In una gara “falsata” dal pulsante tactics, quello che si è chiaramente visto venire azionato da Toto Wolff nei box per avvisare il povero Bottas (Barrichello 2.0) di lasciar passare il suo capo squadra, la Ferrari è parsa comunque assente e risulta inspiegabile giustificare come, dal GP del Belgio, il calo delle prestazioni sia stato così evidente per una macchina, la SF71H, nata sotto una buonissima stella. Troppo forte il recupero della “stella” a tre punte?
Vettel, salito sul podio del GP Russia, è parso non tanto rassegnato quanto consapevole che quando quei due, sulle frecce d’argento, iniziano pure a fare i giochetti tra di loro (servirebbero righe e righe su queste pagine per commentare il fatto ma ci esimeremo dal farlo, ci limitiamo a dire che sportivamente parlando è stata una cosa orribile), tra l’altro da lui stesso riconosciuti come leali, è forse già arrivata l’ora di tirare i remi in barca.
La pista di Sochi non sembrava così poco incline alle caratteristiche della rossa ma evidentemente la Mercedes, tra Monza e Singapore, deve aver trovato qualcosa in più a livello di motore perché anche là dove la Ferrari sembrava aver recuperato si è avuta la conferma che l’avversario è stato bravo a non farsi cogliere impreparato. Lo confermano i duelli in rettilineo dove gli avversari si sono battuti ad armi pari mentre è stato quasi tragicomica la facilità con la quale Hamilton ha avuto ragione di Vettel dopo la sosta ai box.
Lì, forse, il mondiale è finito davvero.
Il punteggio parla chiaro: la 70° vittoria di Hamilton (- 21 da Schumacher) porta il divario a +50, con ancora 5 gare da disputare. Mondiale buttato? Sembrerebbe ormai di sì anche se basterebbe un ritiro di Hamilton e una vittoria di Vettel per ribaltare tutto, subito. Altrimenti, se ne parla nel 2019…
Sebastian Vettel: ”Il feeling con la macchina oggi era buono, ero in condizione di attaccare, ma non veloce come gli altri. E’ ovvio che il passo di gara era molto meglio di quello visto ieri, ma non sufficiente a mettere pressione sui nostri avversari. Abbiamo provato di tutto e sono contento di essere salito sul podio, ma è chiaro che non era questo il risultato a cui puntavamo. Al via sono scattato bene, ma non avevo molto spazio in pista per riuscire a passare. Dopo il pit stop siamo riusciti a passare Lewis, ma lui era in grado di attaccare più di noi, e alla fine non c’è stato niente da gare. Abbiamo perso punti nelle ultime due gare e questo ovviamente non ci aiuta, ma abbiamo un piano da seguire e speriamo di poter fare progressi nelle gare che verranno. Forse i prossimi due circuiti si adattano di più a noi, lo sapremo quando ci andremo. Dobbiamo continuare a spingere, dobbiamo provarci: non si può mai sapere cosa succederà nelle prossime gare.”
Kimi Raikkonen: ”La mia gara di oggi non è stata molto movimentata, ero quasi sempre da solo. Purtroppo è ciò che ci aspettavamo che accadesse. Il feeling con la macchina era piuttosto buono; con il primo set di pneumatici abbiamo sofferto un po’ sull’anteriore sinistra, ma una volta passati alle Soft la macchina era veramente piacevole da guidare. Purtroppo ieri in qualifica ci è mancata la velocità e ovviamente in gara era difficile sorpassare.”
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