Dalla Francia arriva la proposta di una legge mirata a ridurre l’impatto di carbonio proveniente delle grandi flotte aziendali, con sanzioni fino a 5.000 euro per veicolo non elettrico. La proposta, più rigorosa della legge attuale, accelera la transizione verso veicoli a zero emissioni, con obiettivi come il 95% di veicoli elettrici entro il 2032 e sanzioni progressive per le aziende non conformi.
In Francia, è stata avanzata una proposta di legge volta a ridurre l’impronta di carbonio delle grandi flotte aziendali, composte da oltre cento veicoli. Questa iniziativa prevede un calendario serrato per la transizione elettrica e introduce sanzioni per le aziende che non rispettano i tempi stabiliti, con multe che possono arrivare fino a 5.000 euro per ciascun veicolo non elettrico. Sebbene nel 2019 sia stata introdotta la Loi d’Orientation des Mobilités (Lom), che mira a ottenere flotte aziendali composte per almeno il 70% da veicoli ecologici entro il 2030, solo il 40% delle aziende coinvolte ha aderito finora, in quanto la legge manca di sanzioni per chi non la rispetta. Di fronte a questa falla, Damien Adam, deputato di Renaissance e tra gli autori della legge originale, ha proposto una versione più stringente della Lom, recentemente approvata dalla Commissione per lo sviluppo sostenibile e in procinto di essere votata dal parlamento francese entro il mese in corso.
Le principali modifiche della nuova proposta di legge includono la definizione di “veicoli puliti” come quelli che emettono meno di 20 g/km di CO2, limitando quindi questa categoria alle auto completamente elettriche. Inoltre, il piano di transizione verso veicoli a batteria è stato accelerato, con obiettivi come il 20% di veicoli elettrici entro il 2024 e il 95% entro il 2032. Quindi la proposta si concentra principalmente sulle flotte con più di cento veicoli, mentre le società di taxi, noleggio con conducente e noleggio a lungo termine godono di una certa flessibilità, pur avendo comunque obiettivi da raggiungere entro il 2032. Le sanzioni previste per le aziende inadempienti aumenteranno progressivamente nel tempo, partendo da 2.000 euro per ciascun veicolo non conforme nel 2025 fino a 5.000 euro dal 2027, con una penalità massima dell’1% del fatturato. Ad esempio, una società con 1.000 veicoli dovrà avere almeno 500 veicoli elettrici entro il 2027, se ne possiede solo 400, sarà soggetta a una multa di 500.000 euro.
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