La nuova Fiat Tipo Hybrid è stata la grande novità del 2022 della Casa torinese parallelamente al lancio della 500X con lo stesso motore elettrificato. Nella nostra prova su strada abbiamo unito quella che è stata la novità d’allestimento lanciata parallelamente alla 500 elettrica, cioè la versione Cross della media torinese, con quella che è stata l’altrettanto grande novità del 2022 Fiat, il 1.5 elettrificato che, nel frattempo, si è fatto spazio sotto i cofani delle varie Jeep Renegade/Compass e Alfa Romeo Tonale
L’abbiamo testata in anteprima, per un veloce primo contatto, nel maggio scorso. Scoprimmo così pro e contro del nuovo motore ibrido che in tanti hanno definito come un “middle hybrid“, ossia un motore ibrido a 48 Volt ma capace in particolari condizioni di comportarsi quasi come un full hybrid. Già nel corso dell’estate 2022 abbiamo poi provato in uno dei nostri long test la 500X Hybrid, che condivide la stessa motorizzazione, rimanendo sorpresi della nuova guidabilità del crossover torinese prodotto a Melfi.
Disponibile sia con carrozzeria hatchback sia station wagon, che è poi la grande differenza che la separa rispetto a 500X, Fiat Tipo Hybrid 2023 conta su quattro allestimenti tra cui la Cross da noi provata si differenzia essenzialmente su un kit estetico dedicato che prevede protezioni per il sottoscocca e minigonne in coordinato così come su sospensioni riviste che alzano la vettura di ulteriori 4 centimetri dal terreno, nonostante non sia mai stata presa in considerazione una versione 4×4 capace di sfidare veramente i terreni più impervi.
Disponibile solo con il cambio automatico DCT7, vediamo come va la Fiat Tipo Hybrid 2023, le sue dimensioni e il suo prezzo.
Veniamo subito alle dimensioni Fiat Tipo Hybrid 2023, diverse nella versione Cross rispetto agli altri allestimenti. Nello specifico:
La grande differenza nelle dimensioni della Fiat Tipo Hybrid sta, per l’appunto, nell’altezza. Grazie all’escursione concessa dall’assetto dedicato, infatti, questo è il dato che differenzia la Tipo Cross dalle altre “Tipo”. C’è anche una differenza, ma non scopriamo nulla di nuovo, nella lunghezza diversa della Tipo Station Wagon (4,57 metri) cui corrispondono 110 litri in più nel bagagliaio, ben sfruttabile con entrambe le carrozzeria. La Tipo Hybrid da noi provata conta su 440 litri nella versione due volumi, peccato per la soglia un po’ alta e per il gradino che si crea abbassando i sedili 60:40. Solo sulla Cross è poi presente il bracciolo, che funge da solo appoggio per le braccia di chi siede dietro ma non apre l’eventuale botola che sarebbe stata utile per il caricamento di un paio di sci.
Concentrandoci sull’aspetto estetico più che sulle dimensioni della Tipo Hybrid 2023, la media torinese introduce novità dedicate all’allestimento Cross che andiamo a spiegarvi nella sezione dedicata al prezzo, a fondo dell’articolo. Nello specifico la Tipo Cross aggiunge contenuti extra rispetto alla Tipo RED, che di suo propone badge dedicati (li trovate sul montante centrale) e cerchi in lega diamantati da 17″. Curiosità legata al badge Hybrid sul portellone posteriore: se lo confrontate con quello di Fiat 500 e Fiat Panda, che montano un ibrido non in grado di muovere le ruote bensì solo di fungere da supporto al motore termico, noterete una tonalità di verde più carica.
