Il corso di guida sicura SUV Pista&Off Road in Motoroasi a Susa (TO), permette di imparare molto sul mondo 4×4 e di perfezionare la guida di SUV o di un fuoristrada in ogni condizione: asfalto, sterrato, fuoristrada e neve. Noi non volevamo lasciarci sfuggire l’opportunità di frequentare una lezione, ecco quindi raccontata la nostra esperienza.Il corso prevede una parte teorica, una lezione frontale, con spiegazione delle caratteristiche tecniche dei SUV, dei trasferimenti di carico e frenate; successivamente una prima parte pratica sul circuito di MotorOasi e una seconda parte pratica su Area OffRoad sita nel Comune di Sauze d’Oulx.
L’utilizzo della propria auto costituisce il grande vantaggio di poter beneficiare fin da subito delle nozioni acquisite in pista.
Noi di Autoappassionati.it abbiamo “inaugurato” l’inizio dei corsi con una prova speciale: grazie alla collaborazione tra la pista MotorOasi di Susa (TO) e Suzuki Italia abbiamo portato in pista, su strada e… fuori strada, un 4×4 giapponese particolare: trattasi di Suzuki Jimny Shinsei.
La Shinsei non è nientemeno che Jimny in edizione limitata, ispirato al leggendario modello LJ20 del 1970. Sono infatti 40 anni che Suzuki con il Jimny si impone sul mercato mondiale come icona delle quattro ruote motrici, andando oltre le mode, mantenendo il suo stile inconfondibile e il suo DNA avventuroso. Suzuki ha voluto festeggiarlo regalando al mercato italiano, sempre vorace di Jimny, 100 Limited edition.
Jimny ha fatto registrare dal 1970 ad oggi una vendita di 2.780.000 unità nel mondo e 110.000 sul territorio Italiano, oltre ad essere uno dei pochissimi modelli di auto che dalla sua nascita ad oggi è rimasto pressoché immutato nel tempo, superando i cambiamenti in tema di sicurezza e ambiente arrivando all’Euro6 e rispettando le norme di protezione pedoni.
Proprio per celebrare l’unicità di questo fuoristrada nasce oggi la versione Shinsei che in giapponese significa “sacro, divino” e descrive qualcosa d’intoccabile e prezioso.
Ed è proprio all’estetica dell’ antenato LJ20 e al suo spirito che la Casa di Hamamatsu si è ispirata per creare il Jimny Shinsei. Il richiamo al suo predecessore è chiaro sin dalla tinta Dark Yellow ’70 della carrozzeria che contrasta con i tocchi bianco lucido del paraurti frontale e degli specchi retrovisori, i cerchi Vintage in acciaio nero lucido che montano pneumatici 207/70 R15 e la ruota di scorta montata a vista sul portellone posteriore. Il tetto apribile elettricamente progettato e realizzato in collaborazione con Webasto è in tela nera e permette di godere dello spettacolo della natura in pieno stile Suzuki.
L’abitacolo è reso ancora più esclusivo dalle finiture interne nello stesso colore Dark Yellow ’70 degli esterni e dalla targhetta identificativa in alluminio della serie limitata posta tra i sedili anteriori con numero di esemplare, ricordiamo che ne verranno prodotte solo 100.
La dotazione del Jimny Shinsei è particolarmente ricca e prevede climatizzatore manuale, sistema di monitoraggio pressione pneumatici TPMS, sedili rivestiti in pelle e tessuto con logo Jimny, volante in pelle e sistema multimediale Pioneer con schermo touch da 6,2 pollici dotato di radio, lettore CD, navigatore satellitare con mappe 3D e connettività Bluetooth, 2 USB e MirrorLink per smartphone, fendinebbia e barre longitudinali sul tetto.
Sulla parte meccanica si avvale del robusto motore benzina 1.3 VVT da 85 CV e la trazione integrale inseribile ALLGRIP PRO con riduttore di marce.
Ma torniamo al corso guida sicura SUV Pista&Off Road: i primi esercizi sono di slalom tra i birilli, successivamente riguardano le azioni di frenare e scartare fondo viscido.
La prima prova prevede una frenata su un fondo bagnato: le fotocellule rilevano il passaggio dell’auto a circa 60 km/h e attivano il muro d’acqua. Occorre arrestare l’auto nel minor spazio possibile effettuando una frenata di emergenza o panic stop.
