Categorie: Prove su strada

Ford Fiesta GPL: la prova su strada

Tempo di lettura: 4 minuti

Fiesta 6.2 ovvero sesta serie, in gergo Mk VI e restyling di metà carriera. Eh si, dopo 38 anni di successi, dal 1976, siamo arrivati addirittura alla sesta serie di quella che probabilmente è l’unica utilitaria più longeva, o almeno l’unica a mantenere il suo nome invariato per quasi 40 anni.

La Fiesta si rinnova, per restare al passo di un segmento molto più che agguerrito. Lo fa con fari LED, con una calandra più “importante”, un paraurti più bombato e un cofano più scolpito, che donano dinamismo alla linea: leggasi Kinetic Design volume due. Oltre che l’adozione di nuovi motori 1.0 tre cilindri figli del downsizing, pronti a ringiovanire la citycar di Mr. Ford.

La vettura in prova: tecnologia e sicurezza non mancano

A bordo la Fiesta si aggiorna del sistema mutlimediale SYNC, che è l’evoluzione del sistema vivavoce Bluetooth, che permette di effettuare chiamate, riprodurre musica e molto altro attraverso semplici comandi vocali, con le mani sempre sul volante. Si possono ascoltare gli SMS, integrare i dispositivi portatili a bordo e chiamare automaticamente i servizi di emergenza 112 (numero di emergenza Europeo) in caso di incidente, rivelando la posizione del veicolo bisognoso di assistenza. L’unico neo la dimensione del display da 5″, piccolo per la posizione lontana e l’assenza di un sistema touch. I numerosi tasti uniti alla logica di funzionamento perfettibile distraggono i meno tecnologici. Non male anche il Ford MyKey, una grande innovazione che permette ai genitori di configurare alcuni parametri dell’auto per incentivare uno stile di guida più sicuro quando si trovano costretti a lasciare l’auto ai figli. Programmando una speciale chiave, da dare ai guidatori più giovani o meno esperti, si limita la velocità massima della vettura e il volume dello stereo, che si disattiva completamente qualora a bordo non si indossino le cinture di sicurezza. Peccato che questa economica versione a GPL con i suoi 96cv non sia un’auto adatta ai neopatentati italiani.

Le plastiche di bordo invece sono schiumate, almeno le superiori, ma i colori poco allegri, i tanti tasti sono lontati dall’esser di qualità, soprattutto le manopole del clima automatico: insomma la plancia Ford mostra inesorabilmente il segno del tempo, così come scarsa ci pare l’imperfetta integrazione del sistema a Gas di Petrolio Liquefatto: indicatore e pulsante posticci, gli stessi di un impianto aftermarket, senza la possibilità di visionare il consumo medio sul trip computer o l’autonomia disponibile. La seduta è invece ampiamente regolabile, così come il volante: trovare la posizione corretta è questione di attimi, anche se il sedile ci pare un po’ stretto e alla lunga potrebbe stancare. Il bagagliaio con 290 litri è nella media della categoria, sufficiente per una fuga romantica e per il weekend con la famiglia.

Alla guida: la più “dotata” tra le citycar gasate non è mai in impaccio

Il motore 1.4 da 96 cv (92 a gas) rimane lo stesso della versione pre- restyling. Un aspirato non proprio innovativo, senza dispositivi per ridurre il consumo, ma con un impianto gas targato BRC e quindi di qualità.
Con 128Nm a 4.200giri (122 a 4.300 a gas) si rivela adeguato a spingere la leggera utilitaria. Leggera perché il pianale della Fiesta è stato sviluppato con Mazda ed è lo stesso della piccola 2 e si sa che ai giapponesi i kg superflui vanno stretti. Così la Ford GPL fa segnare poco più di 1.100kg alla bilancia ovvero meno 100 rispetto alla precedente serie a parità di motorizzazione.

Il propulsore si comporta come da aspettativa, regolare e fluido, soffre di un difetto cronico dei piccoli aspirati: la coppia c’è ma è servita in alto, nella modalità GPL per avere spinta bisogna girare oltre quota 3.000, ma se non c’è fretta anche a regimi medio-bassi l’unità non è mai impacciata.

Alla guida, grazie alla gommatura standard della Titanium meno generosa che in passato 195/55 R15 in luogo delle 195/45 R16, è ora più morbida sulle sconnessioni e digerisce dossi e tombini come nulla fosse. Il rovescio della medaglia è che il telaio, adatto a potenze ben elevate (vedi prova Fiesta ST), è mortificato dalla taratura turistica di sospensioni. Un’auto quindi ideale per le passeggiate e i lunghi viaggi, che tra le curve si dimostra prevedibile e sicura, grazie all’ESP non disinseribile, ma meno divertente di un tempo.

Nel lunghi viaggi autostradali a 130 il motore gira a 3.500 giri e il confort è discreto, con una silenziosità nella norma. Manca forse una sesta marcia, e la quinta lunga non permette grandi riprese, nelle salite autostradali occorre scalare. Per fortuna il cambio ha innesti precisi e mai contrastati: veramente lodevole.

Prezzi e allestimenti: di qualsiasi colore (anche nero), purché si paghi

La concorrenza è serrata: ci sono le nuove francesi Peugeot 208, Renault Clio, Citroen C3, le italiane più attempate Punto e Ypsilon, le giapponesi innovative per vocazione Mazda 2, Nissan Micra, Suzuki Swift e Toyota Yaris e, le tedesche seriose ma di qualità Opel Corsa, Volkswagen Polo, le europee Seat Ibiza e Skoda Fabia, passando per le nuove coreane Hyundai i20 e Kia Rio e l’economica romena Dacia Sandero. Insomma un bel ventaglio di alternative, senza scomodare le premium del segmento, e quasi tutte hanno almeno un motore a gas.

Il prezzo? Beh le Ford non dovrebbero costare molto: si parte da 16.500€ per la versione 5porte GPL Titanium, che offre l’essenziale, aggiungiamo 600€ di metallizzato, 750€ di Titanium Pack (clima automatico, vetri elettrici posteriori e scuri), 500€ di Keyless Pack, 750 di Premium Sound e… sorpresa siamo a oltre quota diciannovemila. Meglio non farci prendere la mano dagli optional. La Fiesta non è tra le più economiche: solo un colore è gratuito e per gli altri si sborsano dai 300 ai 900€, ma se volgiamo una giusta dose di cavalleria è la meglio dotata tra le “gasate”.

Allora perché scegliere proprio la Ford? Beh il confort è sicuramente di livello, la qualità meno. La Ford si rivela molto sicura nel suo segmento (cinque stelle EuroNCap), una delle poche a offrire l’Active City Stop, cioè il dispositivo di frenata automatica cittadino attivo sotto i 30kmh che, grazie al radar, frena completamente il veicolo eliminando i classici tamponamenti.

Inoltre con 14km/l la Fiesta è tra le “gasate” più parche della sua categoria il che le permette di percorrere più di 450km con un pieno. Con 20euro si fanno più di 350km e al giorno d’oggi non ci sembra affatto poco.

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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