Il Gran Premio di Austin è stato senza dubbio uno dei più belli della stagione. L’incognita meteo, la continua evoluzione delle condizioni della pista e le safety car (virtuali e non) hanno contribuito all’incertezza fino alla conclusione della gara.
Vince Lewis Hamilton, che con questo successo raggiunge il suo terzo titolo Mondiale in carriera, un risultato davvero straordinario che gli permette di eguagliare nell’albo d’oro miti quali: Senna, Piquet, Lauda, Brabham e Stewart.
Che Lewis non fosse un pilota normale lo si era capito fin dai primi anni della sua carriera, quando nel 2006 con la Art Gran Prix aveva conquistato il mondiale GP2 mostrando un talento cristallino.
Ron Dennis decise di puntare su di lui nel 2007 alla McLaren e di affiancargli Fernando Alonso che all’epoca veniva da due titoli mondiali consecutivi ottenuti in Renault.
Non ci mise molto il pilota inglese a mettersi in luce, 5 podi consecutivi culminati con i primi successi in Canada e Stati Uniti. Alla prima stagione in F1, così fu in grado di giocarsi il titolo di campione del mondo proprio col compagno di squadra e col ferrarista Raikkonen.
Si crearono situazioni imbarazzanti all’interno della McLaren con un insofferente Alonso che a fine anno lasciò il team di Woking. In quella stagione però, l’inesperienza di Hamilton e qualche errore di troppo dovuto alla pressione, non gli permisero di vincere a vantaggio di Kimi.
Il 2008 invece Hamilton ottiene il suo primo successo irridato, all’ultimo appuntamento nel Gran Premio del Brasile. Fu una gara pazza con un finale che rimarrà per sempre nella storia della F1, dove solo all’ultima curva sopravanzando Glock, Hamilton chiuderà quinto e riuscirà a laurearsi campione matematicamente, quando nel box della Ferrari, pochi secondi prima già si esultava per Massa, che invece fu scippato del titolo mondiale.
Dal 2009 al 2013 Hamilton pur non conquistando nessun titolo mondiale è stato uno dei pochi piloti ad ottenere almeno una vittoria di gara a stagione, a conferma delle sue doti straordinarie.
Nel 2014 il passaggio ai motori ibridi e la supremazia della Mercedes gli hanno permesso di ottenere il suo secondo successo, in un mondiale combattutissimo col compagno di squadra Rosberg. Ma proprio in questo 2015 (a mio avviso) abbiamo visto l’Hamilton migliore, sia in qualifica che in gara.
Non saprei dire se è il miglior pilota o il più completo al momento nel circus, perché probabilmente, se consideriamo il pilota sotto tanti altri parametri oltre alla sola capacità di essere vincente Hamilton forse non è il migliore.
Ma credo che mai come quest’anno abbia dimostrato di meritare tutti i successi che la sua carriera gli ha riservato e gli riserverà. Perché il giro di qualifica perfetto a Spa, e la capacità di annichilire Rosberg sotto tutti i punti di vista in questa stagione, certificano Lewis come un fenomeno assoluto.
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