Le piccole monovolume si stanno diffondendo a macchia d’olio: più spaziose delle citycar da cui condividono il pianale, sfruttano l’altezza in modo ottimale, così, a fronte di una lunghezza fuoritutto paragonabile alla gemella compatta, hanno un maggiore spazio interno e una versatilità senza precedenti.
Anche la B-Max, derivando dalla Fiesta (qui la prova) e sostituendo la precedente Fusion, ha queste caratteristiche e rischia di perdersi nell’affollato segmento delle auto da famiglia, se non fosse per una soluzione originale, che viene ben ripresa dallo spot pubblicitario Ford del tuffatore olimpionico: l’apertura delle portiere innovativa.
La vettura in prova: poco più lunga della Fiesta, ma molto più spaziosa
La carrozzeria è lunga 4,077 metri, +12mm sulla Fiesta, larga 1,751 metri (+29) e alta 1,604 metri (dodici centimetri in più), ma la differenza di spazio interno è notevole, nonostante il passo gemello di 2.489 metri, visto il pianale comune. Solo il peso è ben superiore visto che il sistema di rotaie e doppie serrature non contribuisce certo a “snellire” la massa della piccola monovolume, che alla bilancia fa segnare 1310kg, ovvero 210 in più della piccola.
Gli interni presentano una plancia ampia dalle forme arrotondate (simile a quella del modello Fiesta) con sistema multimediale nella parte centrale e strumentazione con quadranti a “binocolo” e sistema multimediale SYNC, criticabile per l’elevato numero di tasti e lo schermo piccolo. Debutta invece l’evoluto SYNC a comandi vocali con funzione “Emergency Assistance”, che chiama il numero di emergenza europeo 112 attraverso il Bluetooth del telefono.
Alla guida: spinta e consumi adeguati
La B-Max, nonostante il peso non proprio piuma è spinta dall’EcoBoost, Engine of the Year 2012-2013, ovvero il tre cilindri mille a iniezione diretta, doppio variatore di fase e turbo. I risultati sono di rilievo, con “soli” 100cv (fino a 125 su altri modelli) e 170Nm (200) a 1.400 giri al minuto la spinta non manca mai, anche a veicolo carico.
Nonostante la cilindrata ridotta però non si ha mai l’impressione di un motore sottodimensionato e le cinque marce sono adeguate e ben rapportate, la sesta avrebbe aiutato in autostrada, abbassando il regime a 130 orari. Il timbro del propulsore è avvertibile solo in piena accelerazione, quando il sound tradisce l’assenza del quarto cilidro. A gas costante invece il confort è buono, meno alle alte velocità complici i fruscii tipici delle vetture con ampia superficie frontale. Con 48 litri di benzina l’autonomia è buona e considerando un consumo autostradale di circa 13 km/l, più di 600km con il pieno sono percorribili.
Le sospensioni non troppo “frenate” e la spalla alta delle gomme sono perfette in ottica confort, le asperità vengono assorbite bene, forzando il ritmo la B-Max da poche soddisfazioni, ma sempre di auto per la famiglia stiamo parlando.
Sicurezza passiva e attiva “di livello”
Infatti la sicurezza non viene mai meno e, grazie alla logica dell’ESP e alla taratura dell’assetto, un vistoso sottosterzo ci avvisa che stiamo esagerando nella guida. Numerosi poi i dispositivi per la sicurezza, come il radar dell’Active City Stop che controlla fino a 100 volte al secondo la strada e attiva I freni, sotto I 30km/h, se il conducente è distratto. Poi è presente anche il MyKey e la chiamata dei soccorso già visti con la Fiesta. Non ultimo l’Easy Fuel: il bocchettone che oltre a evitare l’introduzione del carburante sbagliato permette di non sporcarsi le mani durante il rifornimento.
Prezzi e concorrenti: non proprio regalata
La B-Max non si trova a buon prezzo: si parte dai 19.000€ del 1.0 100Cv Titanium, ma la versione presente in questo test “stacca” i 24.400€. Con 900 euro di metallizzato, 500 di pelle, 750 l’Easy drive Pack, 500 il Premium City Pack, 750 il Titanium Pack, 500 per il Winter Pack, 250 divStart and Stop, 750 il tetto panoramico, 500 per il navigatore con SYNC.
La politica Ford è di dotare gli allestimenti del minimo indispensabile e di fare pagare la maggior parte di accessori attraverso l’acquisto di optional singoli o di pack. Tra le avversarie troviamo le francesi Citroen C3 Picasso, Renault Captur e Peugeot 2008, l’italiana Fiat 500L, le coreane Hyundai iX20 e Kia Venga, le giapponesi Nissan Note, Toyota Verso S e Subaru Trezia e la tedesca Skoda Roomster e Opel Meriva che è più lunga di qualche centimetro, ma condivide la soluzione delle porte innovative.
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