Mancano ormai pochi mesi al debutto dell’ottava generazione di Volkswagen Golf (potrebbe essere così) e per la settima si sta avvicinando il momento della pensione. Se poi parliamo della Golf GTI, il cui debutto risale al 1976, i 2,3 milioni di esemplari prodotti parlano da soli. Ecco quindi una versione celebrativa ancor più prestazionale e utile ai track day, la Golf GTI TCR, la berlina figlia dell’esperienza corsaiola in grado di raggiungere i 260 km/h e accelerare da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi.
La potenza del 2.0 quattro cilindri turbo è stata portata a 290 CV, ben 45 CV in più rispetto all’attuale Golf GTI (qui la nostra prova). La coppia massima di 380 Nm viene raggiunta tra i 1.800 e i 5.300 giri e la potenza viene trasmessa a terra con il prezioso ausilio del sempre affidabile DSG a 7 velocità con radiatori supplementari. La trazione rimane anteriore (rispetto alla R integrale) ma è presente un differenziale a bloccaggio trasversale mantenuto dopo l’introduzione di quest’ultimo sulla GTI Performance.
Il carattere sportivo della Golf GTI TCR è sottolineato dai cerchi in lega (misure 18” Belvedere di serie, 19” Pretoria in optional) dietro i quali si celano dischi freno forati dotati di pastiglie speciali in grado di assicurare al modello derivato dal motorsport una capacità di frenata all’altezza della Golf GTI TCR da competizione.
Per la Golf GTI TCR debutta anche una nuova colorazione, la Pure Grey. Le altre tonalità disponibili sono quelle GTI tradizionali: Pure White, Rosso Tornado, Deep Black effetto perla e Oryx White effetto madreperla. In combinazione con i colori Pure Grey, Pure White e
Rosso Tornado è disponibile, a richiesta, il tetto nel colore a contrasto Nero impiegato anche per le calotte degli specchietti retrovisori esterni in vernice opaca (a richiesta, in look carbonio) e le scritte TCR sui longheroni sottoporta, così come la pellicola decorativa a nido d’ape.
Dentro la Golf GTI TCR offre sedili sportivi in microfibra/tessuto appositamente realizzati. Le fasce centrali a strisce dei sedili (in tessuto) non sono nella tonalità nera di base ma nel colore a contrasto Flashred, impiegato anche per le cuciture decorative dei sedili, il bracciolo centrale (anteriore) e i poggiatesta, i bordi delle cinture di sicurezza e le cuciture a contrasto dei rivestimenti delle porte, della leva del cambio DSG e del volante sportivo a tre razze con mirino a “ore 12”. Il sistema Infotainment Composition Media è disponibile senza sovrapprezzo mentre si pagano a parte il Discover Media e Discover Pro.
Se messe una a fianco all’altra, la Golf GTI TCR e la versione da corsa
che compete nelle categorie TCR internazionali (con il titolo mondiale vinto da
Stefano Comini nel 2016) si differenziano non solo per la potenza, pur
condividendo lo stesso motore, almeno nell’architettura (290 CV VS 350 CV), ma
anche dal punto di vista estetico. La versione solo pista ha le carreggiate più
large di circa 15 centimetri, oltre allo spoiler posteriore regolabile in
alluminio. La sicurezza del pilota è assicurata, tra l’altro, da un sedile
avvolgente con protezioni per la testa, una cella di sicurezza da corsa e un
serbatoio di sicurezza in conformità al regolamento FIA.
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