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Ford Fiesta 1.0 Ecoboost Powershift | Prova su strada

Tempo di lettura: 4 minuti

La Fiesta torna all’attacco nell’agguerrito segmento delle citycar con il pluripremiato 1.0 Ecoboost tre cilindri. Inoltre il recente restyling ha cambiato il look della piccola di casa Ford: i nuovi fari LED, la calandra più “importante”, il paraurti più bombato e il cofano più scolpito, donano dinamismo alla linea, leggasi Kinetic Design atto secondo. La vettura è stata anche la speciale protagonista del nostro #BacktoSchool, il corso di guida in pillole che scoprirete nelle prossime settimane.

La tecnologia non manca

A bordo la Fiesta si aggiorna del sistema multimediale SYNC, che è l’evoluzione del sistema vivavoce Bluetooth, che permette di effettuare chiamate, riprodurre musica e molto altro attraverso semplici comandi vocali, con le mani sempre sul volante. Si possono ascoltare gli SMS, integrare i dispositivi portatili a bordo e chiamare automaticamente i servizi di emergenza 112 (numero di emergenza Europeo) in caso di incidente, rivelando la posizione del veicolo bisognoso di assistenza. L’unico neo va alla dimensione del display da 5″: piccolo, dalla posizione lontana e senza di un’interfaccia touch. I numerosi e piccoli tasti, uniti alla logica di funzionamento perfettibile, distraggono i meno tecnologici. Poche le informazioni nel monocromatico schermo del cruscotto.

Non male, invece, il Ford MyKey, una grande innovazione che permette ai genitori di configurare alcuni parametri dell’auto, per incentivare uno stile di guida più rispettoso, quando si trovano costretti a lasciare l’auto ai figli.

Le plastiche di bordo invece non si distinguono per gli assemblaggi minuziosi, ma sono schiumate, almeno le superiori, ma i colori son poco sgargianti: i concorrenti osano di più, specialmente su auto destinate ai giovani. La seduta è invece ampiamente regolabile, così come il volante: trovare la posizione corretta è questione di attimi, anche se il sedile ci pare un po’ stretto e poco contenitivo e nei lunghi viaggi potrebbe stancare i più robusti.

Il bagagliaio con 290 litri è nella media della categoria, sufficiente per una fuga romantica e per il weekend con la famiglia, attenzione che reclinandolo si forma un fastidioso scalino di 13 cm, a meno di non optare per il fondo regolabile.

Alla guida: non smette di stupire il 1.0 Ecoboost

Già Engine of the Year nel 2012 e nel 2013, l’innovativo 1.0 Ecoboost 3 cilindri è stato premiato anche nel 2014 e 2015 come miglior motore, perché grazie alle sue tecnologie (turbocompressore, iniezione diretta, doppia fasatura variabile) raggiunge un perfetto equilibrio fra prestazioni, bassi consumi e minori emissioni.

I motivi della vittoria, secondo i giudici, son principalmente tre: costa 1.500 euro in meno del turbodiesel, fa risparmiare fino al 20% sull’assicurazione e percorre oltre 20 km/l, senza rinunciare al piacere di guida.

Leggero, con soli 97kg e silenzioso, solo nelle fasi di stacco frizione le vibrazioni son appena accennate, il “mille” turbo a tre cilindri, con basamento in ghisa e testata in lega leggera è a iniezione diretta di benzina e provvisto di doppio variatore di fase.

Ora noi 20km al litro non li abbiamo percorsi ma sicuramente il dato non scende mai sotto i 15km/l, anche in città. Quindi le percorrenze son ottime per un benzina, com’è ottima la coppia robusta e il tiro corposo da turbodiesel 170 Nm da 1400 a 4000 giri, anche se, dobbiamo ammettere, che il doppia frizione Powershift aiuta il propulsore inserendo sempre con il rapporto corretto.

