Vince Lewis Hamilton il Gran Premio di Cina precedendo il compagno di squadra Rosberg e la Ferrari di Sebastian Vettel ancora a podio, quarto l’altro ferrarista Kimi Raikkonen.
Un dominio assoluto quello dell’inglese, durato tutto il week end. In gara gestisce con maestria passo e degrado, scegliendo con cura minuziosa i tempi da stampare giro dopo giro. Rosberg dal canto suo non riesce ad impensierire particolarmente il compagno di squadra perché la lezione malese ha di fatto frenato un po’ il pilota Mercedes che, temendo di spingere troppo per avvicinarsi e subire le turbolenze aerodinamiche di Hamilton, rischiava di deteriorare troppo le sue coperture, in particolar modo l’anteriore sinistra. Di fatto così si è creato un trenino noiosissimo nei piloti di testa che, preoccupati più di consumi e strategie, hanno sacrificato spettacolo e azzardi per portare a casa il risultato.
In casa Ferrari si può essere sorridenti perchè Kimi ha fatto una partenza splendida superando nel primo giro entrambe le Williams e mostrando in alcuni momenti un passo di gara addirittura migliore di quello di Sebastian. Difatti stride un po’ la scelta ai box di farlo rientrare per montare gomme medie nel momento in cui stava realizzando i suoi migliori parziali su gomma soft. Scelta ancora più strana se si tiene in considerazione il fatto che al venerdì in FP2 Kimi aveva svolto un lavoro eccellente con uno stint lungo e costante, mostrando ancora una volta la capacità straordinaria del finalndese nel gestire le Pirelli. La safety car negli ultimi giri ha poi neutralizzato la rimonta di Raikkonen su Vettel e congelato le posizioni fino alla bandiera a scacchi.
Vettel ha fatto una buona gara provando nelle fasi iniziali a contenere il gap con le Mercedes ma, evidentemente, l’aver forzato il passo ha portato ad un consumo più alto rispetto alle previsioni, portando Sebastian ad entrare sempre prima ai box di tutti i piloti di testa. Un terzo posto quello del tedesco che lo tiene però ancora in corsa per tutto, ma è evidente che la Malesia viste temperature e scelte scellerate del box Mercedes è stata una piccola chimera. In Cina il termometro era meno rovente rispetto alla Malesia e questo non ha aiutato le Ferrari, inoltre, le frecce d’argento su gomme medie erano davvero inavvicinabili per tutti.
Uniche note divertenti del Gran Premio sono state le battaglie nelle retrovie per i punti con un Verstappen davvero aggressivo ma efficace, nonostante lo sfortunato ritiro. Primi punti del mondiale per la Lotus di Grosjean e molto bene le Sauber (8° Nasr 10° Ericsson) che confermano la bontà del Power Unit Ferrari.
Deludono ancora le RedBull: solo 9° Ricciardo che complice una partenza disastrosa ha dovuto lottare per risalire la classifica e ritirato Kvyat per problemi tecnici confermano un preoccupante stato dei lavori sul fronte dell’affidabilità delle componenti.
Ancora fuori dai punti le McLaren-Honda, 12° Alonso e 13° Button autori di una gara abbastanza anonima nonostante qualche piccolo passo avanti nelle prestazioni.
Appuntamento tra 7 giorni in Bahrain dove le temperature più alte potrebbero rimescolare le carte cosa che si augurano tutti gli appassionati per evitare altri noiosi trenini come quelli odierni.
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