Il Gran Premio del Canada, il più difficile di quest’anno per il team di Maranello, finisce con un quarto e un settimo posto per Vettel e Raikkonen. Dopo la partenza che ha visto il tedesco danneggiare l’ala anteriore con conseguente rientro al box per il cambio di musetto e una strategia da ricostruire, il quarto posto finale del pilota di rosso vestito può rappresentare un buon risultato in visione Campionato: Vettel resta infatti in testa al mondiale Piloti con 141 punti, tredici in più di Hamilton.
Maurizio Arrivabene: “Purtroppo, la nostra gara è stata compromessa già al via, con un danno alla vettura di Seb che ha impedito di esprimere tutto il suo potenziale. Inizialmente, dai nostri dati questo danno non risultava troppo grave. Solo nei giri successivi, l’ala ha ceduto, oltretutto provocando altri danni ai turning vanes e al fondo vettura. Dal canto suo, Kimi ha accusato nel finale un problema al controllo del sistema frenante. Già da domani a Maranello svolgeremo un’analisi dettagliata della corsa, facendo tesoro delle informazioni acquisite e preparando al meglio il prossimo appuntamento di Baku.”
Kimi Raikkonen: “Alla partenza ho avuto problemi di pattinamento alle gomme e per questo ho perso qualche posizione. Da quel momento la mia gara non è stata facile; nei primi giri ho fatto molta fatica, non era facile sorpassare. Abbiamo deciso a quel punto di cambiare strategia e passare a due soste, per cercare una maggiore prestazione con gomme fresche. Stavamo andando bene e ci apprestavamo a riprendere le vetture davanti, ma un problema ai freni ci ha impedito di sfruttare il vantaggio di prestazione. Negli ultimi dieci giri ero praticamente senza freni; è un vero peccato, ma almeno siamo riusciti a portare a casa la macchina e prendere qualche punto. Non è stata una giornata facile, ma ogni tanto va così. Se questa è la nostra giornata negativa, dobbiamo prenderla com’è e andare oltre.”
Sebastian Vettel: “Penso di non essere partito troppo bene, ma nemmeno particolarmente male, La macchina era buona e penso fosse chiaro che oggi avremmo dovuto fare meglio del quarto posto, ma ormai è andata così. Nel complesso sappiamo di avere una macchina forte. Riguardando la partenza, direi che io e Valtteri abbiamo cercato l’interno della curva quando è arrivato Max, ma sono cose che succedono. Poi, con la safety car in pista, non mi ero reso conto che il danno all’ala anteriore fosse grave come era in realtà: ce ne siamo accorti solo riaccelerando. Ulteriori danni ci sono stati ad altre parti della vettura, difficile dire quanto mi siano costati in termini di tempo sul giro, ma non “sentivo” la stessa macchina dei primi due giorni. Tuttavia il passo non era male e avrei voluto che la gara durasse qualche giro in più per finire sul podio qui il trofeo è così bello… Era il mio obiettivo e l’ho mancato, ma stiamo crescendo come squadra.”
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