Si è appena conclusa la nostra esperienza a bordo della nuova Seat Leon Cupra che ci ha portato da Torino a Martorell passando per città e posti che voi stessi ci avete suggerito durante i mesi passati tramite i nostri social network. Il nostro viaggio virtuale con voi è partito a metà giugno quando la maggioranza di voi ha scelto l’hashtag #FollowLeon che ci ha accompagnato fino all’ultimo giorno di viaggio.
Per chi non ci avesse seguito live o per chi volesse rivivere con noi i momenti e le tappe più significative del nostro lungo itinerario, abbiamo preparato questo articolo riassuntivo in modo che sia agevole poter ripercorrere le oltre due settimane di viaggio.
La nostra compagna di viaggio: nuova Seat Leon Cupra
Per il nostro viaggio abbiamo scelto il modello più pepato della gamma Seat. La nuova Leon Cupra, l’auto che è stata capace di segnare un buonissimo 7’58”4 per completare un giro nell’inferno verde del Nurburgring.
La nostra Cupra era equipaggiata con il 2.0 TSI da 280CV abbinato ad un cambio doppia frizione DSG a sei marce. Se per la descrizione generle degli interni e del design esterno dell’auto preferiamo rimandarvi all’articolo più dettagliato di presentazione dell’auto (link), vogliamo soffermarci in questo paragrafo sui dettagli che caratterizzavano la nostra vettura. L’auto che abbiamo utilizzato era di colore nero metallizzato e oltre ai cerchi da 19” titanium “machined”, le pinze rosse, le luci full led anteriori e posteriori era equipaggiata con i seguenti optional: Antifurto volumetrico, Airbag Laterali, Adaptive Cruise Contro con regolazione adattiva della velocita, Winter Pack, Driving Assistance pack (che si è dimostrato utile nei lunghi tratti autostradali che abbiamo percorso mantendendo l’auto in corsia), il DAB, i sedili sportivi e il Safety Pack. La Seat Leon Cupra parte da un prezzo di 32.200 euro, la nostra nello specifico configurata come descritto arriva ad un prezzo di 38.070 euro.
In viaggio da Torino a Barcellona
Le strade, le città e le tappe le avete scelte voi lettori. Ci avete permesso di scoprire curiosità e strade suggestive, noi abbiamo provato a farvi salire a bordo con noi durante il viaggio live che abbiamo raccontato sia attraverso la cartina collegata al GPS della vettura che tramite un’apposita pagina in grado di raccogliere tutti i post più significativi pubblicati tramite i nostri social.
Così dopo essere partiti da Torino, città in cui ha sede la nostra redazione, siamo giunti a Vernante, un piccolo comune Piemontese molto pittoresco e conosciuto anche per essere il Paese di Pinocchio. Infatti sulle pareti delle case di Vernante sono dipinte scene della storia di Pinocchio. Questo perché il disegnatore Attilio Mussino, che è stato uno dei massimi interpreti del Pinocchio di Collodi, è vissuto a Vernante con la sua seconda moglie Margherita Martini. Ed è in questo paesino tranquillo che si è dedicato al disegno.
Superato il col di Tenda, abbiamo iniziato il tratto di strada più divertente (qui potete vedere il percorso fatto nel dettaglio: link), passando per Sospel e il Col du Braus abbiamo liberato i 280CV della nostra Leon Cupra e ci siamo trovati in un batter d’occhio a Montecarlo nel Principato di Monaco in cui è terminata la nostra prima tappa.
Il giorno seguente siamo partiti alla volta di Aix en Provence, una cittadina a Sud della Francia, un centro studentesco importante, essendo la sede delle facoltà di legge e di lettere dell’università di Provenza. La Città è carina, ma noi non possiamo fermarci perché ad Uzes ci attende il Museo della Haribo, la nota azienda produttrice di caramelle gommose, situato a pochi km di distanza da Montpellier, città in cui termina la nostra seconda tappa.
Il Museo Haribo (scelto come sosta da voi) è un piacevole sito in cui trascorrere qualche ora e tornare bambini, sono esposte tutte le caramelle in produzione ed è possibile vedere anche alcune fasi di impacchettamento delle stesse. Golosi come siamo non abbiamo resistito nel fare un salto allo shop del museo, caricando nella nostra Leon Cupra una scatola di prelibatezze gommose. Il tutto ci ha fatto sentire un po’ come nel film di “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato”.
