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Chiude la sede Europea Great Wall Motors

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Great Wall Motors ha deciso di chiudere la sua sede europea a Monaco di Baviera a partire dal 1° agosto 2024. Questa decisione comporterà il licenziamento di circa 100 dipendenti. La chiusura è principalmente dovuta alle vendite deludenti dei loro veicoli elettrici nel mercato europeo. Ciò, unitamente alla prospettiva di un aumento dei dazi sulle auto cinesi da parte dell’Unione Europea.

Quindi mentre marchi come BYD e MG prendono sempre più piede e altri come NIO e Aiways stanno emergendo, Great Wall Motors sta rimanendo esclusa. 

Com’è la sede Great Wall Motors

La sede europea di Great Wall Motors si trova a Monaco di Baviera, in Germania, presso il Business Campus Munich. L’edificio gestiva le operazioni di vendita, marketing e supporto tecnico per i veicoli del gruppo. La posizione strategica vicino ai principali snodi di trasporto facilitava la logistica e l’accesso ai mercati europei. Questa sede dava lavoro a circa 100 dipendenti.

Tutte le ragioni della chiusura

Le vendite di veicoli elettrici e ibridi plug-in, come i marchi Ora e Wey, sono state deludenti. Parliamo di sole 6.300 nuove immatricolazioni nel 2023 e appena 1.400 unità vendute tra gennaio e aprile 2024. Inoltre, l’aumento dei dazi sulle auto cinesi importate nell’UE dal 10% al 20-25% ha reso la situazione economica insostenibile. 

Anche le difficoltà nei rapporti con l’importatore Emil Frey e la confusione generata dal cambio di nome dei modelli hanno aggravato la situazione. 

Questi fattori combinati hanno portato alla decisione di chiudere la sede.

Prospettive future Great Wall Motors in Europa

Nonostante la chiusura della sede, Great Wall Motors non intende chiuderla qui in Europa.  Infatti continuerà a vendere i suoi veicoli attraverso importatori indipendenti e reti di concessionari già esistenti. Questa strategia permetterà al marchio di mantenere una presenza nei principali mercati europei, tra cui Germania, Regno Unito e Irlanda, riducendo i costi operativi. Inoltre, Great Wall potrebbe focalizzarsi su mercati con normative meno restrittive e costi più bassi, come l’Europa dell’Est. 

L’obiettivo è vendere un milione di auto entro il 2030: come andrà a finire?

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