È necessaria una svolta verso una diversa forma di mobilità, che disincentivi l’utilizzo dell’auto in ambito urbano soprattutto per quanto concerne le città di Roma, Palermo e Torino, questo il monito lanciato dal Governo e dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile nell’ultimo rapporto. I dati statistici raccolti da diverse fonti come Istat, Eurostat od il ministero dell’Interno delineano un quadro negativo rispetto all’Europa, visto che la situazione è caratterizzata da una bassa domanda di mobilità urbana sostenibile nelle grandi città italiane. Oltre alla ridotta estensione della rete di metropolitane, in Italia è presente anche una bassa qualità del servizio pubblico locale, soprattutto nel Centro e Sud Italia.
Sono presenti delle soluzioni all’interno del rapporto che vuol migliorare la mobilità locale sotto i profili economici, sociali ed ambientali. L’idea è quella di contrastare drasticamente il tasso di motorizzazione, di ridurre la congestione e donare maggior efficienza, qualità ed accessibilità del trasporto pubblico. Si tratta degli obiettivi strategici per il 2030 indicati dal Pnrr e sostenuti dalle ingenti risorse provenienti dal Recovery Fund europeo. Secondo Giovannini: “È necessario stimolare l’uso del trasporto pubblico, ancora molto basso soprattutto nel Mezzogiorno e nelle aree suburbane e periurbane dove la qualità del servizio è insoddisfacente e c’è una maggiore propensione a ricorrere all’auto privata. Dobbiamo stimolare la domanda di mobilità sostenibile. Come il governo ha fatto di recente introducendo il bonus sugli abbonamenti, disincentivare l’uso dell’auto e creare piattaforme digitali per facilitare la pianificazione degli spostamenti e la scelta dei mezzi anche in base alle emissioni inquinanti e climalteranti prodotte. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la legge di Bilancio 2022 ed il Fondo Sviluppo e Coesione mettono a disposizione risorse per migliorare in modo significativo il sistema di mobilità locale, ma è necessario rivedere anche la regolazione del settore”.
Giovannini ha ricordato come tra Pnrr, Legge di Bilancio 2022 e Fondo Sviluppo e Coesione 2021-27 siano previsti investimenti totali per 8,7 miliardi per il traporto rapido di massa, con l’obiettivo di avere 240 km di nuove metro, tranvie, filovie e funivie. Altri 3 miliardi verranno impiegati per il rinnovo della flotta di autobus, 600 milioni per nuovi treni, 200 milioni per le piste ciclabili e 50 per la sperimentazione di soluzioni “MaaS” (Mobility as a Service). Le risorse sono funzionali a raggiungere gli obiettivi, ma per farlo sono previsti anche diversi strumenti rivolti sia ad incrementare la domanda, che a migliorare l’offerta. Quanto ll’automobile, partiranno campagne comunicative atte a “scoraggiare” l’utilizzo del mezzo privato, cercando di diminuire quanto più il numero di veicoli in circolazione sulle strade urbane.
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