La polemica sollevata da Flavio Briatore su Instagram potrebbe essere infondata. L’imprenditore ed ex team principal di Formula 1 aveva attaccato la FIAT dicendo che ormai produce solo carrette, che il parco circolante in Italia è scarso di modelli a marchio FIAT e che l’auto migliore che costruisce il brand torinese è la FIAT Panda. Sembrava un attacco fatto ad arte per creare polemica, d’altronde la piega che stanno prendendo i social è preoccupante proprio per questo motivo.
Analizzando i numeri, però, emergono dei dati che dimostrano il contrario di quanto detto da Briatore.
Il pensiero esternato con una storia su Instagram da parte di Briatore sulla FIAT sarebbe sbagliato. Le considerazioni dell’imprenditore ed ex team principal di Formula 1 sarebbero infondate, così come l’attacco sferrato al brand torinese. Briatore aveva detto nella storia su Instagram prima postata e poi rimossa:
“La FIAT non esiste più, per strada non si vedono macchine a parte qualche vecchia carretta di vent’anni fa. Non ci sono più macchine italiane: a parte che non hanno modelli e credo che il modello di punta sia la Panda, ma a parte questo non esistono più macchine italiane per le strade”.
Parole dure e dirette screditate dai numeri e dati che attestano l’esatto opposto. Da gennaio 2023 FIAT ha già immatricolato 108.038 vetture (dati UNRAE al 31 luglio 2023), per l’esattezza:
Inoltre, stando sempre ai numeri, nella Top 50 dei modelli più venduti compaiono anche 27.376 immatricolazioni di Lancia Ypsilon e 12.133 di Alfa Romeo Tonale, con quest’ultima capace di mettersi alle spalle l’Audi Q3 (10.243). Stando ai dati registrati e pubblicati dall’UNRAE (associazione che unisce le Case estere), sommando le vendite dei tre marchi premium tedeschi si evincono 42.353 immatricolazioni di Audi, 35.781 di BMW e 29.838 di Mercedes-Benz che portando ad un totale di 107.972, cifra di poco inferiore alle 108.038 vetture vendute esclusivamente da FIAT.
Quindi quello di cui parla Briatore è solo uno spaccato parziale di una determinata zona d’Italia, più precisamente una zona limitrofa a Forte dei Marmi, dove la concentrazione di turisti stranieri è importante in questo periodo dell’anno e dove il “peso” di FIAT oggettivamente cede al potere di acquisto di altri brand, specie fuori dai confini nazionali.
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