Partenza all’alba per questo GP del Giappone che segna la trentesima edizione della corsa nipponica sul magico circuito di Suzuka. Partenza lampo per Vettel che scattava dall’ottima posizione a causa di una qualifica piuttosto infelice strategicamente parlando.
Il tedesco è già quinto ma alla chicane Casio primo colpo di scena con Verstappen che sbaglia la frenata, accompagna Raikkonen fuori pista e di tutto ciò approfitta proprio Vettel, già quarto dopo un giro. Ah, per la cronaca davanti comandano Hamilton e Bottas, con l’inglese che ieri ha conquistato la sua 80esima pole position senza dare nessuna speranza ai suoi avversari.
Entra subito una safety car a causa dei detriti lasciati in pista da Magnussen con la foratura che gli ha danneggiato il fondo. Nel contatto in pieno rettilineo anche Leclerc ha accusato un contatto ed è l’unico a fermarsi ai box per cambiare muso e gomme: per lui gomme medie, probabilmente arriverà fino in fondo.
5 secondi di penalità per Verstappen per l’errore di cui sopra, si spalancano le porte del podio per Vettel e la sua Ferrari, non sufficiente però a togliere punti a The Hammer in ottica mondiale. ATTENZIONE! Vettel ci prova deciso alla Spoon ma si gira, si gira, e sprofonda in 19esima posizione.
Sorpasso di carattere a più di 200 km/h, non facile contro un osso duro come l’olandese. Apprezzabile il coraggio di averci provato ma questo contatto e relativo testacoda non ci voleva. Intanto Hamilton vola…
Non dei Gran Premi facili, almeno gli ultimi tre, per il n. 5 della Ferrari, sempre più lontano, almeno per questa stagione, dal sogno di regalare (e regalarsi) un mondiale in rosso. Intanto Raikkonen inaugura i pit stop al giro 18 e si tende subito protagonista di una bella serie di sorpassi. Al giro 24 è già quinto ma podio e quarto posto sono ormai delle due Red Bull. Hamilton si ferma al giro 24 e monta la media, Vettel 4 giri dopo e con le soft può andare fino in fondo.
Tanti i piloti che si stanno rendendo protagonisti di bei duelli su questa che è una pista con la P maiuscola. Un sorpasso dopo l’altro Vettel sta recuperando terreno ma Hamilton può dormire sonni tranquilli, i giochi per lui possono chiudersi già tra due domeniche ad Austin…
In zona podio Verstappen sta puntando il tutto e per tutto per arrivare sul secondo gradino del podio. Mancano 10 giri e il distacco tra l’olandese e il finlandese si sta riducendo sempre più. Quinta e sesta la Ferrari, posizioni che non aggiungono nulla alla stagione superlativa della rossa, almeno fino a quella fantastica qualifica monzese…
La potenza del motore Renault non sembra però sufficiente per impensierire il n.77 della Mercedes e i giri verso la bandiera a scacchi si riducono sempre di più. Giusto per non farsi mancare nulla Hamilton si regala il giro veloce a un giro dalla fine. Inutile negare che Hamilton sta vivendo un momento magico della sua carriera: il quinto mondiale è lì che lo aspetta ma la Ferrari riproporrà la sfida nel 2019, più agguerrita che mai e soprattutto con una squadra rinnovata dall’ingresso di Leclerc.
Sono le 8:43 e Hamilton taglia il traguardo davanti a tutti. Quinta vittoria per l’anglo-caraibico sulla pista giapponese e +67 su Vettel che si regala il giro più veloce (con la macchina danneggiata, allora a cosa serve tutta quell’aerodinamica che costa decine di migliaia di euro…), segno che la Ferrari ancora respira e che non si arrenderà fino a che la matematica non la condannerà definitivamente.
A questo punto, basterebbe una vittoria ad Austin e almeno 8 punti conquistati su Vettel per portare il divario a +75 punti a tre gare dalle fine e, di conseguenza, mettere in saccoccia il quinto, meritatissimo, titolo mondiale.
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