Piace la prontezza di risposta dell’accoppiata cambio motore e l’erogazione lineare, ma sempre molto piena e anche l’allungo non è male. La sesta di riposo abbassa notevolmente i giri in autostrada, amplificando le prestazioni e l’efficienza.
La leggerezza della vettura contribuisce ad amplificare il quadro delle prestazioni: il pianale della Fiesta è stato sviluppato con Mazda ed è lo stesso della piccola 2 e si sa che i giapponesi non sopportano i chili superflui. Così la Ford fa segnare poco più di 1.100kg alla bilancia ovvero meno 100 rispetto alla precedente.

Confort e sicurezza, ma a discapito del divertimento

Alla guida, grazie alla gommatura meno generosa che in passato 195/55 R15 in luogo delle 195/45 R16, è ora più morbida sulle sconnessioni e digerisce dossi e tombini come nulla fosse. Il rovescio della medaglia è che il telaio, adatto a potenze ben elevate (vedi prova Fiesta ST), è mortificato dalla taratura turistica di sospensioni, dalla gommatura votata all’efficienza e dall’elettronica invasiva e che lascia poco spazio alla Guida con la G maiuscola.

Un’auto quindi ideale per le passeggiate e i lunghi viaggi, ma tra le curve si dimostra pacata, prevedibile e sicura, grazie all’ESP non disinseribile. Peccato perché il volante diretto e preciso, sembra fatto apposta per aggredire le curve, ma complice anche il rollio e un sottosterzo al limite, gli exploit sportivi finiscono in un attimo.

Nel lunghi viaggi autostradali a 130 il motore gira a 2.950 giri e il confort è buono, con una silenziosità inferiore alle attese. Il doppia frizione permette di sorpassare senza difficoltà, nelle salite autostradali, pessimi i comandi della modalità sequenziale, sul lato del pomello: sembra di manovrare lo splitter del cambio Fuller, sarebbe stato meglio inserire due paddle al volante. Per fortuna il cambio rapporto è discretamente veloce anche in kick down e in scalata.

La Fiesta si rivela molto sicura nel suo segmento (cinque stelle EuroNCap), una delle poche a offrire l’Active City Stop, cioè il dispositivo di frenata automatica cittadina attiva sotto i 30kmh che, grazie al radar, frena completamente il veicolo eliminando i classici tamponamenti e a richiesta la chiamata di emergenza. Dell’equipaggiamento standard fanno parte l’Esp e sette airbag.

Prezzi e allestimenti: l’alternativa al diesel

Il prezzo? Per la Fiesta White Edition si parte da 11.050€ in promozione, ma se si opta per il 1.0 Ecoboost Powershift e le 5porte, si passa a 14.800€, aggiungiamo Parking Distance Sensors, sensori di parcheggio posteriori, retrovisori ripiegabili elettricamente e ECOnetic, più alzacristalli elettrici posteriori, city safety, cruise control e sbrinatore elettrico parabrezza siamo a 15.500€. Per chi preferisce altre alimentazioni c’è sia il diesel che la Fiesta GPL, ma fate bene i vostri conti.

La concorrenza è serrata: ci sono le nuove francesi Peugeot 208Renault Clio, Citroen C3, le italiane più attempate Punto e Ypsilon, le giapponesi innovative per vocazione Mazda 2, Nissan Micra, Suzuki Swift e Toyota Yarise, le tedesche seriose ma di qualità Opel Corsa, Volkswagen Polo, le europee Seat Ibiza e Skoda Fabia, passando per le nuove coreane Hyundai i20 e Kia Rio e l’economica romena Dacia Sandero. Insomma un bel ventaglio di alternative e molte hanno una pari motorizzazione a tre cilindri.

La Fiesta rimane nella media dei prezzi, ma l’auto è dotata di un buon propulsore e del plus dell’automatico: con 170Nm è la meglio dotata tra le avversarie, inoltre il confort è sicuramente di livello ed è tra le turbo benzina più parche della sua categoria.

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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