La Ferrari è giù da podio per la prima volta nel 2015. E’ questa l’unica costante variata rispetto all’inizio della stagione, perché di nuovo le Mercedes portano a casa una doppietta, mentre a Maranello hanno tanto da recriminare per un week-end andato storto praticamente sotto ogni punto di vista.
Eppure le possibilità di avvicinarsi alle Mercedes parevano buone: in Canada si era scelto di portare la nuova Power Unit e utilizzare 3 gettoni di sviluppo per migliorarla, sia dal punto di vista dell’affidabilità che dal punto di vista della prestazione pura, soprattutto dal motore termico che è quello che palesa il ritardo maggiore rispetto alla concorrenza. Inoltre la Shell, aveva portato una nuova benzina, che avrebbe dovuto aiutare tutto il sistema a sprigionare più cavalli.
Invece Sebastian sabato ha un problema di elettronica sulla sua SF15T e non riesce a superare il Q1, poi ci mette del suo e incorre in una penalità per aver sorpassato una Manor in regime di bandiera rossa. Il risultato di questi problemi/errori è stato di partire dalla diciottesima posizione.
Vettel in gara però si dimostra un leone, e rimonta fino alla quinta posizione finale, che è obiettivamente il miglior risultato possibile.
Kimi, invece, che bene aveva fatto in qualifica con la terza posizione, dopo una buona partenza e un ritmo iniziale di gara davvero ottimo, commette un errore al tornantino finendo in testa coda. Nel cercare di ripartire fa slittare le gomme e le spiattella, costringendolo ad un ulteriore sosta e accontentandosi della quarta piazza finale. Per lui una gara incolore che ha fatto infuriare il team principal Arrivabene, visibilmente contrariato per un podio davvero alla portata. Questo costringerà i vertici di Maranello a interrogarsi se proseguire o meno il rapporto di lavoro per la prossima stagione con il pilota finlandese già in forte discussione.
Ora in casa Ferrari ci sarà da riflettere e cercare di capire se queste migliorie hanno realmente funzionato e dove si può ancora intervenire in vista di eventuali sviluppi futuri.
Continuano nella loro marcia trionfale le Mercedes che vincono con Hamilton la gara e con Rosberg completano una doppietta mai in discussione. In questo circuito dove conta molto il motore, la loro superiorità si è palesata in maniera preoccupante per gli avversari, anche sul campo dell’affidabilità, che lo scorso anno in questo circuito li aveva traditi. La verità è che da questo punto di vista hanno fatto un balzo avanti importantissimo che non lascia spiragli di recupero agli avversari e, a ulteriore conferma di questa tesi ben 7 vetture motorizzate Mercedes sono arrivate nelle prime dieci posizioni.
In questo week-end torna a podio la Williams con Bottas, poi Massa, sesto, autore di una gran bella gara. Chiudono entrambe a punti le Lotus 7° Maldonado e 10°Grosjean. Hulkenberg 8° con la Force India. Un risultato niente male per la Casa di Stoccarda.
Male le RebBull che lo scorso anno qua avevano ottenuto la loro prima vittoria con Ricciardo oggi 13esimo e nona posizione per Kvyat.
Situazione disastrosa per le McLaren Honda, entrambe ritirate. Nonostante abbiano speso 2 gettoni, per migliorare il loro propulsore, probabilmente si sono trovati con più problemi rispetto al passato, soprattutto dal lato dell’affidabilità,. Spiace perché Alonso e Button, non meritano davvero di vivacchiare nelle posizioni di rincalzo.
Classifica finale GP Canada
1 Lewis Hamilton – Mercedes
2 Nico Rosberg – Mercedes
3 Valtteri Bottas – Williams
4 Kimi Räikkönen – Ferrari
5 Sebastian Vettel – Ferrari
6 Felipe Massa – Williams
7 Pastor Maldonado – Lotus
8 Nico Hulkenberg – Force India
9 Daniil Kvyat – Red Bull
10 Romain Grosjean – Lotus
11 Sergio Perez – Force India
12 Carlos Sainz – Toro Rosso
13 Daniel Ricciardo – Red Bull
14 Marcus Ericsson – Sauber
15 Max Verstappen – Toro Rosso
16 Felipe Nasr – Sauber
17 Will Stevens – Marussia
NC Roberto Merhi – Marussia
NC Jenson Button – Mclaren
NC Fernando Alonso – Mclaren
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