Ad un solo appuntamento al finire della stagione 2015 è già possibile stilare un breve consuntivo e dare qualche numero che potrebbe rappresentare bene la situazione reale.
Il primo dato che balza all’occhio è che su 18 Gran Premi la Mercedes ha trionfato ben 15 volte (83,33%) e che solo la Ferrari con 3 successi (16,66%) è riuscita nell’impresa di interrompere questo dominio. La situazione per Mercedes migliora addirittura se guardiamo alle pole position ottenute che ammontano a 17 su 18 (94,44%) contro la sola ottenuta da Vettel a Singapore che pone la Ferrari con una percentuale del 5,55%.
Per quanto riguarda i giri veloci in gara la Mercedes l’ha ottenuto in ben 12 volte (66,66%) contro le 3 volte della Ferrari e le 3 della RedBull di Daniel Ricciardo (16,66%).
Alla Mercedes è riuscita la doppietta in gara per 11 volte (61,11%) cosa che non è mai riuscita a nessun altra Scuderia.
Guardando invece al numero di podi ottenuti la Mercedes ha ottenuto 15 podi sia con Hamilton che con Rosberg, la Ferrari 13 volte con Vettel, seguono Bottas e Raikkonen con 2, Massa, Kvyat, Ricciardo, Perez e Grosjean con 1 a testa.
La casa di Stoccarda è salita sul podio con entrambi i piloti per ben 14 volte (77,77%) mentre la Ferrari ci è riuscita solo una volta a Singapore (5,55%).
I numeri non saranno tutto, ma in questo caso parlano chiaro. In primis ci dicono che la Mercedes quest’anno ha di nuovo dominato praticamente in maniera incontrastata su tutta la linea.
Possiamo quindi ipotizzare che sovvertire questa egemonia nel 2016 sarà una missione molto complicata per la Ferrari, anche se le minori restrizioni allo sviluppo dei motori e la novità della possibilità di scegliere tra tre mescole di gomme le due preferite per ogni Gran Premio potrebbero aiutare a colmare il gap.
Il miglioramento della Ferrari rispetto al 2014 è evidente, ma la realtà è che non basta affatto per sperare in un titolo mondiale, perché in qualifica i dati sono letteralmente impietosi, mentre in gara seppur ci sia un leggero miglioramento gli attuali 97 punti di distacco da Hamilton di Vettel sono oggettivamente troppi per chi punta al vertice nell’immediato futuro.
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