I fondi degli incentivi statali sono già praticamente esauriti. Un segnale positivo che indica quanto sia stata importante la misura per evitare il tracollo delle vendite di automobili e così la stagnazione di un mercato sempre più messo alle strette tra pandemia e crisi dei semiconduttori. Arrivano, dunque, altri 76 milioni di incentivi statali, la gran parte investiti su auto “elettrificate”.
Un ulteriore buona notizia è che i fondi saranno disponibili fin da subito, già dal 23 aprile, così da scongiurare l’affossamento delle vendite nella fascia 61-135 g/km di CO2, i cui fondi, per l’appunto, sono i primi a essersi esauriti.
I fondi arrivano da “una riprogrammazione di risorse residue già stanziate per l’anno 2020 nei decreti Rilancio e Agosto, nonché nel fondo Ecobonus”, cosi ha dichiarato il MISE.
Nello specifico i nuovi incentivi statali saranno così ripartiti:
Verrà successivamente attivato il fondo decreto Rilancio Residuo 2020 M1 per la fascia di emissione 0-135 g/km, con un importo pari a circa 5 milioni di euro. La distribuzione delle risorse evidenzia la volontà del governo di incentivare l’acquisto di vetture particolarmente ecologiche finanziando meno le classiche motorizzazioni endotermiche.
“La nuova iniziativa dell’onorevole Benamati per sostenere il settore dell’auto fortemente penalizzato dalla pandemia coglie ancora una volta con grande realismo e competenza le esigenze del settore dell’auto che è impegnato nell’avvio della transizione verso l’elettrico”. Questo il commento di Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, sui nuovi incentivi statali per le auto a basse emissioni.
Per ulteriori informazioni sugli incentivi statali rimandiamo al nostro articolo di approfondimento.
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