Motorsport

Fiat Professional Fullback MxGP of Lombardia

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L’intensa collaborazione tra Fiat Professional e FIM Motocross World Championship Fullback MXGP, due brand di eccellenza nei rispettivi campi, si è rafforzata ulteriormente nel weekend appena trascorso. Con il Gran Premio di Lombardia MxGP2017 a Ottobiano (PV), circa 50 mila spettatori hanno assistito ad un’entusiasmante gara di motocross. Le emozioni non sono infatti mancate su questo tracciato molto selettivo dove si sono sfidate MXGP, MX2 e le classi minori.

Per il secondo anno consecutivo il marchio Fiat Professional è Official Sponsor di FIM Motocross World Championship MXGP, l’avvincente competizione che si svolge, tra febbraio e ottobre, in 20 tappe tra Europa, Stati Uniti, Qatar, Argentina e Messico e ogni gara viene seguita da decine di milioni di spettatori, attraverso la copertura mondiale dei principali media.

La partnership tra Fiat Professional e FIM Motocross World Championship MXGP si fonda sulla condivisione di valori autentici quali passione, determinazione e spirito di sacrificio. Gli stessi ideali espressi da Tony Cairoli, ambasciatore Fiat Professional, che affronta il mondiale di motocross sempre con grande tenacia e coraggio, rispecchiando la challenge attitude del marchio del Gruppo FCA dedicato ai veicoli commerciali.

Il weekend perfetto di Tony Cairoli al Fullback MxGP

Il rivale Tim Gajse è tornato in pista proprio ad Ottobiano questo week end nel GP Lombardia dopo aver saltato gli ultimi due appuntamenti del Mondiale MXGP ad Ernèe (Francia) e Orlyonok (Russia) per infortunio alla spalla sinistra. Il rientro del fenomenale sloveno campione del Mondo e pilota ufficiale Honda HRC ha aggiunto ulteriore sapore alla sfida che ha permesso a Tony Cairoli (KTM) di compiere un altro piccolo passo verso il nono titolo Mondiale della sua fantastica carriera. 

Potremo chiamarlo il “weekend perfetto di Tony”, che ha fatto praticamente tutto da solo nella MXGP. Nel Gran premio di Lombardia Cairoli ha stravinto: prima la pole position, poi la doppietta in gara che consolida la sua posizione nella graduatoria generale. Il suo vantaggio in campionato cresce ancora: ora sono 67 i punti che lo separano dal secondo, Gautier Paulin. Insomma un Tony Cairoli in grande forma e sempre più vicino a prendersi il nono titolo iridato della sua carriera.


Il test del Fiat Fullback in pista a Ottobiano

Noi di Autoappassionati.it durante l’intenso weekend di gara abbiamo “rubato” un Fullback, della compagine di Fiat Professional impiegato per il trasferimento degli atleti in gara e nelle premiazioni, per testarlo nelle più disparate situazioni.

Con un passo di 3.000 mm, il nostro esemplare a cabina doppia ha già una lunghezza del vano di carico di 1.520 mm, che salgono a 1.850 mmm per la cabina “mezza”: una moto da cross non ha problemi a trovar posto nel “cassone”. La portata è di oltre una tonnellata e la massa rimorchiabile supera le tre tonnellate, quindi abbondati per la categoria.

Rispetto ai modelli della concorrenza stupiscono gli interni, molto più innovativi e rifiniti, anche per quanto riguarda il comfort e l’eleganza sono alla pari di un SUV di buon livello, con navigatore e clima bizona di serie. Senza dimenticare la praticità di plastiche rigide, lavabili e poco inclini a rovinarsi.

Con il 2,4 litri turbodiesel declinato a 180 CV e 430 Nm, lo scatto è sempre brioso, anche a pieno carico o bassi regimi. Il propulsore si caratterizza per il basamento in alluminio dal peso ridotto e per la sovralimentazione con turbocompressore a geometria variabile con intercooler. Basta un po’ di sterrato a controlli elettronici disinseriti per cimentarsi in vistosi traversi di potenza molto controllabili, visti i 5 metri di corpo vettura. Il confort non è da meno con un anteriore a sospensioni indipendenti.