Sicuramente è in vista laterale che si apprezza il miglior profilo, letteralmente, della Fiat Tipo Hybrid Cross. Si nota l’altezza da terra maggiore coadiuvata dalle varie protezioni che la rendono una versione a metà tra la classica berlina e il crossover che tanto di moda sta andando in questo periodo storico. Sul frontale hanno convinto e convincono i nuovi full LED, arrivati un po’ in ritardo rispetto alla concorrenza diretta, che guadagnano anche le luci abbaglianti adattive solo sulla versione Cross. Piace la luce diurna a LED che si converte in indicatore di direzione mentre, sperimentati giustamente nelle ore serali, le luci abbaglianti non sono così reattive allo spegnimento quando incontrano un’altra vettura, sia frontalmente sia in arrivo sulla carreggiata opposta, ma offrono un buono raggio di luce che aumenta il senso di sicurezza di questa berlina per famiglie. Dietro, invece, il tergi-lunotto è piccolo e anche attivando la pulizia più profonda tramite getto di sapone rimane pulita sempre una piccola porzione dello stesso. La telecamera posteriore aiuta ma, anche in questo caso, lo sporco non perdona. Prima di mettersi in viaggio, meglio ripassare con un panno per avere sempre la migliore visibilità.
Dentro non mi fa impazzire, anzi, la qualità delle plastiche scelte per adornare i pannelli porta, le prime con cui si viene a contatto quando si entra in abitacolo non prima di aver cliccato il pulsante di apertura sulla chiave visto che l’ingresso non è Keyless. A fare da contraltare c’è la buona qualità percepita nella disposizione dell’interessante Radio UConnect 5 con schermo touch da 10,25″, facilmente e velocemente configurabile con Apple CarPlay e Android Auto di tipo wirelesss, mentre il cluster del quadro strumenti è digitale, a metà…nel senso che contagiri e tachimetro sono ancora in parte analogici. Ho trovato un po’ troppo plasticosi anche i comandi sul volante, almeno quelli dedicati al Cruise Control adattivo che è di serie sulla Tipo Cross. Molto bene, ogni volta è una conferma, i tasti dietro alla razze: a destra si regola muto e volume, a sinistra si cambia la fonte audio (FM, AM, DAB ed eventuale mirroring/bluetooth oltre alle canzoni o alle stazioni radio).
Essendo sostanzialmente una Tipo RED, quindi attenta alle tematiche sociali/ambientali, dalla 500 elettrica derivano anche i sedili in Seaqual Yarn, un materiale ottenuto dal riciclo delle plastiche purtroppo fonte di grande inquinamento dei nostri mari. C’è in aggiunta la regolazione lombare che rilassa sulle distanze ma niente regolazione elettrica di sedile e schienale, si fa ancora tutto a mano, giusto per far capire che la Tipo rimane una generalista che bada al sodo nonostante l’arrivo dell’ibrido più evoluto.
Tornando allo schermo centrale, un sistema che trovo molto indovinato e facile da maneggiare nelle sue tante funzionalità, mi sento di criticare un piccolo aspetto che riguarda il mirroring: a differenza di altri sistemi, rimangono comunque le icone del sistema “classico” dove CarPlay o Android Auto rappresentano una delle alternative. Esteticamente non il massimo ma è anche vero che con un tocco si richiamano le funzioni principali, tra cui è molto interessante vedere come lavora il sistema ibrido. Proprio così si impara a sfruttare il massimo questa tecnologia e a migliorare lo stile di guida, anche questo oggetto della nostra prova. Per quanto riguarda l’abitabilità, forse il poggiagomiti centrale risulta un po’ d’intralcio nell’azionamento della leva del cambio per i più alti; sulla seconda fila nulla da recriminare, forse si poteva aggiungere una presa USB in più. Sia chiaro, niente USB di tipo C ma solo A. Per i più moderni smartphone può servire un adattatore anche se c’è, solo su Cross, la piastra di ricarica wireless.
