Con l’undicesima vittoria della stagione, quella conclusiva del GP Abu Dhabi, Hamilton ha ulteriormente confermato lo stato di forma che l’ha consacrato cinque volte campione del mondo in una stagione, per così dire, perfetta. Lo stesso non possono dire Vettel e Raikkonen, alle prese con un finale di stagione in crescendo ma, senza mezzi termini, deludente nel complesso viste le aspettative della vigilia.
Per Vettel il secondo posto è una consolazione amara, il 2018 doveva andare diversamente e il 2019 deve essere l’anno del riscatto. Per battere un Hamilton così serve più concentrazione e se, come dice Arrivabene, il pilota dovrà essere “coccolato”, così andrà fatto, creando un atmosfera nel team più positiva (attenti a Leclerc, potrebbe dare fastidio al suo caposquadra) che risente ancora del terremoto causato dalla scomparsa di Marchionne.
Raikkonen, nonostante il ritiro amaro sulla linea del traguardo proprio alla sua ultima in rosso, sorride a metà per aver conquistato in extremis il terzo posto in classifica (sarebbe bastato un secondo posto di Verstappen per giungere quarto) ma a lui queste cose non interessano. Messi da parte i sentimentalismi per una storia d’amore ormai ai titoli di coda, si guarda avanti: Kimi debutterà già nei prossimi giorni sulla Sauber che lo aspetta per fare coppia con il “nostro” Antonio Giovinazzi.
Appuntamento quindi ai test post GP Abu Dhabi per iniziare a calarci nell’atmosfera che ci porterà verso il 2019, con i primi cambi di casacca e le verifiche delle nuove ali più larghe.
Sebastian Vettel. ”Penso che la gara di oggi sia una perfetta sintesi di tutta la stagione: alti e bassi, vicini nel finale, ma non abbastanza. Oggi ho cercato di lottare con tutte le mie forze, ma è stata difficile quando ero dietro a Valtteri. Credo che fossi un po’ più veloce di lui ma era difficile avvicinarsi, specie nell’ultimo settore, finché lui non ha avuto problemi e sono riuscito a passarlo. Eravamo veloci in rettilineo e avevamo un buon ritmo, ma faticavamo nel terzo settore a tenere il passo, specie nelle ultime due curve. A un certo punto ho anche sperato di poter vincere la gara, spingevo al massimo, ma alla fine non è stato sufficiente. E’ stato un anno molto intenso e penso che dobbiamo guardare a noi stessi, ci sono tante cose che possiamo migliorare e il potenziale di questo team è ancora enorme”.
Kimi Raikkonen. ”E’ chiaro che sono un po’ deluso, non è così che avrei voluto che finisse la nostra ultima gara insieme. Volevamo un buon risultato e penso che avessimo la macchina giusta per farlo. Purtroppo abbiamo avuto un problema elettrico: nel rettilineo opposto ai box ho sentito che mancava potenza e poi si è spento tutto. E’ un peccato, ma è così che vanno le corse a volte. E’ stata una stagione più che discreta, ma i quattro ritiri non erano previsti e non hanno certo aiutato; volevamo di più, questo è certo. Vorrei ringraziare tutti i tifosi della Ferrari che mi hanno sempre dato un grande sostegno. Assieme abbiamo vissuto momenti belli e brutti, e questo rende le cose anche più interessanti. Avremmo voluto finire meglio ma anche questo fa parte dello sport. Conserveremo per sempre il ricordo del
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