Ieri a Los Angeles, negli studi della Warner Bros, Tesla ha presentato il Cybercab: un robotaxi che dovrebbe uscire nel 2027. Il che ci apre ad approfondire gli sviluppi delle tecnologie di guida autonoma già rilasciate dalla casa di Elon Musk.
La guida autonoma chiaramente continua a svilupparsi sia a livello hardware ma soprattutto a livello di software. Perché chiarirlo? Per evidenziare che il software è una componente che oggi ha un’importanza enorme in tutto il mercato automotive, da certi punti di vista paragonabile al motore. Quest’anno per esempio ci sta investendo tantissimo Stellantis e Volkswagen e Rivian hanno fatto una joint venture per lavorarci.
Questo per dire a chi non se n’è accorto che lo sviluppo di software per auto ormai è uno dei campi di competizione più importanti globalmente. I marchi, nel frattempo, si stanno adattando.
Quindi, anche se il focus di oggi è sulla guida autonoma di Tesla, precisiamo che la casa pionieristica e tanta discussa non è più l’unica che investe parecchio su queste tecnologie
Infatti Mercedes, BMW e di nuovo Stellantis a oggi stanno lavorando sulla guida autonoma di livello 3. Ma ora vediamo cosa c’è attualmente in commercio… o meglio, in rilascio anticipato.
Questo sistema sarebbe dovuto uscire in larga scala il mese scorso, ma a dispetto delle aspettative è in fase di rilascio limitato tramite un sistema di accesso anticipato.
Il sistema FSD Supervised utilizza una rete neurale avanzata per elaborare i dati raccolti da numerose telecamere e sensori. Grazie a questa tecnologia, le auto Tesla possono gestire autonomamente sterzata, accelerazione, frenata e persino eseguire cambi di corsia e parcheggi. Quindi si propone di evolvere diversi ADAS.
Come specificato nel nome, però, questo sistema non è totalmente autonomo. Infatti è richiesta una supervisione del conducente. In altre parole, bisogna tenere le mani sul volante. Tra i modelli che possono utilizzare il sistema FSD Supervised ci sono la Model 3, Model S, Model X, Model Y e il più recente Cybertruck, che tra l’altro ha ricevuto da poco aggiornamenti anche sullo steer-by-wire.
I test condotti da AMCI Testing e altri istituti indipendenti hanno evidenziato alcuni aspetti positivi dell’FSD, come la capacità di migliorare la sicurezza in autostrada e di ridurre il rischio di incidenti dovuti a distrazioni umane.
Tuttavia, ci sono ancora margini ampi di miglioramento. È per questo che c’è molta cautela nel rilasciare, in linea generale, sistemi di guida autonoma. Infatti possono presentare comportamenti imprevedibili in situazioni complesse.
Perciò Tela si tiene cauta, mettendo in accesso anticipato un sistema di guida semi autonoma revisionato diverse volte.
In termini di statistiche di sicurezza, Tesla ha sottolineato una riduzione degli incidenti quando il sistema di Autopilot è attivo, ma i dati sono stati accolti con molte riserve da testa come ANSA.
A livello normativo, infine, la commercializzazione di veicoli come il Cybercab appena presentato ha ancora diversi ostacoli e remore. Quindi toccherà ancora lavorare moltissimo sulla guida autonoma prima che possa garantire la sicurezza di tutti.
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