Il cuore del nuovo Codice della Strada 2024, in vigore fra qualche settimana (serve la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale), è la droga. Tecnicamente, la guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti, in base all’articolo 187.
Il governo Meloni ha eliminato la necessità di dimostrare che il soggetto sia colto in stato di alterazione psicofisica derivante da assunzione di sostanze stupefacenti. Per la contestazione del reato, è ora sufficiente che il soggetto si metta alla guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti, pur non essendo in stato di alterazione.
Ieri, c’era la necessità di dimostrare il nesso causale tra consumo della sostanza ed effetto di alterazione sull’organismo. Oggi, è sufficiente il collegamento temporale tra l’assunzione recente e la guida, spiega Valerio Platia (esperto di Codice della Strada, di Confarca).
Le circolari ministeriali chiariranno come applicare la norma, davvero scottante. Il collegamento temporale è la chiave di tutto: se il guidatore ha assunto droga un’ora prima del controllo, è da multare. Ma se l’ha assunta una settimana o un mese prima? Per l’alcol è diverso: c’è la soglia di mezzo grammo ogni litro di sangue, a prescindere da quando il guidatore ha bevuto.
Se Polizia o Carabinieri hanno motivo di ritenere che un conducente sia in stato di alterazione conseguente all’uso di stupefacenti potranno effettuare, sul luogo, un primo prelievo di saliva. Oppure accompagnare il guidatore in strutture sanitarie fisse o mobili. Se l’esito è positivo, ma non c’è il risultato di laboratori accreditati, potranno ritirare la patente.
Per chi guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti, l’ammenda è di 1.500 euro, con l’arresto da sei mesi a un anno. Più la sospensione della patente dda uno a due anni. Se il veicolo appartiene a persona estranea al reato, raddoppia lo stop alla licenza. Con la sentenza di condanna o di applicazione della pena a richiesta delle parti, è disposta la confisca del veicolo, salvo che appartenga a persona estranea. Se l’automobilista ha causato un incidente, le pene sono raddoppiate, e la patente revocata.
La norma è così delicata che le Forze dell’ordine attendono circolari ministeriali esplicative per vari aspetti complessi. In particolare, per la cannabis terapeutica. Solo a livello teorico, chi la utilizza potrebbe essere multato. In realtà, occorre capire quali saranno le interpretazioni date dal ministero della Salute alle nuove regole. Oggi non c’è nulla di certo.
La dimostrazione dell’alterazione psicofisica per uso di droghe rimane per l’aggravante della pena detentiva per l’omicidio stradale e per le lesioni personali gravi e gravissime (legge dell’omicidio stradale). Pertanto, il Codice della Strada prevede la guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti; mentre il Codice Penale impone tuttora che si provi l’alterazione.
Le cose sono due. O è una scelta voluta, per attenuare il peso della novità. O è una dimenticanza, cui il legislatore porrà rimedio in futuro.
Autore: Mr. Limone
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