È stato il CEO di Ford in persona, Mark Fields, ad annunciare ieri dal centro di ricerca e sviluppo della casa a Palo Alto, nella Silicon Valley, la nuova svolta tech, la produzione entro il 2021 di un veicolo completamente autonomo, destinato a flotte per servizi di ride-sharing e passaggi in stile Uber.
La self driving car non avrà volante o pedali, in controtendenza rispetto a quanto a livello legislativo verrà richiesto in Europa, in particolare in Germania.
La guida autonoma di Ford sarà destinata ad aree limitate
L’Ovale Blu già da ora è al lavoro con un gruppo di startup tecnologiche, ma la casa ammette di non essere ancora in grado di mostrare il veicolo, in questa fase il focus è basato sullo sviluppo del software e dei particolari componenti hardware necessari. L’obiettivo è realizzare un veicolo con un livello 4 di automazione secondo gli standard previsti della SAE (Society of Automotive Engineers), l’auto sarà in grado di gestire da sola tutti gli aspetti della guida, a patto di circolare in aree delimitate, per esempio il centro di una grande città. “L’area servita dal servizio dovrebbe essere abbastanza grande da includere il trasporto dei passeggeri dal centro città all’aeroporto o al porto”, spiega Ken Washington, Vice Presidente Research and Advanced Engineering in Ford, “la dimensione della zona dipende dalla capacità del sistema di gestire la mappatura del percorso e tutte le relative informazioni”.
La guerra della self driving è appena iniziata
Secondi i progetti della casa di Detroit, in una fase iniziale la vettura è destinata ai servizi di ride sharing come Uber e Lyft, ma non sono state annunciate partnership.
“Il nostro approccio è quello di sempre, vendere auto”, chiarisce Washington, anche in futuro in cui saranno la guida autonoma ed il car shaering a dominare, proprio per questo motivo, all’inizio non è prevista la vendita del nuovo veicolo all’utente finale.
Rispetto ai concorrenti Uber e Google, Ford ha un grosso vantaggio nella guerra del “self driving taxi”, realizza auto da parecchi decenni, inoltre conta di colmare il gap in termini di tecnologia grazie agli ingenti investimenti fatti nel settore IT in questi anni.
Come andrà a finire? Difficile dirlo, di sicuro, dopo tanti annunci e speculazioni, le prospettive, soprattutto a livello business, per l’auto a guida autonoma diventano sempre più concrete e hanno un limite temporale ben preciso: il 2021.
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