Lo abbiamo già incontrato sul crossover di Casa Fiat e lo ritroviamo qui, sotto il cofano della media che rappresenta ancora una valida alternativa per spendere il giusto nel segmento C. Niente spina, niente ricarica, il motore ibrido fa tutto da solo e alza l’asticella rispetto ai tanti mild hybrid che hanno ormai fatto breccia anche nei segmenti minori, dove Panda e 500 continuano a essere leader di classifica con le motorizzazioni Firefly introdotte a inizio 2020. Qui siamo di fronte a un 1.5, quattro cilindri, capace di erogare fino a 130 CV e 240 Nm di coppia. Fin qui tutto bene, ma è letteralmente al suo fianco il motore elettrico, o e-motor, da 15 kW alimentato dalla rete di bordo a 48 Volt, il tutto combinato al cambio automatico doppia frizione a 7 velocità.
Così come avviene su 500X Hybrid, l’e-Motor supporta l’avvio della vettura e le manovre a bassa velocità, così come interviene in rilascio e nelle cosiddette fasi di veleggio della vettura. La grande differenza con altri mild hybrid, da qui la definizione di “middle hybrid”, è la capacità di muovere le ruote, e in quel momento i consumi ne beneficiano. Già, i consumi. Non si può dire che gli effetti siano quelli di un full hybrid, tipico di tante auto giapponesi, dove si viaggia davvero in elettrico specialmente in città. Il massimo questo motore made in Stellantis lo concede a velocità costante, entro i 90 km/h, dove si ottengono medie promettenti vicine ai 20 km/l.
Molto diverso il discorso in città, dove purtroppo l’elettrico si sente relativamente poco nonostante le velocità siano sempre piuttosto ridotte. Bisogna essere bravi, e soprattutto imparare, a parzializzare il gas così da sfruttare al massimo il recupero energetico e tenere sempre piuttosto alta la percentuale di batteria, visibile comodamente e in ogni istante dal quadro strumenti. Se parliamo di consumi reali della Fiat Tipo Hybrid, la Casa torinese è fin troppo ottimistica nel dire, come recita il comunicato stampa, che la Tipo Hybrid consuma meno di un Diesel nel ciclo urbano, visto che il maggior beneficio lo si riscontra fondamentalmente fuori città rispettando ovviamente i limiti. Il dichiarato è di 19,6 km/l (5,1 l/100 km) ma nel nostro test abbiamo fatto fatica ad avvicinarci ai 15 km/l (6,6 l/100 km), già meglio di quanto ottenuto con la 500X Hybrid proprio grazie alla pregressa esperienza maturata sul crossover.
Lato prestazioni, in ogni caso, si apprezza nuovamente una buona resa del 1.5 ora elettrificato che accellera da 0 a 100 km/h in 9 secondi, che diventano poco più di 10 se non si ha il supporto del piccolo motore elettrico con la sua coppia istantanea. Bene il fatto che, indipendente dalla guida, l’e-Motor aiuta il termico a raggiungere prima la massima efficienza, soffrendo meno l’avviamento a freddo che è sempre penalizzante sui consumi reali della vettura fuori dalle dichiarazioni dei ciclo combinato WLTP sul quale andrebbe affrontato un discorso a parte. Difficile dire se sul lungo periodo i consumi reali della Tipo Hybrid si sarebbero abbassati, certo è che in una media tra città, autostrada ed extraurbano sarà comunque difficile avvicinarsi ai 19 con un litro promessi in fase di omologazione. Rimane comunque molto gradevole poter parcheggiare e muoversi in coda in silenzio, una sensazione strana da vivere su una Fiat che si è affacciata all’elettrico con relativo ritardo, ma è sempre ottimale essere molto molto gentili con il gas.
Con questa nuova motorizzazione Tipo diventa così a tutti gli effetti ibrida e può diventare l’unica scelta per chi vuole una media dalle buone prestazioni, almeno calcolando il rapporto qualità/prezzo, con cambio automatico. Un cambio, giusto notarlo, che non spicca per vivacità ma porta a casa il compitino nella guida di tutti i giorni. Assetto ok, senza strafare, anche se mi sarei aspettato una migliore direzionalità dello sterzo.
