Prove su strada

Hyundai i30 5 porte | Prova su strada

Tempo di lettura: 6 minuti

Nata, e pensata, in e per l’Europa. La Hyundai i30 5 porte presentata al Salone di Parigi 2016, e sbarcata sul mercato pochi mesi più tardi, è la terza generazione di una segmento C che bada molto alla sostanza, con una qualità costruttiva molto buona senza però tralasciare qualche richiamo a uno stile degno di nota. Nuovo riferimento stilistico della Casa coreana, la i30 offre quindi una buona guidabilità e tanta tecnologia, senza tralasciare l’abitabilità a bordo che si conferma essere molto buona.

Da noi provata nell’allestimento top di gamma Style, andiamo a vedere come si è comportata su strada la versione 5 porte spinta dal sostanzioso motore a gasolio 1.6 CRDi da 136 che, con l’aggiunta del pacchetto Safety, aumenta anche la sua dotazione tecnologica che rende la berlina coreana un’auto molto ben assistitita dagli ADAS, i famosi Aid Driving Assistant System.

Le premesse ci sono, sarà quindi la nuova Hyundai i30 l’auto giusta per chi cerca una berlina dai costi di gestione ridotti ma in grado di dare qualche soddisfazione? Scopriamolo assieme.  

50 sfumature di grigio

La Hyundai i30, scelta per la nostra prova in color Micron Grey (650 euro a richiesta), si riconosce subito per le sue linee fluide ma concrete. Davanti, colpisce l’ampia “Cascading Grille”, ovvero una delle caratteristiche chiave della nuova i30 e di tutta la famiglia della terza generazione, dietro l’allargamento della fanaleria aiuta ad aumentare l’impronta su strada. 4,34 in lunghezza per 1,80 metri di larghezza, e sostanza, per un’auto che si dimostra essere solida anche da ferma.

Mi sono piaciuti molto i gruppi ottici, sia esteticamente sia funzionalmente. Grazie ai tre proiettori a LED (anabbaglianti e abbaglianti) e alle luci a LED diurne il look acquista carattere e allo stesso tempo l’illuminazione è davvero molto buona, con quella tipica luce fredda ma efficace. Belle e ricercate le prese d’aria ai lati dei fendinebbia, ai lati del paraurti. Denotano una ricercata qualità costruttiva che mancava sulle generazioni precedenti, segno che anche le coreane si sono presto adattate ai canoni delle loro concorrenti, per tenere loro testa sul mercato.

Molto spazio si “respira” all’interno. Bello e pratico il tetto panoramico che dona luce naturale all’abitacolo, personalmente ho trovato troppo monotona, cromaticamente, la plancia, da cui il titolo di questo paragrafo. Vero, il segmento è completamente diverso, ma ad esempio sulla Kona non mancano inserti di colore che donano vivacità all’insieme e che, forse, avrebbero dato quel qualcosa in più anche qui. 

L’abitacolo viene “dominato” dal grande display touch screen da 8″, buona la qualità

Sulla i30, invece, è un fiorire di grigi e neri (ufficialmente la tonalità è una e si chiama Oceanids Black), seppur la plancia si dimostri molto ben realizzata con pochi giochi di plastiche. Di serie sulla nostra versione top di gamma c’è poi il predominante schermo da 8 pollici, touch screen, che offre Apple CarPlay e Android Auto, più in basso un bel vano dalle generose dimensioni offre tanto spazio ma soprattutto la piattaforma di ricarica wireless per il vostro smartphone, con la presa USB lì a pochi centimetri. Piccoli oggetti ecc. possono essere riposti nel profondo vano al di sotto del bracciolo, lo spazio non manca affatto.

Vera rarità del segmento C, che sulla i30 Style si pagano a parte, i sedili in pelle riscaldati e soprattutto ventilati, da noi testati avendo provato la vettura ai primi caldi stagionali. Molto efficaci nel funzionamento (si raffreddano e riscaldano in un amen) si possono anche regolare elettricamente e non è per niente difficile trovare una posizione comoda, ovviamente memorizzabile. La ventilazione rappresenta davvero un bel plus visto che l’estate è dietro l’angolo, poi non ditemi che non vi avevo avvisato…

Di serie su questa vettura anche il clima bi-zona, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori e il cruise control adattivo, comandabile con pochi gesti direttamente dal volante. Sulle dotazioni di sicurezza tornerò comunque a breve. Pratico e ampio il bagagliaio: 395 litri sono sufficienti per tenere testa alle concorrenti e, caso o non caso, è la stessa capacità della concorrente diretta, la nuova Kia Ceed presentata pochi mesi fa a Ginevra. Ne guadagna invece 15, di litri, sulla regina del segmento, l’eterna Golf, ma ne perde tanti rispetto alla nostra Tipo 5 porte, con i suoi 440 litri

Alla guida della Hyundai i30 5 porte 1.6 CRDi 136 CV DCT: una parola? Sostanziosa

Alla guida del 1.6 CRDi da 136 CV e 280 Nm di coppia

La Hyundai i30 5 porte messa da noi alla prova può contare sulla spinta e la malleabilità del motore a gasolio CRDi da 136 CV e i suoi 280 Nm a 1.500 giri. Il quattro cilindri si dimostra quindi fedele alleato della i30, forse il motore più indovinato se il vostro scopo è utilizzarla per lavoro o per coprire lunghe distanze. I consumi si sono dimostrati contenuti, nell’ordine dei 6,5 l/100 km, dimostrando quindi che, quando c’è la necessità, il diesel può ancora rappresentare una valida scelta.

