La pole di Verstappen, la 3° della sua carriera, si è trasformata in una meritatissima vittoria (la 10° per il pilota di Hasselt). Sarà stata la diminuzione di potenza sulle power unit Mercedes per non incorrere in problemi di affidabilità, come dichiarato da Toto Wolff, ma intanto l’olandese ha concesso il bis in questo 2020 che ha visto vincere solo lui, Sergio Perez e il buon Pierre Gasly oltre alle Mercedes di nero vestite che hanno dominato in lungo e in largo la stagione.
Verstappen è sempre riuscito a tenersi dietro, e con un buon distacco, le W11 di Bottas e Hamilton, 2° e 3° classificati, confermando il buono stato di forma della sua Red Bull motorizzata Honda, sicuramente un team da tenere d’occhio sperando che il 2021 possa regalarci più spettacolo rispetto a quanto visto nell’anno che stiamo per metterci, fortunatamente, alle spalle.
Buona prestazione anche per Alex Albon, non ancora sicuro di tenere il posto in Red Bull, che negli ultimi giri ha minacciato addirittura re Lewis per puntare al 3° posto. Bene per Norris e Sainz che portano la McLaren al 5° e 6° posto regalando così alla scuderia inglese il 3° posto nella classifica costruttori, ai danni della Racing Point.
Al via tutto regolare con le monoposto che sono giunte indenni, a differenza degli ultimi due GP, sotto il traguardo dopo il primo. Prima interruzione al giro 10/55, quando il vincitore del Sakhir GP ha parcheggiato la sua Racing Point ormai ammutolita nel tratto finale del circuito.
Ne ha approfittato qualche pilota, tra cui il trio di testa, per entrare ai box e cambiare strategia puntando ad arrivare in fondo con la gomma più dura delle tre messe a disposizione da Pirelli, ma Verstappen non si è lasciato sorprendere mantenendo così la testa della corsa. Leclerc ha invece tardato a pittare e questo lo ha penalizzato, spedendolo in fondo al gruppo dal quale ha fatto una certa fatica a risalire la china.
Ha invece tardato il suo pit stop Sebastian Vettel (su gomma media), alla sua ultima comparsa come pilota Ferrari. Il tedesco ha sfoggiato un casco celebrativo per ringraziare il team e l’Italia per queste sei stagioni passate assieme, condite da 14 vittorie e 12 pole position. Dopo Abu Dhabi, però, l’ex Red Bull dovrà attendere i test pre-stagionali per saggiare la sua nuova scuderia, quella che da Racing Point di oggi diventerà la Aston Martin di domani.
Nei giri successivi si è assistito a qualche battaglia nelle retrovie, tra le quali quella tra Leclerc e Raikkonen, per la 12° posizione. Evidenti i problemi di motore della SF1000 nei confronti, e questo deve far pensare, degli altri motorizzati Ferrari.
Tutto regolare per l’accoppiata Red Bull Honda che ha affermato, nell’ultima gara del 2020, da chi dovrà difendersi le spalle l’armata Mercedes: visto lo stato di forma di Bottas, a meno di sorprese, sarà proprio l’olandese il nemico più temibile tra Lewis Hamilton e l’ottavo titolo mondiale, un destino che sembra già scritto ancor prima che il 2021 abbia inizio…
Intanto si chiude con un mesto 13° (Leclerc) e 14° (Vettel) il 2020 della Ferrari, un hannus orribilis da mettersi presto alle spalle.
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