Nel nostro ultimo giorno di viaggio, da Montpellier a Barcellona ci siamo fermati a Figueres: luogo di nascita e di morte dell’artista poliedrico Dalí. La città ospita il famoso e suggestivo Museo Dalí, costruito nell’antico teatro dove l’artista fece la sua prima esposizione e che contiene, tra le altre opere, la tomba che lo stesso artista progettò per sé. L’edificio anche se visto solo dall’esterno merita la sosta in questa piccola città Spagnola.
Infine siamo giunti a Barcellona, città in cui abbiamo trascorso alcuni giorni e di cui nei prossimi giorni vi sveleremo segreti e dettagli. Abbiamo seguito molti dei vostri consigli ed abbiamo scoperto posti e luoghi imperdibili. Nei prossimi giorni pubblicheremo un articolo dedicato esclusivamente alla Città spagnola con un focus dedicato a come vivere Barcellona in auto.
La visita allo stabilimento di Martorell
Come tappa finale del nostro viaggio, abbiamo scelto lo stabilimento di produzione della Seat Leon Cupra, situato a Martorell a pochi km di distanza da Barcellona. Lo stabilimento, che ha da poco compiuto 20 anni, (festeggiati nel 2013 ndr.) conta sul lavoro di oltre 11.500 persone con un indotto di 46.000 lavoratori e rappresenta uno dei punti più importanti per l’industria spagnola e per il gruppo Volkswagen di cui Seat fa parte. La sua estensione è una superficie di tre milioni di metri quadrati, l’equivalente di 400 campi da calcio.
Oltre alla Leon Cupra attualmente a Martorell vengono fabbricate tutte e tre le versioni della Ibiza, sia a tre che cinque porte e versione ST, la nuova Leon appunto, l’intera gamma Altea con XL e Freetrack) ed Exeo (sia berlina che familiare), oltre alla Audi Q3 (la prima vettura premium ad essere prodotta in Spagna). A Martorell, tra l’altro, il gruppo Volkswagen ha prodotto anche Polo e Caddy mentre dal 2011, sempre da qui esce il Suv Audi Q3.
Progettato per l’attuazione immediata di una produzione “just in time”, il ciclo logistico nell’impianto è stato completato grazie alla costruzione di due linee interne su binari: una per la ricezione delle merci e l’altra per il trasporto delle vetture finite, che insieme consentono di ridurre le emissioni di CO2 di 2.600 tonnellate, equivalenti a 57.000 viaggi su camion all’anno.
Abbiamo iniziato la nostra visita dal primo padiglione in cui le parti metalliche della carrozzeria dopo essere state modellate dalle presse vengono assemblate. Un’operazione svolta interamente da robot, che nell’intero sito sono 2.883.
Se i robot fanno il “lavoro duro”, agli operari nei padiglioni successivi al primo che abbiamo visitato è riservato principalmente il ruolo di controllo di qualità e assemblaggio delle componenti. L’intera linea è progettata in modo tale che ogni operario riceva automaticamente il pezzo giusto da installare sulla vettura che passa davanti a lui nella catena, sia questa una Leon, un’Ibiza o Altea. Dalla produzione iniziale alla spedizione finale ogni vettura percorre 12 km.
Nel nostro tour all’interno della fabbrica abbiamo apprezzato la modernità del processo produttivo abbinato ad un elevato grado di pulizia e luminosità del sito, condizioni che permettono sicuramente agli operari che ci lavorano dei buoni standard lavorativi.
In oltre l’impianto Seat di Martorell è uno dei più eco-sotenibili e responsabili nei confronti dell’ambiente. Con i 53.000 pannelli solari installati sui tetti degli edifici e sulle strutture per il deposito delle vetture (progetto SEAT al Sol), si sono raggiunti oltre 276.000 m² di superficie ricoperta, l’equivalente a 40 campi da calcio: in questo modo, l’installazione fotovoltaica sui tetti dello stabilimento della SEAT è la più grande dell’industria automobilistica mondiale. La realizzazione del progetto SEAT al Sol, iniziato a metà del 2010, ha richiesto un investimento complessivo di 35 milioni di Euro.
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