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Finali Mondiali al Mugello: batte forte il cuore rosso

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Oltre 40.000 persone hanno preso parte in veste di pubblico alle Finali Mondiali Ferrari 2017, approfittando della temperatura mite offerta dal sempre affascinante circuito del Mugello e desiderosi di vedere con i proprio occhi, il passato e il presente della Casa di Maranello scendere in pista.

Non poteva essere altrimenti nell’anno del settantesimo anniversario del cavallino, infatti nel paddock è stata ricreata una zona apposita dove poter ammirare le auto che hanno fatto la storia, quella vera; non solo F.1 ma soprattutto tante vetture GT vittoriose nel passato fino ad arrivare alle performanti 488 GT3 e GTE, attualmente in testa nelle classifiche piloti e costruttori nel WEC 2017.

Alla giornata conclusiva dell’evento non ha voluto mancare il Presidente Sergio Marchionne che ha salutato i clienti e premiato il vincitore del Trofeo Pirelli, Fabio Leimer, prima di concedersi una sana passeggiata tra i “suoi” bolidi in pitlane per salutare i clienti e il pubblico sugli spalti oltre a posare con piloti e management per le foto di rito.

La giornata di domenica, celebrazioni a parte, ha visto ancora la competizione entrare nel vivo con le ultime gare del Challenge 2017, quelle che hanno assegnato i titoli mondiali delle quattro classi e delle due divisioni Gentlemen Cup e Ladies’ Cup. Ciliegina sulla torta della 458 Challenge EVO è stata la conquista del suo ultimo titolo da parte dello statunitense Joseph Rubbo.

Numerose le esibizioni delle F1 Clienti e dei programmi XX, a contorno delle quali è stata presentata la nuova FXX-K EVO, l’evoluzione della vettura presentata alle Finali Mondiali del 2014 caratterizzata da oltre 1050 cavalli e dotata della tecnologia ibrida derivante dall’esperienza nel Mondiale di Formula 1 e nelle competizioni GT ai massimi livelli. Tornando alla pista, il momento clou è stata l’esibizione poco dopo l’ora di pranzo delle F60 pilotate da Giancarlo Fisichella, Andrea Bertolini e Davide Rigon, seguita poi da diversi giri condotti dalle 488 GTE protagoniste nel World Endurance Championship. A completare una parata unica nel suo genere, composto da 70 auto, sono poi state le vetture di F1 Clienti, quelle dei Programmi XX e alcune GT da competizione tra le più gloriose.

Davanti a tutte, meritatamente, si è invece posizionata la prima Ferrari costruita nel 1947, la 125 S, mentre dal cielo planavano simbolicamente i Carabinieri della Sezione Paracadutismo Sportivo che sono atterrati in pista con la bandiera tricolore e il Cavallino Rampante in giallo, simbolo della Casa di Maranello.

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Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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