Una leggenda, uno dei marchi del “made in USA” e uno dei simboli dell’Ovale Blu. È la Ford Mustang, la muscle car (o sarebbe più corretto dire pony car) più famosa al mondo. L’ultima generazione è sbarcata anche in Europa, dopo ben 60 anni, soddisfacendo la voglia di stelle e strisce di tutti i potenziali clienti che si trovano al di qua dell’oceano.
Dal lancio della sesta generazione, avvenuto nella seconda metà del 2015, sono passati quattro anni e, dopo essere finalmente entrata nel mercato europeo dalla porta principale, riscuotendo un gran successo in tutto il Vecchio Continente, con il restyling di metà carriera si presenta proponendo novità a tutto campo, per continuare a far innamorare tutti gli appassionati di auto sportive e non.
Disponibile in versione Fastback e Convertible, l’inconfondibile profilo della Mustang si presenta con un aspetto più elegante e sportivo, reso più sinuoso dai fari full LED e da una rinnovata cartella colori, che unito alla possibilità di aggiungere over-the-top stripes, disponibili in bianco o nero, non le permettono di passare inosservata.
Inconfondibile la silhouette della Ford Mustang, ma ha un aspetto leggermente più filante e aerodinamico, reso sinuoso dal profilo del cofano più ribassato, con le griglie di ventilazione integrate e con un nuovo design delle griglie inferiori.
Inoltre, la capote elettrica multistrato assicura una buona insonorizzazione e garantisce una silhouette accattivante quasi come quella della versione Fastback. Dietro, il design propone un posteriore con paraurti e diffusore ridisegnati, che integrano un terminale a quattro scarichi con valvole, che permette al V8 di liberare finalmente la sua voce più cupa. Così a tetto aperto la gioia di godersi il vento tra i capelli a bordo della pony car è impagabile.
Gli interni hanno materiali soft-touch che caratterizzano i rivestimenti delle porte, mentre le maniglie sono rifinite con dettagli in alluminio, con le altre plastiche che risultano meno piacevoli al tatto. La consolle centrale è rifinita a mano e ospita il Sync 3, il sistema di connettività e comandi vocali Ford che permette di gestire smartphone, sistema audio, navigatore e funzioni del climatizzatore, oltre a essere compatibile con Apple CarPlay e Android Auto e si avvale di un nuovo touch-screen capacitivo da 8 pollici, più veloce e reattivo, con funzione pinch & swipe.
L’aria condizionata ha “logiche americane”: spinge sempre troppa aria in modalità automatica, mentre il volante ha troppi pulsanti tra comandi del Sync e ACC. Purtroppo con questo motore duranti i lunghi viaggi il bagagliaio e il vano portaoggetti nel tunnel risultano molto caldi. Quest’ultimo vano si blocca automaticamente alla chiusura del veicolo ed è ottimo per riporre oggetti preziosi anche a capote aperta.
La vera novità è rappresentata dal quadro strumenti digitale, con schermo LCD da 12 pollici personalizzabile (forse fin troppo), che consente di visualizzare le informazioni necessarie sulla base delle diverse modalità di guida, come accade a bordo della super car Ford GT. Il quadro strumenti, infatti, cambia in base al Drive mode scelto, mantenendo però sempre un lettering e una grafica che richiama il design analogico delle strumentazioni delle Mustang del passato. Dettaglio Amarcord, troviamo la targhetta “Mustang Since 1964” sul cruscotto davanti al passeggero.
Per gli interni, inoltre, è disponibile il pacchetto Carbon Sport, che include inserti in Alcantara per le porte e i sedili, oltre a finiture in carbonio per il pannello strumenti e il pomello del cambio. Davanti poi lo spazio non manca, certo il tunnel è un po’ alto, ma chi sta peggio sono i passeggeri dei sedili posteriori, mentre il vano bagagli ha una capienza di 332 litri, più sufficienti ad un weekend fuori porta di coppia.
