale da renderla sportiva. Anche tra le curve, comunque, Kona rimane vivace e spigliata. L’unione tra un telaio che abbiamo già apprezzato sulla precedente Kona, le sospensioni posteriori Multilink, uno sterzo leggero ma piuttosto preciso e un cambio che, in modalità manuale (attivabile con le modalità di guida Sport e Snow), è sufficientemente rapido, rendono Kona Hybrid una piccola ibrida vivace e piacevole da guidare.
Nonostante abbia buoni limiti dinamici e una direzionalità interessante anche spingendo un po’ di più, Kona da il meglio nella guida tranquilla, dove la fluidità del sistema ibrido massimizza comfort ed efficienza. Sia in statale sia in autostrada, Kona è silenziosa, fluida e stabile, garantendo comodità e viaggi silenziosi e piacevoli. Tornando proprio all’autostrada, a velocità codice il 1.6 GDi non ha una riserva di potenza esagerata, costringendo a un minimo di pazienza per le riprese autostradali. La silenziosità non è affatto male, anche se ho notato una tendenza dell’auto a mantenere la quinta marcia anche a 120 km/h in modalità Eco e, soprattutto, Sport, soluzione che migliora la ripresa ma peggiora i consumi. Su questi ultimi non possiamo ancora sbilanciarci, ma contando uno stile di guida disinvolto i 15,8 km/l ottenuti in un percorso prettamente autostradale sono un risultato che fa ben sperare.
Nella prova su strada di Hyundai Kona troviamo alcune soluzioni ancora da affinare, come i sistemi di sicurezza alla guida. Con una dotazione di ADAS già molto ricca dalla versione d’accesso X Line, Kona ha una tendenza a “bippare” davvero tanto. Tra il sistema di riconoscimento dei segnali stradali, la telecamera per rilevare la stanchezza del conducente, il mantenitore di corsia e altri sistemi, il viaggio diventa presto pieno di suoni e campanelle che, alla lunga, portano a scegliere di disattivare alcuni sistemi. Peccato perché il Cruise Control Adattivo funziona molto bene, e anche gli altri sistemi sono ben tarati e funzionali.
Concludiamo il nostro primo contatto con i prezzi di Hyundai Kona 2023. Come potrete immaginare, il B-SUV coreano ha visto lievitare i suoi prezzi, al netto di allestimenti piuttosto ricchi. La gamma Kona è formata da tre allestimenti: X Line, X Class ed N Line. La prima è la versione d’accesso, già molto completa. Di serie, infatti, troviamo cerchi in lega da 17″, Cruise Control (adattivo sulle versioni con cambio automatico), doppio schermo da 12,3 pollici, pad per la ricarica wireless, volante in pelle multifunzione, clima automatico bizona e retrocamera. Al top della gamma troviamo la sportiva N Line, che riprende l’allestimento della X Line aggiungendo paraurti specifici, cerchi in lega da 18″, sedili e volante sportivo e dettagli rossi nell’abitacolo, e la più ricca X Class. Qui troviamo di serie il portellone elettrico, le telecamere a 360 gradi, l’impianto audio Bose e la suite di ADAS completa.
Kona è quindi un’auto piuttosto ricca anche nella versione base, giustificando un prezzo cresciuto rispetto al passato. Ad aprire il listino prezzi di Hyundai Kona 2023 ci pensa la 1.0 T-GDi tre cilindri turbo da 120 CV con cambio manuale e allestimento X Line, offerta a partire da 28.500 euro. A parità di allestimento, rispetto alla precedente Kona X Line il sovrapprezzo è di circa 3.000 euro. Per passare all’allestimento N Line (non disponibile per la 1.0 benzina con cambio manuale) servono 1.000 euro in più, che diventano 2.000 per la X Class.
Hyundai Kona 2023 Hybrid, invece, parte da 34.500 euro in allestimento X Line (+4.500 euro rispetto alla precedente), che diventano 35.500 euro per la “nostra” N Line. La filosofia di Hyundai a livello di prezzi è ormai chiara. Non siamo più di fronte ad auto che costano poco, ma auto che costano il giusto al netto di una dotazione meccanica, tecnologica e di sicurezza di livello. Il prezzo è infatti in linea alle concorrenti dirette dotate di motore Full Hybrid e dimensioni simili come Honda HR-V o Toyota CH-R. In questo primo contatto, Hyundai Kona 2023 si è dimostrata un’auto dall’estetica forte e divisiva, ma matura e convincente una volta guidata, un po’ come la sorellona Tucson. Riuscirà a bissarne il successo? Staremo a vedere. Nel frattempo, speriamo di provarla presto più a lungo per capire di cosa è davvero capace.
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