Scende la notte sulla Marina di Singapore e si accendono i motori ibridi delle venti monoposto schierate in griglia. In pole, dopo un giro che definire magico è definire poco, troviamo Lewis Hamilton, affiancato da Max Verstappen. Un GP Singapore dalla seconda fila per Vettel, mentre Raikkonen parte quinto dietro Bottas. Il termometro segna 29,2°C e il 67,2% di umidità nell’aria, una delle gare più afose e difficili dell’anno, e allo stesso anno di un’importanza strategica per il campionato, sta per iniziare!
Via le termocoperte, giro di formazione completato ed ora di spegnere i semafori, una luce rossa dopo l’altra. Via, le monoposto partono e Hamilton sfila primo, con Vettel e Verstappen subito a duellare. Dietro botto per Ocon contro le barriere, spinto dal compagno Perez (sulla falsariga del Belgio 2017) e un secondo prima che entri la safety car Vettel fa in tempo a compiere il sorpasso sull’olandese a poche curve dal via, è secondo!
Posizioni congelate con Hamilton, Vettel, Verstappen, Bottas, Raikkonen nelle prime 5 posizioni. Una volta spostata la Racing Point Force India al sicuro, non così lestamente, la gara può riprendere. Nessun colpo di scena alla ripartenza con la bandiera verde che sventola a bordo pista. Il distacco rimane costante sul secondo tra i due rivali per il titolo, i quali sembrano studiarsi in attesa di vedere cosa proporrà lo sviluppo della gara e soprattutto chi si fermerà per primo a cambiare mescola.
La sensazione, con i tempi di gara piuttosto alti, è quella che si tenti di allungare lo stint sulle Hypersoft (banda rosa), le più morbide di tutta la gamma Pirelli, per accorciare di conseguenza la strategia sulle Soft, sempre se si confermerà la previsione pre GP Singapore di una sola sosta. Hamilton però inizia a spingere al giro 12 prendendo un po’ di margine su Vettel portando il distacco a circa 3 secondi. E via con il primo pit stop per il N.5 della Ferrari, che monta gomme Ultrasoft con banda viola, da capire se riuscirà ad arrivare fino al termine, molto difficile ma non impossibile.
Il quattro volte campione del mondo rientra in settima posizione e anche “The Hammer” si sta preparando alla sosta dove monta gomma Soft, con la garanzia di finire la gara con questa mescola. Intanto, giusto per ricordare al rivale che con lui non si scherza, l’inglese rientra davanti a Vettel, bloccato da Perez che viene poi superato al termine del rettilineo di partenza. Leadership momentanea per Verstappen che rientra per un niente davanti a Vettel! Non ci voleva per il pilota Ferrari, soprattutto perché anche l’alfiere Red Bull monta la gomma gialla e può arrivare fino in fondo senza più fermarsi.
Davanti conduce Raikkonen, che non si è ancora fermato (il pilota finlandese ha annunciato lunedì il suo passaggio in Alfa Romeo Sauber per i prossimi due anni) e aspetta il giro 23/61 per fermarsi. A parte Ricciardo, si sono fermati tutti i big di testa e i due ferraristi si trovano in quarta e sesta posizione, seconda e quinta per i due Mercedes.
Pit Stop per il futuro pilota Renault al giro 28/61 e gomme Ultrasoft per spingere e puntare al podio. Intanto bella lotta dietro tra i due futuri protagonisti del mondiale 2019: Gasly e Leclerc si battono per la nona e decima posizione con il monegasco annunciato come nuovo pilota Ferrari che ha la meglio sul francese, sostituto di Ricciardo in Red Bull.
La gara prosegue senza infamia e senza lode, frenata nello spettacolo da un circuito che non è sicuramente il migliore per effettuare sorpassi. Chi ci ha provato è Perez su Sirotkin, ma c’è il contatto provocato dal messicano con esuberanza, decisamente evitabile, e quest’ultimo è costretto ai box. Solo i doppiati possono in qualche modo ravvivare questa gara e qualche lampo si vive con le fasi di doppiaggio dei primi tre, con Verstappen che è arrivato a un niente da un clamoroso contatto con Hamilton, mentre Vettel ne ha approfittato per riavvicinarsi alla testa della gara.
A quindici giri dal termine le prime tre posizioni sono congelate e la gara sembra avviarsi verso una vittoria di Hamilton. Il tedesco della Ferrari, se così dovesse terminare la gara, perderebbe altri 10 punti sul rivale, con sei gare alla fine. La battaglia è invece accesa per la quarta posizione, a contendersela ci sono Bottas, Raikkonen e Ricciardo.
Vettel sembra essersi arreso, forse ha capito che non c’è più niente da fare non solo per vincere questa gara soporifera ma per puntare al bottino grosso, quel mondiale che manca ormai da troppo tempo a Maranello. Nulla è ancora perduto ma contro un Hamilton così l’impresa è dura, durissima…
Ed eccolo tagliare il traguardo del GP Singapore! Vittoria stra meritata per il quattro volte campione del mondo in una gara che solo lui poteva coronare in una splendida vittoria. A Maranello, intanto, iniziano a farsi forti i mal di stomaco…un gran peccato ma davanti a un campione così bisogna solo torgliersi il cappello. Lo diciamo da appassionati di questo sport.
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