Il motore V8 5.0 della Ford Mustang GT ora eroga 450 CV (prima erano 421 CV), aumentando però la coppia a 529 Nm di coppia e vanta un nuovo sistema multi-iniezione diretta, ad alta pressione, che ne aumenta il rendimento a ogni regime motore.
Entrambi i motori (anche il 4 cilindri 2.3 litri) possono essere equipaggiati con trasmissione manuale a 6 o quella automatica da 10 rapporti, noi abbiamo optato per provare quest’ultima. Il cambio con così tante marce e permette un incremento dell’efficienza e dell’accelerazione. Il suo funzionamento sfrutta una centralina a controllo elettronico che adatta le caratteristiche del sistema in base alle diverse modalità di guida selezionabili (Drive Modes). Come per ogni sportiva che si rispetti, in modalità manuale sequenziale, il cambio è comandabile anche attraverso i paddle al volante. La Mustang V8 è così grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,3” (4,6” con il manuale) e di raggiungere la velocità massima di circa 250 km/h.
Il massimo del piacere di guida su strada si ottiene in Sport o Track, dove la Mustang si dimostra più reattiva della sua versione precedente. Il 5.0 V8 è una garanzia e l’iniezione di ulteriori cavalli ha permesso di ottenere un maggiore brio e un allungo che è praticamente instancabile, molto coinvolgente fino alla zona rossa, posta poco sotto i 7.500 giri/min.
E a proposito di coinvolgimento, gli ingegneri Ford hanno, finalmente oseremmo dire, installato un nuovo impianto di scarico, che emette note spettacolari. Il merito è della tecnologia di regolazione del sound dello scarico (Active Valve Performance Exhaust) che permette, per la prima volta, di regolare l’intensità del sound.
Il risultato è un sound degno di un otto cilindri americano, un rombo sempre pieno, anche ai bassi regimi, capace di gridare letteralmente fino al limitatore e di far trapelare una bella sonorità anche all’interno dell’abitacolo. L’innovativa modalità Good Neighbour può essere programmata per ridurre automaticamente il sound in fasce orarie predefinite e non disturbare i vicini di casa.
Alla guida la Ford Mustang GT soddisfa, ma non è una sportiva estrema: all’inizio bisogna tararsi sulle reazioni dell’auto, prevedendone il comportamento, che non raggiunge il livello chirurgico di alcune super sportive cui oggi siamo abituati: la precisione è perfettibile, si può fare di più nella precisione di ingresso e di percorrenza di curva.
In uscita, inoltre, la trazione posteriore permette di divertirsi in tutta sicurezza. Infatti, in Sport, il controllo di trazione lascia quel giusto spazio per andare leggermente di traverso, salvo poi correggere automaticamente la traiettoria con tagli di potenza non troppo invadenti. Chi vuole “sbandierare” come un professionista potrà invece cambiare modalità di guida, mettendo Track, o anche direttamente disattivando i controlli attraverso l’apposito pulsante.
Come abbiamo già accennato prima, i controlli inseriti la rendono efficace anche con fondo a scarsa aderenza, ma se si disinserisce l’elettronica occorre essere pronti a correggere la sbandata, a meno che il sovrasterzo non sia volontario. In questo caso inizia il divertimento: il passo generoso e il telaio sincero, permettono dei lunghi e controllabili traversi. Tra le curve, le dimensioni e la massa (1.803 kg dichiarati) non si sentono in maniera particolare, grazie ad una distribuzione dei pesi corretta e un impianto frenante all’altezza.
Lo sterzo della nuova Ford Mustang GT ha subito delle modifiche, in modo da soffrire meno di vuoti al centro (difetto riscontrato nella precedente versione) e di diventare maggiormente diretto e preciso, ma in alcune modalità troppo pesante. Inoltre, rimane di diametro molto elevato, ma con una corona stretta che piace meno a noi europei.
