Motorsport

Formula E: Brembo individua le sezioni più complesse del circuito di Marrakesh

Tempo di lettura: 2 minuti

Brembo, leader a livello mondiale negli impianti frenanti, è unico fornitore dell’intero sistema frenante del Campionato FIA Formula E tramite Spark Racing Technology. Gli ingegneri di pista Brembo hanno analizzato il circuito International Automobile Moulay El Hassan di Marrakesh dove questo weekend è in programma l’E-Prix di Marrakech per individuare quali sono le sezioni più impegnative dal punto di vista dei freni.

Nelle competizioni, si sa, i freni sono tra gli elementi fondamentali ai fini dei risultati (e della sicurezza dei piloti). Il tracciato di Marrakesh è tra i più lunghi della stagione della Formula E, con i suoi quasi 3 km di lunghezza, e i freni sono sottoposti a forti sollecitazioni. Secondo i dati forniti, infatti, in un giro del circuito circa il 27% del tempo viene impiegato frenando

Brembo ha identificato, come punto più critico, l’ingresso in curva 7 dove i freni devono generare una potenza quasi 4 volte superiore a quella erogata dal motore elettrico. Inoltre, in meno di 3 secondi, il contachilometri deve scendere di oltre 100 km/h nell’arco di 100 metri prima di entrare nella curva a sinistra successiva. A differenza di ciò che accade sulle strade con i veicoli elettrici qui, ovviamente, solo una minima parte dell’energia può essere rigenerata dalla frenata mentre la maggior parte si dissipa sotto forma di calore. 

Tutto questo mette a dura prova l’impianto frenante,senza considerare che i dischi devono rimanere nel range di temperatura compreso tra i 400°C e gli 800°C; questo significa che sapere come sfruttare l’impianto al meglio è la chiave per gestire con successo l’E-Prix di Marrakesh

Come sono fatti i freni forniti ai piloti di Formula E?

Brembo ha sviluppato dei dischi in carbonio, appositamente per le esigenze delle monoposto full electric, così come in carbonio sono anche le pastiglie. Quelle anteriori spesse 18 mm, quelle posteriori, senza foratura, 16 mm. La pinza monoblocco a 4 pistoni, invece, è realizzata in lega di alluminio ossidata ricavata dal pieno con un peso inferiore a 1 kg quella posteriore e 1,2 kg quella anteriore. Il design della pinza fornita alle vetture di Formula E mira a contenere il peso generale del veicolo affinché migliori la performance frenante senza rinunciare alla rigidità necessaria. Anche la campana è in alluminio, con montaggio a bussola, mentre la pompa è un monostadio tandem (sono presenti due pompe in una).

Naomi Ventura

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Naomi Ventura
Tag: Formula E

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