Della nuova Ford Mustang ormai ne abbiamo parlato in lungo e in largo, vi abbiamo raccontato tutti i segreti, i dati delle vendite e le caratteristiche di questa icona americana.
L’unica parte che ci mancava, probabilmente una delle più interessanti, era il test drive della versione GT, la 5.0 V8 da 421 CV. Allora abbiamo deciso di “rimediare” subito, mettendo alla prova la più potente Mustang in vendita in Europa. Vediamo insieme come se l’è cavata nel nostro consueto test drive.
Design: dalla Ecoboost alla GT, poche sostanziali differenze
Convertibile, Washington Grey e cerchi in lega da 19 pollici. Sono questi i tre elementi che sono subito saltati all’occhio non appena abbiamo posato lo sguardo su di lei. Ma, guardando più attentamente, si notano le diverse caratterizzazioni che distinguono questa versione dalla 2.3 Ecoboost, dal badge “GT” che sostituisce il logo classico del cavallo sul posteriore alle scritte “5.0” sulle fiancate laterali, passando per le belle pinze Brembo all’anteriore, altra esclusiva della motorizzazione più potente.
La capote elettrica multistrato assicura una buona insonorizzazione e garantisce una silhouette accattivante quasi come quella della versione Fastback che, personalmente trovo fenomenale su questa generazione.
All’interno non ci sono cambiamenti particolari. Troviamo la targhetta “Mustang Since 1964” sul cruscotto davanti al passeggero e una strumentazione grande oltre che molto chiara. Al centro c’è l’ottimo sistema di infotainment SYNC 2 con touchscreen da 8” che permette di visualizzare contemporaneamente quattro schermate, dal telefono ai media, passando per il climatizzatore e la navigazione.
Studiata per ospitare anche le taglie, non proprio piccole, degli americani, la Mustang offre sedili molto confortevoli e ben contenitivi, anche se non si scelgono i Recaro a guscio (non disponibili sulla Cabrio). Maxi è anche il formato del volante che, invece, avremmo preferito dal diametro un po’ più contenuto. Un po’ meno lo spazio per i passeggeri posteriori, mentre il vano bagagli ha una capienza di 332 litri (408 nella versione Coupé).
Alla guida del 5.0 V8 da 421 CV: Pony car a chi?
V8 aspirato “Made in USA”, 421 CV, trazione posteriore e cambio manuale a 6 marce. Questi sono i punti salienti di un’auto che stuzzica i pensieri più reconditi di ogni appassionato. Inoltre, i 530 Nm di coppia ci fanno capire fin da subito che la cattiveria non manca. D’altronde i 4,8 secondi da 0 a 100 km/h e i 250 km/h di velocità massima (limitata a sotto i 5.000 giri/min) lasciano pochi dubbi sull’indole sportiva di questa vettura.
Quello che colpisce non appena si percorrono i primi chilometri a bordo della Mustang è la frizione, molto pesante ma configurata ottimamente, con uno stacco che avviene proprio quando ci si aspetta. Il cambio poi è molto valido, gli innesti sono precisi e la leva corta permette un’ottima manovrabilità.
La reazione del pedale dell’acceleratore, invece, è sempre un po’ troppo morbida, anche quando si chiede al 5.0 di dare tutto. All’inizio bisogna tararsi sulle reazioni dell’auto, prevedendone il comportamento, che non raggiunge il livello chirurgico di alcune super sportive cui oggi siamo abituati. Lo sterzo, tuttavia, è piuttosto preciso, non troppo demoltiplicato (soprattutto se selezionato in modalità Sport), il che ci garantisce di lavorare bene contro una lieve forza d’inerzia che caratterizza la Mustang, dal peso poco superiore a 1.650 kg.
Non è il tempo sul giro però l’obiettivo di questa vettura – anche se grandi passi in avanti in tal senso sono stati fatti, rendendo la guida molto più vicina ai gusti di noi europei – ma il feeling e il coinvolgimento che si crea tra voi e questa muscle car americana. Il gorgoglio del motore e degli scarichi, sempre presenti in maniera piacevole e, soprattutto, vera – anche se, fosse stato per me, avrei scelto un sound ancora più aggressivo – accompagnano ogni viaggio, facendovi vivere appieno l’esperienza. E, a proposito di viaggio, se in città la Mustang si comporta molto bene, con il solo limite delle dimensioni (4,78 m), in autostrada si rivela una “macina” chilometri. Peccato solo per i consumi, che, come vedremo tra poco, non sono da “passista”.
Su strada la Mustang intimorisce le altre auto, grazie all’imponenza e alla forza delle sue linee, creando un misto tra approvazione e invidia in chi la guarda sfrecciare per le strade. Lascia sempre piacevolmente impressionati, oltre al Launch Control, la funzione Line Lock, che blocca le ruote anteriori per permettervi di esibirvi in spettacolari burnout.
Quattro le modalità di guida: Normal, Sport (Sport+), Track, Wet/Snow. Se volete divertirvi – preferibilmente in pista – la modalità Track o Sport con i controlli disinseriti, vi assicurano grandi gioie. Mettere di traverso questa Mustang non è troppo difficile, anche per chi non è un esperto, grazie al passo lungo e alla tanta potenza sull’asse posteriore. Certo, bisogna sempre stare attenti a non superare i limiti dell’auto, ma vi garantiamo che il risultato vale senza dubbio la pena.
Nonostante sia relativamente semplice “driftare” con questa Mustang, la tenuta di per sé è molto alta, come rivelano subito il rollio praticamente inesistente e l’appoggio ben saldo in curva. Facendo attenzione a dove si mette il muso in ingresso, difficilmente il posteriore vi tradirà, a meno che voi non lo vogliate.
Quando le auto hanno potenze di questo livello e un peso considerevole, l’impianto frenante è una componente che deve essere particolarmente curata. Le pinze Brembo, infatti, in questo caso sono chiamate a fare un grande lavoro, svolto in maniera praticamente impeccabile, come sempre.
Infine, i consumi da noi rilevati sono esattamente come quelli omologati: circa 5 km con un litro in città e 10 km/l in autostrada per un misto di circa 7,5 km al litro.
Prezzo e concorrenti: rapporto sempre più imbattibile
La Ford Mustang parte dal prezzo di 39.000 euro, mentre la GT che abbiamo provato da 44.000 euro.La dotazione di serie è completa: clima automatico bi-zona, selezione del profilo di guida, sound system con 9 speaker e amplificatore, doppio scarico con diffusore posteriore, cerchi in lega da 19”, sistema keyless, fari posteriori a LED, interni e volante in pelle sono alcuni degli accessori presenti senza sborsare un euro in più.
Il modello da noi provato sale di prezzo per via degli 800 euro del Washington Grey, di 4.000 per la scelta del cabrio e di altri 2.500 euro per il Mustang Pack Interior che aggiunge il sistema di navigazione SYNC3, gli utilissimi sedili anteriori climatizzati e i sensori di parcheggio posteriori, per un prezzo finale di circa 51.000 euro.
Concorrenza? Dove? Se arriva in Italia fatecelo sapere, nel frattempo si possono prendere come avversarie tutte le auto che sono dotate della trazione posteriore e hanno almeno 400 cavalli, non tantissime, ma tra le berline e le coupé qualche concorrente si trova.
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