Con il nostro Jimny, dotato ovviamente di ABS, le ruote non vanno al bloccaggio e gli spazi di frenata sono ridotti: si arresta ad almeno 10 metri dal muro d’acqua.
Nella prova successiva, quella dell’evitamento ostacolo, la manovra da eseguire è molto simile. Qui l’ostacolo d’acqua compare all’ultimo istante, quindi risulta impossibile fermarsi in tempo, occorre scartare la traiettoria per evitare “l’impatto”. L’ABS, invece, evitando il bloccaggio ci permette di lavorare dal limite del bloccaggio delle ruote, lasciando agire una componente non nulla di forze trasversali che ci permette di variare la direzione del veicolo.
Passiamo poi alla piattaforma del sovrasterzo, dove possiamo riprodurre le condizioni di perdita di aderenza al posteriore, come se in curva l’asse posteriore si trovasse a passare su una macchia d’olio sulla strada o se un secondo veicolo ci colpisse sul fianco, tipica manovra dello speronamento nei telefim polizieschi. La Suzuki grazie all’elettronica di cui è dotata, in particolar modo ESP o controllo di stabilità, corregge il sovrasterzo. Anche il più inesperto dei driver non può sbagliare!
Sulla rotonda per lo steering pad, saggiamo insieme sia il sottosterzo, che il sovrasterzo, infatti attraverso resine che simulano aderenza ridotta andiamo a vedere come si possa ricreare la perdita di aderenza per l’asse anteriore. Anche qui l’elettronica va a togliere gas, frena la ruota posteriore interna per “chiudere la curva”. Il guidatore può spalancare il gas, sicuro che l’auto manterrà la traiettoria impartita dallo sterzo, senza controlli invece se si “entra” forte l’auto tende a sottosterzare, se si accellera l’auto tende a sovrasterzare, essendo una trazione posteriore in modalità 2WD. L’elettronica sopra i 30km/h si riattiva autonomamente impedendo ogni eccesso.
Nella vasca dell’aquaplaning grazie alla presenza di 5 centimetri d’acqua abbiamo la possibilità di saggiare il comportamento dei due veicoli in presenza del fenomeno del sollevamento del pneumatico dal fondo. Ad alta velocità si verifica che il pneumatico incontrando una grande quantità d’acqua perde il contatto con l’asfalto e quindi la direzionalità, non riuscendo più a smaltire dalle lamelle la grande quantità d’acqua che riceve.
Qui nonostante l’elettronica metta “una pezza” ai possibile errori del pilota inesperto, permettendo una facilità di utilizzo anche a chi è alle prime armi con una quattro ruote, risulta bensì importante mantenere in corretta efficienza ogni componente dell’auto, specialmente gomme e freni, infatti con pneumatici lisci o sgonfi ogni azione del sistema elettronico potrebbe risultare vana.
Area Off Road sita nel Comune di Sauze d’Oulx è disseminata di passaggi insidiosi, basti dire che la salita verso la cima era in passato una pista da sci. Abbiamo messo alla prova le nostre capacità del Jimny in differenti passaggi off-road con buche, dossi, fossi laterali, twist, partenze con elevate pendenze, discese mozzafiato: un autentico “parco giochi” per gli amanti del fuoristrada.
Molti ostacoli potevano esser facilmente superati dal Jimny in sola modalità 2WD a patto di caricare quattro persone a bordo e portare peso all’asse posteriore, che viceversa scarico non riesce a tutta la coppia, in assenza di autobloccante posteriore. Basta però inserire le 4WD e le ridotte per salire anche in pendenze del 30%, senza problemi di sorta. Poi il peso ridotto è un facile alleato nelle discese ripide.
Insomma grande giornata per il Jimny e pieno di nozioni ed emozioni per noi, grazie ai consigli degli istruttori della pista MotorOasi di Susa (TO) .
Il corso di guida sicura SUV Pista&Off Road dura un giorno, con apertura dei cancelli alle 8.30 e chiusura dei “lavori” alle 17.30. Il programma nel dettaglio è così composto:
Fase 1: Pista di Guida Sicura MotorOasi
Pranzo presso la struttura Motoroasi
Fase 2: Pista Off Road
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