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Grid Autosport: divertimento alla guida per tutti i gusti

Tempo di lettura: 2 minuti

L’ ultima iterazione della fortunata serie nata dalle ceneri dell’immortale TOCA Race Driver, si è fluidificata e snellita, il che agevola la navigazione nel gioco, oltre a offrire un’esperienza più accessibile e facile anche ai giocatori meno propensi al districarsi tra infiniti sottomenu e tabelle di vario genere.

Grid Autosport rappresenta infatti l’apice dell’esperienza acquisita dagli sviluppatori in questi anni di successi, includendo le produzioni di punta, grazie ad una attentissima analisi dei feedback.

Con oltre 100 piste in 22 ambientazioni differenti, da Le Trocadero a Parigi a Pubble Beach in California, il doppio rispetto a Grid 2, un ampio parco auto (dalle Golf e Focus alle Bugatti Veyron, la Pagani Zonda, McLaren P1, passando per le Alfa Romeo 8C) dà vita a una campagna in single player longeva e ad avvincenti corse online: il prodotto si completa, ma le differenze con la versione precedente sono risicate e il tempo di sviluppo di solo un anno lo poteva fare intuire.

Infatti da GRID Autosport non bisogna aspettarsi stravolgimenti alla fortunata formula del brand. Il solito stile di guida molto più arcade che simulatore.

La modalità Tuner è la più variegata e intrigante, in quanto mescola gare a tempo con esercizi di drifting ed è riservata ai piloti più smaliziati. Open Wheel rappresenta invece la classe Formula, mentre nella classe Street si sfreccia con auto si serie stile Golf GTI e Ford Focus ST. Dalle semplici gare tra muscle car si passa alle sfide contro il tempo al meglio dei cinque giri, ove è necessario far attenzione al “traffico”, sino alle competizioni di drifting, un vero e proprio gioco nel gioco con auto pesantemente modificate per la specialità dei traversi. Quest’ultima è suddivisa in qualifiche e turni ad eliminazione davvero avvincenti, nei quali bisogna “sbandierare” le curve in derapata perfetta per ottenere il punteggio più elevato.
Grazie alla possibilità di attivare o disattivare a piacimento tutta una serie di aiuti elettronici e sistemi di supporto, ogni giocatore può ricreare al meglio l’esperienza di guida che più desidera.

Il motore grafico si presenta in grandissimo spolvero, offrendo non solo scorci mozzafiato, suffragati da un sistema d’illuminazione pregevole, almeno di giorno e al tramonto, meno la notte, ma anche una fluidità ed una scalabilità fuori dal comune. Una critica viene da una visuale degli interni poco raffinata.

Grid Autosport sembra avere tutte le carte regola per essere uno dei titoli di guida più validi in uscita quest’anno. Sia che preferiate racing arcade o esperienze più simulative, il titolo Codemasters potrebbe avere ciò che fa al caso vostro, grazie ad una buona varietà di personalizzazione e ad una realizzazione tecnica di primo livello.

Grid Autosport è, nel bene e nel male, il canto del cigno della penultima generazione di consolle (PS3, Xbox 360) ad un passo dalle nuove leve. Caratterizzato da un delizioso gameplay a metà strada tra simulazione ed arcade, offre un’esperienza longeva e coinvolgente, sia in single player che in multiplayer. Con un comparto tecnico spettacolare ed estremamente scalabile, godibile sia con un joypad che con un volante, il titolo è consigliabile a qualunque appassionato di auto, senza particolari riserve.

 

GRID Autosport è un videogioco simulatore di guida sviluppato da Codemasters per PlayStation 3, Xbox 360 e Microsoft Windows, e che è stato pubblicato il 24 giugno 2014 in Nord America e il 27 giugno 2014 in Europa. GRID Autosport è il seguito di GRID 2, da noi provato. Il gioco non è, appunto, disponibile sulle piattaforme di nuova generazione: Xbox One e PS4.

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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