Categorie: Motorsport

Gran Premio Formula1 di Cina: Shanghai 17-20 aprile 2014

Tempo di lettura: 2 minuti

Il Gran Premio di Cina, che vedrà in pista il P Zero White medium e il P Zero Yellow soft, è una gara tradizionalmente dominata dalle strategie. Inoltre, le diverse sollecitazioni poste dal circuito, con la sua superficie liscia e alcune curve impegnative, come la 13, rendono la combinazione medium-soft la più adatta.

Jean Alesi, commentatore tecnico Pirelli: “Non conosco molto bene il circuito cinese ma so che è molto divertente, e lo sarà soprattutto adesso che i Team stanno cominciando ad esplorare le capacità e il potenziale delle loro vetture, dopo il primo periodo di sviluppo. Per gli pneumatici questo è molto importante, perché stiamo vedendo come le squadre stiano imparando a sfruttarli sempre di più. La gara in Bahrain è stata fantastica, quindi se vedremo lotte così serrate, ci attende davvero una bella stagione”.

Gli pneumatici vengono assegnati alle squadre in maniera casuale, con l’aiuto di un codice a barre, attraverso un processo svolto dalla FIA. Il codice a barre è il “passaporto” dello pneumatico, e vi viene incorporato saldamente nella struttura durante il processo di vulcanizzazione, quindi non può essere scambiato. Il codice contiene tutti i dettagli di ciascuno pneumatico, rendendolo tracciabile durante tutto il weekend di gara attraverso il software Pirelli RTS (Racing Tyre System). La FIA riceve una lista di codici a barre e quindi li assegna random a ogni squadra.

Una volta sul circuito, le gomme vengono quindi distribuite alle squadre in stretta conformità con l’elenco precedentemente preparato dalla FIA. I codici a barre consentono sia a FIA sia a Pirelli di garantire che le squadre utilizzino gli pneumatici corretti.

Un giro lungo il tracciato

Il tracciato di Shanghai presenta una serie di curve veloci: in particolare, le curve 3-4, 7-8, 12-13 richiedono un’accelerazione progressiva, ma è anche importante avere la giusta mappatura del motore al fine di non avere troppo pattinamento e danneggiare così gli pneumatici.

La ricerca di un elevato carico aerodinamico assicura alte velocità in curva con accelerazioni trasversali che superano i 3,8g. Le gomme più morbide sono sottoposte a maggiori forze in curva in quanto generano più grip. Circa l’80% del giro viene speso in curva.

Il circuito di Shanghai presenta una serie di lunghi rettilinei, sui quali le gomme tendono a raffreddarsi, per poi prepararsi ai picchi di temperatura delle curve lunghe.

Il P Zero White medium è una mescola a basso working range, mentre il P Zero Yellow soft è una mescola high working range. Questa combinazione consente di lavorare efficacemente in un ampio range di condizioni.

Shanghai è il circuito più impegnativo della stagione per i freni; e il nuovo sistema brake by wire influenza gli pneumatici che in Cina sono sottoposti a forze frenanti che raggiungono picchi di 4,3g.

Lo scorso anno, Fernando Alonso vinse la gara per la Ferrari, con una strategia di tre soste: lo spagnolo partiva dalla terza posizione in griglia, con gomme morbide, e completò tre stint con le gomme medie. Jenson Button arrivò quinto con la McLaren con una strategia a due soste.

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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Guido Casetta
Tag: Formula1

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