Poi abbiamo avuto modo di provare il Fullback nella pista di motocross di Ottobiano, teatro della gara del Mondiale. Qui il pickup di Fiat Professional si è distinto per agilità, potenza e trazione. Infatti quattro sono le modalità di guida. Oltre alla “2H” e “4H”, è presente la posizione “4HLc” che prevede il blocco del differenziale centrale distribuendo la coppia equamente fra l’asse anteriore e quello posteriore, migliorando la trazione su percorsi innevati, su strade fangose o su terra e sabbia come in pista a Ottobiano. Infine la quarta posizione “4LLc” prevede oltre al blocco del differenziale centrale anche l’inserimento delle marce ridotte che assicurano una maggiore coppia per affrontare percorsi fuoristradistici estremi. Le gomme speciali tassellate hanno fatto il resto, garantendo un’ottima trazione in ogni condizione

Sul piano manutenzioni e assistenza ci sono due risultati importanti come la riduzione del 27%, rispetto allo scorso anno, del tempo di downtime (ciò significa meno giorni di fermo veicolo per guasti e meno perdite per il cliente) e l’aumento d’interventi di riparazione sul posto, grazie a vere e proprie officine “viaggianti” realizzate con la collaborazione Mopar, che arrivano ovunque il cliente abbia bisogno. 

Insomma il Fullback è il compagno perfetto per il lavoro e il tempo libero o per chi come il pluricampione del mondo Tony Cairoli riesce a coniugare entrambe in una cosa sola.

Intervista al plurititolato Tony Cairoli

Antonio Cairoli, è arrivato al circuito in compagnia dell’instancabile Fiat Fullback di cui è sempre soddisfatto. Siamo venuti a sapere che recentemente usa anche un Ducato 4×4, dove riesce a caricare perfettamente moto e accessori per i suoi trasferimenti. Noi l’abbiamo intervistato per conoscere le impressioni di metà stagione, sulla gara di Ottobiano e sul veicolo Fiat Professional:

“E’ stata nel complesso una bella gara, ero in forma sia fisicamente che a livello mentale. Il fondo mi era congeniale e tutto è andato per il verso giusto. Non posso che esser più che soddisfatto.
L’allenamento fisico è molto importante in questo sport. Io personalmente preferisco quello “sul campo” che non quello cardiovascolare. Occorre dedicare molto tempo a preparare il corpo alla fatica e al caldo che si trova in pista in una giornata come oggi (oltre 40°C N.D.R.).

In Italia è sempre un piacere correre, ma a volte può essere difficile, ci son molti tifosi, la pressione è altissima: si aspettano tutti un’ottima prestazione e non sarebbe stato bello deluderti. In un successo come oggi ovviamente, la folla festante, ti ripaga di tutti gli sforzi compiuti.

Finalmente a metà campionato si inizia a guardare alla classifica generale, e avere 67 punti di vantaggio rassicura, ma non è assolutamente il momento di adagiarsi, anzi, occorre far ancora meglio. Son contento di tornare in Portogallo per la prossima gara, dove in passato ho avuto ottimi risultati. L’importante è arrivare sempre a podio e portare a casa punti importanti.


Con il mio Fullback e con il Ducato 4×4 invece mi trovo molto benissimo, con entrambi, posso caricare anche la moto per andare agli allenamenti. Con la trazione integrale vai dappertutto, non nascondo che a volte mi cimento nelle perlustrazione delle piste proprio con il Fullback che non patisce il fondo sconnesso e il fango. Poi basta inserire le 4Wd e le ridotte per “scavalcare” ogni problema, anche se personalmente preferisco la modalità 2WD, almeno si intraversa per bene, come la mia moto”.

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Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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