La terza generazione di Ford Kuga è ormai diventata il SUV più famoso in Europa, complici le vendite generose ottenute negli anni e l’abilità di questo modello nel cambiare continuamente “faccia”, adattandosi ai nuovi trend e ai gusti dei clienti.
Se guardate le generazioni di questo SUV medio dell’Ovale Blu, potete notare, infatti, che la prima e la seconda serie sono state stravolte rispetto a quella attuale, con la nuova piattaforma C2, quella di Focus per intenderci e viene prodotta nello stabilimento di Valencia.
Con un’ampia proposta di motori e di versioni, la Kuga è capace di soddisfare diverse esigenze, tanto quanto non ha mai fatto in passato. Questa volta è il turno di provare la Ford Kuga Ecoblue mild hybrid, equipaggiata con un motore Diesel da 150 CV. Vediamo com’è fatta e come va nel nostro test drive.
Con una lunghezza di 4,62 metri, una larghezza di 1,88 metri e un’altezza di 1,67 metri, oltre a un passo generoso che permette di stare più comodi a bordo, la Ford Kuga ha dimensioni che sono aumentate rispetto al passato, grazie agli 8,9 i centimetri in più nel senso longitudinale, cui seguono 2 centimetri in più di passo.
Una vettura dal design moderno e aggressivo, anche nella versione Connect, la entry level, nella “commerciale” colorazione Magnetic Grey,che mostra paraurti diversi dagli allestimenti superiori, pur mantenendo un buon carattere, dato anche dalla grande griglia anteriore e dai fari full LED. Al posteriore, il doppio terminale di scarico inglobato nel paraurti in contrasto fa la sua figura, insieme alla “L” rovesciata dei fari posteriori. Rimangono sobri, ma accattivanti, i cerchi in lega da 18 pollici con trattamento bicolore e motivo a “Y”.
Spaziosi e pratici gli interni della Ford Kuga, grazie all’aumento delle dimensioni, che si traduce in maggiore spazio, pari anteriormente a 4,3 cm in più per le spalle e 5,7 cm per le sedute rispetto al modello in uscita, mentre, per i passeggeri posteriori, in 2 cm in più di spazio per le spalle e di 3,6 cm per le sedute. Nonostante un’altezza inferiore rispetto alla generazione precedente, la nuova Kuga ha guadagnato 1,3 cm in più di spazio per gli occupanti dei sedili anteriori e 3,5 cm per quelli seduti posteriormente. Utile anche il fatto che l’intera seconda fila di sedili può essere spostata in avanti, aumentando lo spazio di carico fino a 67 litri. La capienza totale del bagagliaio (apribile elettricamente anche con il piede) parte da 475-645 litri e arriva a un massimo di 1.534 litri.
A livello tecnologico, si conferma buono e intuitivo il display da 8 pollici dedicato all’infotainment Ford SYNC 3, compatibile con Apple CarPlay e Android Auto. Per la prima volta, a bordo della nuova generazione di Kuga è presente il modem integrato FordPass Connect, trasformando così il SUV in un Wi-Fi hotspot con connettività disponibile fino a un massimo di 10 dispositivi. Oltre ad aiutare i conducenti nella pianificazione di viaggi più veloci e rilassanti, grazie agli aggiornamenti Live Traffic disponibili sul sistema di navigazione e a offrire ai passeggeri la possibilità di usufruire di canali d’intrattenimento online durante il viaggio, FordPass Connect fornisce una serie di funzioni attraverso l’app FordPass.
Disponibile come optional e non presente sulla vettura da noi provata, il nuovo il display LCD da 12.3” della strumentazione, capace di aggiungere un ulteriore tocco tecnologico a un abitacolo nel complesso sobrio, ma ben realizzato. I materiali, infatti, non catturano l’attenzione per la bellezza o la qualità dei trattamenti, ma risultano robusti e affidabili nel tempo, con il solo accenno di carattere dato dal fascione sul cruscotto.