Abbinato, in questo caso, all’automatico doppia frizione a 7 marce, assicura un buon comportamento dinamico e la giusta dose di potenza all’occorrenza. Ultimo tasto sul lato sinistro del cambio è il Drive Mode, ovvero quello che vi da la possibilità di scegliere tra due modalità di guida: “Normal” e “Sport”. Quest’ultima dona un po’ di grinta in più ma sembra anche troppo eccessiva per una segmento C come questa, mentre con la Eco le cambiate si fanno più dolci e avvengono a regimi più bassi.

La velocità è comunque guadagnata con una progressione degna di nota e l’auto non dà mai segni di eccessivo affaticamento, a meno di non volerle tirare il collo; per quello scopo Hyundai ha pensato bene di creare la versione N Performance e i suoi 275 CV (prezzo di partenza 36.400 euro).

Il cambio DCT si lascia guidare bene sia in curva (ci sono anche le palette, piccole, dietro il volante) sia in autostrada, dove la i 7 rapporti ben distanziati tra loro permettono di tenere i 130 km/h ad appena 2.000 giri. L’unità automatica può essere abbinata, a scelta, tra le due motorizzazioni diesel più potenti: quella della nostra prova e al motore da 110 CV, entrambi 1.6 con quattro cilindri in linea. In Hyundai sostengono che il DCT a 7 rapporti permette un risparmio di carburante nell’ordine del 20%, noi andiamo sulla fiducia non potendo avere la controprova del cambio manuale.

Il motore si dimostra anche silenzioso e solo a velocità più elevate di quelle da codice iniziano a farsi sentire fastidiosi fruscii. Buon lavoro quello effettuato dai tecnici Hyundai sul comparto sospensioni: smorzano bene le buche e offrono sempre una buona dose di comfort; le Multi-link al posteriore assicurano invece il giusto grip in tutte le condizioni. Tra le curve, motore a parte, il comportamento risulta agile e abbastanza neutro, certo la sportività è un’altra cosa. Ammortizzatori e sterzo “turistico” non consentono andature da track day.

Hyundai i30 5 porte: sicura, di serie

La berlina coreana ma nata in Europa pone la sicurezza al primo posto

Torniamo quindi alla sicurezza attiva, elemento ormai imprescindibile sulle compatte. La i30 ha tutte le credenziali per fare bene: già dalla versione d’attacco offre di serie, su tutta la gamma, l’oscuramento automatico degli abbaglianti, la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento pedoni e il sistema di mantenimento della carreggiata.

Grazie al pacchetto Safety della vettura in prova, che si paga ovviamente a parte, la Hyundai i30 5 porte si arricchisce di Cruise Control Adattivo, sistema di rilevamento della velocità, il rilevatore dell’angolo cieco e il Rear Crossic Traffic Alert, ovvero un sistema che vi avvisa dei possibili urti in retromarcia.

Sicurezza che si respira e che rappresenta davvero il non plus ultra su questa segmento C corea…europea. Non ve l’abbiamo ancora detto, se non con un vago accenno in apertura, ma la terza generazione è nata nel centro tecnico di Hyundai Motor Europe a Russelheim (Germania) e viene prodotta in Repubblica Ceca, nello stesso stabilimento dove nascono lei, la ix20 e il SUV Tucson. 

Prezzi e concorrenti

Ampia l’offerta di allestimenti e motorizzazioni per la Hyundai i30 5 porte

La Hyundai i30, restando sulle motorizzazioni a gasolio, parte da un prezzo di 21.650 euro, chiavi in mano. La vettura da noi provata è invece in tutto e per tutto la top di gamma e può contare infatti sul motore più potente a disposizione abbinato al cambio automatico DCT, per un totale, da listino, di 29.400 euro.

Il prezzo della vettura che avete, spero, apprezzato così raccontata in queste righe è completa veramente di tutto: radio DAB (200 euro), tetto elettrico panoramico (1.000 euro), leather pack (1.400 euro) e safety pack (1.400 euro) e vernice Micron Grey, tutti optional che portano con estrema facilità a sfondare il muro dei 34.000 euro.

Come capita di consueto per le segmento C, a prescindere dal luogo di “nascita”, la lista della concorrenza è lunghetta: noi abbiamo scelto la sua avversaria prediletta, recentemente aggiornata e coreana di origine come lei, la nuova Kia Ceed. Passando in Europa, dove la i30 viene fabbricata, ecco l’eterna Golf, la più sportiveggiante Seat Leon, la tedesca Opel Astra, la francese Peugeot 308 e le italiane Alfa Romeo Giulietta e Fiat Tipo 5 porte; potremmo continuare con le varie BMW Serie 1, Mercedes-Benz Classe A e molte altre…

Riuscirà la Hyundai i30 a tener testa alle tante concorrenti? Le armi ci sono, l’abbiamo detto che è un’auto che bada molto alla sostanza e ancor di più al senso di sicurezza. Ricordatevi che questa vettura, così come le altre Hyundai (deve essere un vizio di queste coreane), offre 5 anni di garanzia a chilometraggio illimitato, a patto di rivolgersi a un rivenditore autorizzato.

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Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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