E’ chiaro che la nuova CBR1000RR-R (specie con la versione più racing SP) non si nasconde e punta in alto nella Superbike. E ha visto mai che il mantenimento delle medesime misure caratteristiche della RC213V (81 x 48,5 mm, ben distanti dalle precedenti 76 x 55,1 mm) non siano state mantenute proprio per creare un’alternativa ‘in linea’ alla V4 campione del mondo 2019 con Marc Marquez. In fondo nelle ultime gare la Yamaha si è dimostrata altamente competitiva con Vinales e Quartararo e la stessa Suzuki, pur tra alti e bassi, ha dimostrato che in MotoGP la formula del quattro cilindri in linea è valida. E poi la Honda è nata con questo tipo di motore e sicuramente l’essere nuovamente in vetta al mondo con questa architettura è motivo d’orgoglio e di voglia di dimostrare la sua forza tecnologica.
Lo ha detto chiaramente Yuzuru Ishikawa, Project Leader della Honda CBR1000RR-R Fireblade: “Quest’anno nasce una nuova Fireblade. E le nostre intenzioni sono chiare. Il campo di battaglia della CBR1000RR-R si è spostato sulla pista, dove può dimostrare le sue esaltanti prestazioni. Il motore ha le stesse misure di alesaggio e corsa della RC213V, e abbiamo scelto di mantenere la configurazione a quattro cilindri in linea e un intervallo di accensione a scoppi regolari perché danno la massima libertà nella disposizione dei componenti, elevata potenza e facilità di controllo. Crediamo fermamente che i piloti di tutto il mondo possano sperimentare un livello di prestazioni completamente nuovo grazie alla nuova CBR1000RR-R, una moto che ha nella pista il suo ambente naturale”.
E’ chiaro che la nuova CBR1000RR-R non si nasconde e punta in alto nella Superbike. E ha visto mai che il mantenimento delle medesime misure caratteristiche della RC213V (81 x 48,5 mm, ben distanti dalle precedenti 76 x 55,1 mm) non siano state mantenute proprio per creare un’alternativa ‘in linea’ alla V4 campione del mondo 2019 con Marc Marquez.
In fondo nelle ultime gare la Yamaha si è dimostrata altamente competitiva con Vinales e Quartararo e la stessa Suzuki, pur tra alti e bassi, ha dimostrato che in MotoGP la formula del quattro cilindri in linea è valida. E poi la Honda è nata con questo tipo di motore e sicuramente l’essere nuovamente in vetta al mondo con questa architettura è motivo d’orgoglio e di voglia di dimostrare la sua forza tecnologica.
Ne motore la distribuzione bialbero è comandata da catena e ingranaggi con bilancieri a dito, le bielle sono in titanio Ti-64° forgiato: un motore che nasce per girare molto forte, dunque, e che può andare ben oltre i 14.500 giri a cui oggi corrispondono 217,5 CV, con una coppia di 113 Nm a 12.500 giri/min. Il Throttle By Wire e i 3 Riding Mode combinano potenza (P), freno motore (EB), controllo dell’impennata (W) e controllo di trazione (T). C’è anche il launch control regolabile.
Il canale di aspirazione che nasce sul cupolino, nel punto si massima pressione aerodinamica, prosegue attraverso il cannotto di sterzo e va direttamente nell’air box. All’opposto il sistema di scarico 4-2–1 termina in un silenziatore in titanio sviluppato con Akrapovic.
Il telaio in alluminio a diamante è totalmente nuovo e integra il motore, sul cui carter è previsto il punto di fissaggio inferiore dell’ammortizzatore; il forcellone è più lungo e deriva da quello della RC213V‑S. Il bilanciamento della rigidità, la distribuzione dei pesi e la geometria dell’avantreno sono stati disegnati in funzione dell’elevata potenza del motore, della percezione del grip anteriore e posteriore, e del feeling trasmesso dalla ciclistica.
La forcella Showa BPF (Big Piston Fork) da 43 mm è abbinata all’ammortizzatore Showa BFRC-L (Balance Free Rear Cushion Light). I dischi anteriori sono da 330 mm con pinze Nissin, mentre l’ABS prevede l’impostazione per la guida in circuito. Il pneumatico posteriore è un 200/55-ZR17.
La CBR1000RR-R adotta molte soluzioni aerodinamiche della RC213V, tra cui le alette per aumentare la deportanza e migliorare la stabilità in staccata. Anche la posizione di guida è molto più compatta rispetto al passato.
L’interasse misura 1.455 mm, con inclinazione del cannotto di sterzo pari a 24° e avancorsa di 102 mm (rispetto ai precedenti 1.405 mm, 23° e 96 mm), misure improntate ad aumentare la stabilità. Il peso con il pieno è di 201 kg. L’albero motore si trova più lontano di 33 mm dal perno ruota anteriore ed è più in alto di 16 mm. Ciò rende più omogenea la distribuzione dei pesi, mentre il baricentro più alto migliora l’agilità nei cambi di direzione.
Questi, in estrema sintesi, i contenuti più salienti della nuova Honda CBR1000RR-R. Presto entreremo nei dettagli per raccontarvi come è fatta.
Spopola la presunta notizia secondo cui ora, d’improvviso, la multa per eccesso di velocità sarebbe…
Il cuore del nuovo Codice della Strada 2024, in vigore fra qualche settimana (serve la…
Rivoluzione a tappe per i monopattini elettrici. Per adesso, non c’è nessuna novità; appena la…
Per competere soprattutto contro Case cinesi e Tesla, Mercedes offrirà batterie LFP a basso costo…
La Hyundai Ioniq 9 è il fiore all’occhiello della gamma elettrica Ioniq, posizionandosi come una scelta…
Elon Musk ha ironizzato sulla nuova campagna Jaguar, che privilegia immagini artistiche e colorate rispetto…