Lato sicurezza, infine, l’ultimo aggiornamento che ha portato con sé anche la nuova Tipo Cross ha portato la media torinese a misurarsi direttamente con la concorrenza sotto questo importante punto di vista. Ci sono l’Attention Assist, utile a rilevare i primi segni di stanchezza del guidatore, c’è la frenata automatica d’emergenza settabile dallo schermo centrale così come tutti gli altri parametri e c’è il Cruise Control adattivo, regolabile comodamente dal volante, che purtroppo si disattiva sotto i 30 km/h non permettendo la guida Stop&Go che un cambio automatico presupporrebbe. Una volta attivato, invece, il Lane Control va a influire sul comportamento dello sterzo e bisogna prenderci la mano per non farsi facilmente innervosire. L’input che si ha sulla corona serve solo a salvaguardare un possibile impatto, ma non c’è vibrazione quanto una reale correzione della traiettoria.
Nella gamma della nuova Fiat Tipo, i cui listini sono stati aggiornati un’ultima volta nel mese di ottobre 2022, la media della Casa torinese si divide tra le motorizzazioni benzina, Diesel e ibride. In quest’ultimo caso il prezzo della Fiat Tipo Hybrid 2022 parte da un minimo di 26.800 euro chiavi in mano per l’allestimento base, fino a un massimo di 31.400 euro per la Tipo Cross che, come abbiamo visto, porta qualche differenza a livello estetico e di assetto. Per completezza, la cifra più bassa da spendere per chi vuole una Fiat Tipo 2023 è 21.500 euro (1.0 T3 100 CV manuale) e di 25.000 euro se la volete Diesel (1.6 Multijet 130 CV manuale). La differenza tra berlina e station wagon, confermando le stesse motorizzazioni, è nell’ordine dei 1.500 euro a parità di motore.
A livello di allestimenti, con un prezzo della Fiat Tipo Hybrid a partire da 26.800 euro la media torinese offre di serie cerchi Style in lega da 16″, Radio Uconnect Tablet 7″, Apple CarPlay/Android Auto, Cruise Control, clima automatico, 6 airbag, Lane Control, Intelligent Speed Assist e Traffic Sign, Attention Assist, luci diurne LED, quadro strumenti da 3,5″, comandi radio al volante.
La versione da noi provata, una RED Cross, offre cerchi in lega da 17″ diamantati e catenabili, finiture esterne in cromo satinato (skid plate, minigonne laterali, maniglie porte, inserti griglia inferiore e cornice fendinebbia), calotte specchi rosse, badge RED, sedili in Seaqual Yarn con finiture rosse, sovratappeti, fendinebbia, retrocamera, frenata automatica d’emergenza (AEB), Adaptive Cruise Control, vetri posteriori oscurati, sensori pioggia e crepuscolare, Full LED. La Cross aggiunge, per 200 euro in più rispetto alla RED (31.200 euro > 31.400 euro), calotte specchi in tinta carrozzeria, Blind Spot Assist, fari abbaglianti adattivi, regolazione lombare su sedile guida, sedile passeggero regolabile in altezza, bracciolo posteriore, specchietto elettrocromico e ricarica wireless per smartphone.
La Fiat Tipo Hybrid Cross nasce senza grosse possibilità di optional, mentre sulla RED si possono aggiungere il Pack Comfort per 450 euro e il Pack Tech per 500 euro. Il primo aggiunge, tra le altre cose, la ricarica wireless e la presa USB (tipo A) posteriore, il secondo i fari abbaglianti adattivi, il Blind Spot (monitoraggio angolo cieco) e lo specchietto elettrocromico.
Concludendo con le vernici nel listino prezzi della Fiat Tipo 2023, tolta la Rosso Passione della vettura in prova (costa 700 euro) le altre tinte proposte allo stesso prezzo sono la pastello Bianco Gelato e le metallizzate Nero Cinema, Grigio Colosseo, Blu Oceano e Verde Foresta. La Arancio Paprika è l’unica vernice senza sovrapprezzo ma non è disponibile per Tipo Garmin e Tipo RED. Per la prima è di serie la Nero Cinema, per la seconda il Bianco Gelato.
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