La Kuga Ecoblue da noi provata è abbinata a un 2.0 turbodiesel da 150 CV e ben 370 Nm di coppia, per un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,8 secondi e una velocità massima di 194 km/h. Per garantire una maggiore efficienza nei consumi la Kuga è stata equipaggiata con il sistema Mild-Hybrid da 48 Volt. Questa tecnologia impiega uno starter/generator, azionato da una cinghia, (BISG) che sostituisce l’alternatore standard, consentendo il recupero e lo stoccaggio di energia durante le decelerazioni del veicolo e la ricarica di un pacco batteria di ioni-litio da 48 volt, raffreddato ad aria. Il risultato è leggerissima diminuzione dei consumi, già buoni, del 2.0 Diesel, grazie al più frequente e più efficace utilizzo dello start&stop, nell’aiuto durante le partenze e nelle fasi di veleggiamento. I dati del dichiarato, infatti, parlano di 5 litri/100 km, un dato vicino a quello da noi registrato, attorno ai 6/6.5 litri/100 km, con un utilizzo prevalentemente cittadino, con alcuni tratti di strade extraurbano.
Il propulsore è abbinato al cambio manuale a 6 rapporti e se Ford è ancora in fase di crescita sull’automatico, questa trasmissione, invece, rappresenta una garanzia in fatto di buona manovrabilità dei comandi, con una leva non bellissima a livello estetico, ma sempre facilmente raggiungibile e molto precisa e consistente negli innesti, con una frizione non troppo morbida. Il piacere di guida ne guadagna senza dubbio.
Tornano al motore Diesel, i 150 CV rappresentano un giusto compromesso tra prestazioni ed efficienza in fatto di consumi. Buona la brillantezza e un po’ meno l’allungo, ma se si deve effettuare un sorpasso la generosa coppia aiuta e non poco, come anche ad arrampicarsi su una tortuosa strada di montagna.
A questo proposito ci pensa il comando migliore della Kuga: lo sterzo progressivo, una garanzia per quasi tutte le Ford. Il SUV della Casa americana, infatti, propone un comando molto preciso e sempre ben parametrato all’andatura, che sia all’interno del traffico cittadino o su un curvone autostradale. Poco vuoto al centro, lo sterzo della Kuga stupisce, risultando un piacere per le mani, complice anche l’ottima posizione di guida, ampiamente regolabile per tutte le preferenze.
Morbido, ma non “molle”, l’assetto della vettura, capace di assecondare bene l’auto anche ad andature più sostenute, oltre che in un leggero offroad, nonostante non sia presente la trazione integrale abbinata a questa scelta.
Anche se un po’ più rumoroso di quanto ci si potesse aspettare, il propulsore è sicuramente da annoverare tra i punti di forza di quest’auto, che fa del “dolce viaggiare” uno dei suoi punti cardine, ma senza disdegnare qualche bella guidata tra le curve e le commissioni nella giungla urbana. Insomma, una tuttofare, dove il Diesel è una certezza.
La Ford Kuga parte dal prezzo di 26.800 euro al netto delle promozioni, mentre la versione da noi provata, dotata del Diesel Mild Hybrid ha un prezzo di partenza di 30.800 euro, sempre nell’allestimento Connect. Se a questo prezzo aggiungiamo il prezzo di 750 euro per la colorazione Magnetic Grey, il clima bizona (400 euro), le barre longitudinali al tetto (250 euro) e i cerchi in lega, saliamo al prezzo di circa 33.000 euro. Un allestimento al quale mancano alcuni optional, come la strumentazione completamente digitale, ma che rispecchia la scelta media di questa vettura, già ben equipaggiata fin dalla versione entry level.
Tra le concorrenti della Ford Kuga Diesel Mild Hybrid nel segmento di appartenenza, gli unici modelli che propongono una soluzione similare, per dimensioni, allestimento, prezzo e alimentazione sono la Kia Sportage e la Hyundai Tucson.
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