Non è il tempo sul giro però l’obiettivo di questa vettura – anche se grandi passi in avanti in tal senso sono stati fatti, rendendo la guida molto più vicina ai gusti di noi europei – ma il feeling e il coinvolgimento che si crea tra voi e questa muscle car americana. Il gorgoglio del motore e degli scarichi Dual Modes, sempre presenti in maniera piacevole, accompagnano il viaggio, facendo vivere appieno l’esperienza. E, a proposito di viaggio, in autostrada si rivela una “macina” chilometri: grazie al cambio di 10 rapporti la Mustang “veleggia” a 130 km/h a “soli” 2.200 giri, facendo registrare 11 km al litro di media. Molto meno bene in città dove percorrere 7 km/litro è già un miracolo, ma nel complesso siamo intorno agli 8 km/l di media.
In città grazie ad ammortizzatori regolabili, sensori e telecamera posteriore, non ci si sente mai d’impaccio, né tra le buche, né in parcheggio, la Ford Mustang si comporta molto bene, con il solo limite delle dimensioni (4,78 x 1.96 m).
Su strada la Ford Mustang GT intimorisce le altre auto, grazie all’imponenza e alla forza delle sue linee, creando un misto tra approvazione e invidia in chi la guarda sfrecciare per le strade. A bordo lascia sempre piacevolmente impressionati, oltre al Launch Control, all’originale funzione Line Lock che blocca le ruote anteriori per scaldare le gomme posteriori per slittamento, prima di una Drag Race.
Oltre alle ben conosciute modalità di guida Normal, Sport, Track e Snow&Wet, si aggiungono Drag Strip, che ottimizza le performance in accelerazione durante la fase di partenza da fermo e My Mod, che consente al guidatore di settare direttamente le impostazioni preferite per lo sterzo, ammortizzatori e il sound dello scarico.
Tornando alla guida, i miglioramenti della Ford Mustang non finiscono qui. Per migliorare la stabilità, le sospensioni posteriori hanno subito un processo di irrigidimento e le barre antirollio sono più spesse, per una migliore rigidità torsionale della vettura. La massima reattività, inoltre, è garantita anche dagli ammortizzatori adattive MagneRide. Tra curve e tornanti non ci si sente più in balia dello spostamento delle masse, ora la Mustang reagisce in maniera più fluida ai cambi di direzione, affrontando il suo peso in maniera più intelligente.
Inoltre, quello che ci piace è la sua capacità di essere una trasformista. Tra tutte le sue modalità si riesce a guidare rilassati o con il coltello in mezzo ai denti semplicemente premendo un pulsante.
Per migliorare l’esperienza nella guida quotidiana e per raggiungere le 3 stelle Euro NCAP (prima erano 2) la nuova Ford Mustang è stata equipaggiata di serie con diversi sistemi di assistenza alla guida, come l’Adaptive Cruise Control, il monitoraggio della distanza di sicurezza (Distance Alert), l’avviso e mantenimento della corsia (Lane Departure Warning), che avverte il conducente distratto del superamento della linea che delimita la propria corsia, e il mantenimento della corsia di marcia (Lane Keeping Aid) e il sistema di frenata automatica d’emergenza con assistenza pre-collisione e riconoscimento dei pedoni (Pre-Collision Assist with Pedestrian Detection). Noi li abbiamo provati per bene e hanno aiutato molto nei lunghi trasferimenti.
La Ecoboost parte dal prezzo di 41.000 euro, mentre la Ford Mustang GT che abbiamo provato parte da 47.500€, con una dotazione di serie completa. L’automatico AT10 richiede un esborso di +2.000€, mentre la Convertible richiede altri +4.500€, quindi il modello da noi provato, con sospensioni Magneride, Dual Exhaust System, sedili climatizzati e Sync3 con Touch Navigation e antifurto volumetrico costa poco più di 60 mila Euro.
La concorrenza diretta è inesistente, almeno sul mercato italiano. Se vogliamo, però, allargare le nostre vedute ed estendere la ricerca ad auto con alcune caratteristiche simili allora troviamo l’Audi TT, la BMW Serie 2, Serie 4 o la Toyota Supra e, anche se con meno cavalli, le gemelle Subaru BRZ e Toyota GT-86. Tutte auto alla fine molto diverse che, chi per un motivo chi per un altro, si avvicinano alle caratteristiche della Mustang.
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