L’arrivo della 500 elettrica ha ormai indirizzato Fiat a riscrivere il suo futuro verso un Marchio green e sostenibile, tanto da spingere il CEO Francois a spendere parole importanti e significative durante un incontro per parlare di futuro. Da protagonista annunciata delle città, specie oggi che si festeggia la Giornata Mondiale dell’Ambiente, come architettura e mobilità sono pronte a collaborare per disegnare le città del futuro?
All’interno del Bosco Verticale di Milano si sono scambiati idee e suggestioni proprio su questo tema Stefano Boeri, architetto nonché progettista dell’avveniristico complesso, e Olivier Francois, CEO di Fiat.
Il primo dopo aver lanciato questo simbolico “messaggio” ormai qualche anno fa, con il suo studio sta mettendo in pratica progetti di forestazione urbana in ogni parte del globo. Dall’alto della sua esperienza chi meglio di lui poteva argomentare con il capo di Fiat idee e temi di una mobilità che renda le città più sane e vivibili. Se ricordate già lo spot di lancio della 500 elettrica portò sul grande schermo Leonardo di Caprio, ambientalista convinto: era solo l’inizio.
Nell’incontro Francois e Boeri analizzano le opportunità per una “New Renaissance”: dalla fotografia della situazione attuale nelle città ai cambiamenti in corso, passando per i trend sociali e il crescente interesse per le tematiche ambientali, i due protagonisti si sono confrontati sull’urgenza dell’agire e sulla importante opportunità di ispirare il cambiamento. Se le 27.000 piante che tutti i milanesi possono osservare sul Bosco Verticale aiutano a pulire l’aria della città, lo stesso fa 500 elettrica e lo farà, a breve, il progetto che renderà il tetto del Lingotto di Torino un giardino pensile di nuova concezione.
Olivier Francois, Fiat CEO e Stellantis CMO, ha commentato: “La scelta di lanciare la Nuova 500 – elettrica e solo elettrica – è stata presa prima del Covid infatti, già allora, eravamo coscienti che il mondo non poteva più accettare “compromessi”. Il lockdown in effetti è stato solo l’ultimo degli alert che avevamo ricevuto. In quel periodo abbiamo assistito a situazioni inimmaginabili fino ad allora, come ad esempio rivedere animali selvatici nelle città, a dimostrazione che la natura stava riprendendo il suo posto. E, se ancora fosse stato necessario, ci ha ricordato l’urgenza di dover intervenire, di fare qualcosa per il nostro pianeta. Abbiamo una icona, la 500: negli anni 50 ha reso la mobilità accessibile a tutti. Ora, in questo nuovo scenario, ha una nuova missione – è la nostra missione – creare la mobilità sostenibile per tutti. Il nostro dovere è di offrire al mercato, al più presto possibile compatibilmente con la riduzione del costo delle batterie, auto elettriche che non costino più di quelle a combustione. Stiamo esplorando il territorio della mobilità sostenibile per tutti, questo è il nostro progetto. Tra il 2025 e il 2030, gradualmente, la nostra gamma di prodotto diventerà solo elettrica. E questo sarà un cambiamento radicale per Fiat. Intanto in un futuro più prossimo, tra qualche mese, sono orgoglioso di un progetto che vedrà la riconversione della leggendaria pista sulla ex fabbrica del Lingotto di Torino nel più grande giardino sospeso d’Europa con oltre 28.000 piante. Un progetto importante e significativo e, di nuovo, sostenibile che rivitalizzerà la città di Torino, la nostra città.”
Gli fa eco Stefano Boeri: “Se consideriamo che le città sono responsabili non solo dell’emissione di oltre il 70% di CO2, fenomeno all’origine del riscaldamento globale, ma anche dell’emissione di inquinanti che sono la principale causa di malattie e mortalità da problemi respiratori, appare evidente come proprio le città siano i primi luoghi su cui intervenire con un profondo cambiamento. La pandemia di Covid ci ha mostrato quanto possano essere fragili le nostre vite e i nostri corpi e ha evidenziato l’importanza di migliorare l’ambiente e soprattutto l’aria delle città in cui viviamo. Gli alberi oltre che assorbire CO2, ridurre i consumi energetici e il calore urbano, aumentare la biodiversità delle specie viventi e rendere le città più attraenti, riducono drasticamente l’inquinamento da polveri sottili. Non dimentichiamolo: piante e alberi sono l’unico modo che abbiamo per assorbire gli inquinanti già emessi. Credo sia giunto il momento di promuovere, con tutte le nostre forze e risorse, una grande campagna per pulire l’aria inquinata delle nostre città, quel microparticolato di sostanze dannose alla salute dei nostri polmoni che ha sicuramente accentuato in alcune aree urbane particolarmente inquinate l’intensità di diffusione del contagio da COVID 19. Abbiamo già a disposizione diverse soluzioni che possono aiutarci: proteggere e aumentare le superfici permeabili e verdi creando nuovi parchi e giardini, dentro e intorno alle nostre città; trasformare i tetti cittadini in prati e orti; promuovere gli orti comunitari e l’agricoltura urbana; utilizzare le radici degli alberi per decontaminare i suoli inquinati; creare una rete di corridoi verdi per collegare parchi, foreste ed edifici verdi.”
Fiat, in conclusione, ha fatto emergere la necessità di aumentare e rendere accessibile l’utilizzo delle auto elettriche, sia attraverso una maggiore diffusione delle infrastrutture di ricarica sia attraverso nuove modalità finanziarie che abbassino il prezzo ancora proibitivo per tanti clienti.
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