Nella giornata di oggi, all’interno dello Stabilimento Stellantis “Giambattista Vico” di Pomigliano d’Arco, FIAT ha presentato l’ultima iterazione della mitica FIAT Panda, l’inedita FIAT Pandina. Non si tratta, però, di una vera e propria sostituzione: la Panda “italiana”, infatti, rimane invariata a livello meccanico ed esteriore. La nuova FIAT Pandina è infatti un allestimento speciale, non in tiratura limitata, che va ad aggiungere tutti quei sistemi tecnologici e di sicurezza che le permetterà di arrivare almeno fino al 2027.
Il futuro della Panda, infatti, era a rischio per le sempre più stringenti regole europee, che richiedono tassativamente un numero sempre maggiore di sistemi di sicurezza attiva, e con lui quello della fabbrica di Pomigliano d’Arco. Lo stabilimento napoletano, nato nel 1938 e rivisto totalmente nel 1972 con la fondazione dell’Alfasud, oltre a Panda produce anche i SUV Alfa Romeo Tonale e Dodge Hornet, ma è indubbio che l’impatto della piccola utilitaria sia fondamentale per il futuro dello stabilimento.
Durante la presentazione della nuova Pandina, l’Amministratore Delegato del brand FIAT, Olivier Francois, ha colto l’occasione per due, importanti annunci. Grazie a questa iniezione di tecnologia, FIAT ha investito sulla Panda per proseguirne la produzione almeno fino al 2027, allungando di un anno rispetto al previsto, la vita di Panda e permettendole di essere molto più competitiva. Il secondo annuncio è ancora più interessante: con il lancio della Pandina, FIAT ha deciso di aumentare del 20% la produzione di Panda a Pomigliano, superando le 800 unità giornaliere prodotte.
La mitica Panda è uno dei modelli di maggior successo della storia della FIAT. Presentata esattamente 44 anni fa, il 29 febbraio del 1980, la prima Panda si posizionò nel mercato delle superutilitarie di nuova generazioni, automobili semplici ed economiche, ma pratiche e versatili nella vita di tutti i giorni. Dopo la prima generazione, la Panda 141, nel 2003 FIAT lanciò la seconda generazione della Panda, che dopo 23 anni di carriera cambiava totalmente la ricetta originale, aggiungendo dotazioni migliori, più praticità e meno spartanità. La Panda di seconda generazione, la 169, venne prodotta all’esterno, nello stabilimento polacco FIAT di Tychy, qualcosa che, con la terza generazione, è stato corretto.
Per la terza generazione, l’attuale FIAT Panda 319, è “tornata a casa”, diventando il primo modello FIAT di grande serie ad essere prodotto a Pomigliano d’Arco. Nello stabilimento napoletano è storica la produzione di modelli Alfa Romeo, dalle inaugurali Renault 4 Alfa Romeo a modelli iconici come l’Alfasud, la 33 e le berline 156 e 159, per citarne alcune. Con l’arrivo della Panda, Pomigliano è tornata ai tempi di Alfasud e 33, modelli di grande produzione dagli enormi volumi di vendita.
Del resto, la Panda è fin dal lancio nel 2012 l’automobile più venduta in Italia, nonché la vettura di Segmento A più gettonata in Europa. Questo enorme successo ne ha decretato numeri eccellenti: secondo quanto rivelatoci dal personale di Pomigliano d’Arco, infatti, dal 2012 ad oggi sono state prodotte 1.961.000 Panda, arrivando sempre più vicini al traguardo dei due milioni di unità.
Il successo della Panda “fatta in Italia” è dovuto anche al livello di tecnologia e benessere degli operati, che ha visto Pomigliano essere la prima fabbrica 4.0 del Gruppo FIAT, diventato poi nel 2014 FCA. Le innovazioni a livello di produzione, gestione delle risorse e aiuti alla produzione sono poi state introdotte sulle altre fabbriche del Gruppo, da Melfi ad Atessa, e hanno consentito a Pomigliano d’Arco di aggiudicarsi l’oro ai World Class Manufacturing del 2013. Complice la produzione nel sito campano dei SUV Alfa Romeo Tonale e Dodge Hornet, FIAT ha deciso di investire in Pomigliano, a partire dalla nuova Pandina.
Con l’introduzione della nuova FIAT Pandina, infatti, lo stesso Olivier Francois ha annunciato degli investimenti molto importanti a Pomigliano, atti a proseguire la produzione della piccola italiana fino al 2027. La nuova Pandina sarà l’iniziale novità della inedita “famiglia Panda”, che a luglio di quest’anno vedrà aggiungersi la prima Panda 100% elettrica. Se quella nuova Panda, dotata di dimensioni più generose (dovrebbe aggirarsi intorno ai 4 metri), sarà prodotta in Serbia, nello stabilimento ex Zastava di Kragujevac (che, fino al 2021, ha realizzato le FIAT 500L), la nuova FIAT Pandina è orgogliosamente “fatta in Italia”.
“La nuova Fiat Pandina è un omaggio all’amore degli italiani per la Panda.”, ha dichiarato Olivier Francois durante la presentazione di oggi. ““Pandina” è il soprannome con cui gli italiani l’hanno sempre chiamata. Sono orgoglioso di presentare questa serie speciale in un giorno speciale. Infatti, posso anche annunciare che la Panda continuerà a essere prodotta a Pomigliano d’Arco almeno fino al 2027. La storia d’amore tra la Panda e l’Italia continuerà così ancora per molti anni, grazie ai nuovi investimenti che l’hanno resa la più tecnologica e sicura di sempre.
L’altra grande novità è a livello produttivo. Negli ultimi anni, infatti, FIAT ha fatto fatica a stare dietro alla domanda per la sua piccola, tanto che ancora oggi tutti gli esemplari prodotti sono già stati venduti all’inizio del processo produttivo. Anche per questo, FIAT ha deciso di spingere sull’acceleratore con la sua Panda, aumentandone la produzione. “Oggi c’è anche un altro motivo per celebrare la Panda: abbiamo infatti deciso di aumentare la produzione del 20% per soddisfare la domanda dei clienti in Italia e in Europa. Panda continua a essere leader di mercato in Italia e leader di segmento in Europa: ed è anche l’unica ibrida di segmento A del Gruppo“. Come detto da Francois, infatti, la Panda sarà l’unica Segmento A del Gruppo ad avere dimensioni inferiori ai 3,60 metri, cinque porte e cinque posti. L’aumento del 20% porterebbe l’attuale numero di circa 600 Panda prodotte ogni giorno ad arrivare a più di 800 unità giornaliere. L’obiettivo è quello di essere ancora leader in Italia e in Europa, puntando anche sulla produzione italiana della mitica Panda, anzi, Pandina.
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