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Fiat 500 Forever Young a Parigi per il terzo appuntamento

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Dopo lo studio di Dante Giacosa a Torino e Piccadilly Circus a Londra, l’avvincente viaggio multimediale di “500 Forever Young” porta la Fiat 500 Forever Young a Parigi a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, quando la capitale francese vive una seconda giovinezza sulle ali della rivoluzione studentesca del 1968.
Anni in cui la rivoluzione porta verso il “piccolo”: la sfida è ridurre le dimensioni, rendere tutto portatile, personale, sempre a portata di mano. Del resto, le “piccole grandi” cose del quotidiano sono quelle che riscopriamo ogni giorno. Mai scontate, sempre indispensabili, fanno parte delle nostre vite e le occupano giorno dopo giorno, più dei grandi avvenimenti. Proprio come la piccola-grande Fiat 500 che in sessant’anni di storia ha dimostrato al mondo come una vettura compatta possa diventare un’icona senza tempo.

Del resto, alcuni degli oggetti scaturiti dalla creatività dell’industria italiana, come la 500 o la Vespa, non possono essere giudicati semplicemente dalla loro estetica, ne rappresentano solamente un buon esercizio ingegneristico in cui la forma serve la funzione. Sono invece delle potenti alchimie, rivoluzionarie nel design e nel concetto che ridefiniscono i comuni punti di riferimento e di paragone. 

Continua così la web serie che celebra il 60esimo anniversario di Fiat 500, l’icona fedele a se stessa ma sempre attuale, oltre che essere parte integrante di un piano di comunicazione più ampio, declinato su web, radio e TV. In programma anche numerose iniziative, tra cui un emozionante tour attraverso le più belle piazze d’Europa che coinvolgerà appassionati e collezionisti di Fiat 500, di oggi e di ieri. Partito lo scorso mese dall’Italia, proprio in questi giorni il “500 Forever Young Tour” arriva in Francia con eventi speciali che uniscono prodotto, storia, arte e costume.

Le stesse emozioni si possono provare con il viaggio virtuale di “500 Forever Young” che nella sua terza tappa raggiunge Parigi, tra gli anni Settanta e Ottanta, quando la “piccola-grande” vettura riscuote un interesse crescente da parte del pubblico sebbene non sia  più prodotta.  Sarà per la sua linea morbida e arrotondata, che suscita subito simpatia, o forse per quell’aria “sbarazzina”, che fa nascere un sorriso di complicità a chi ogni giorno affronta il traffico urbano, ma Fiat 500 fa breccia nei cuori dei francesi che la scelgono in quegli anni perché la ritengono chic, soprattutto dalle donne, e al tempo stesso ne riconoscono la praticità, il suo essere casual con stile, in particolare per i giovani.

In particolare, nell’home page di “500 Forever Young” è riprodotta un’abitazione del XVI arrondissement, abbellita da oggetti e arredamento dell’epoca. Ognuno di essi è un hotspot che consente di accedere a testi, fotografie e video che raccontano il fermento di quegli anni e la lunga serie di progressi tecnologici che hanno cambiato la nostra vita. Sono proprio alcuni di questi oggetti-simbolo a essere raffigurati sul tavolino dell’appartamento. Dal walkman con le cuffie alla console portatile Nintendo Gameboy, dall’orologio Swatch agli occhiali Persol, fino al portachiavi di una 500.

Ciascuno di essi rappresenta lo spirito vivace di quegli anni, è un oggetto dalle dimensioni contenute ma che nasconde grande sostanza e innovazione. Proprio  come 500, un’icona Pop che nei decenni non è mai passato di moda, anzi nel corso degli anni ha conquistato tutti gli amanti del bello e dell’originalità. Non solo. La piccola-grande vettura risponde alla più autentica tradizione Fiat che permette di rendere democratico  l’accesso a contenuti e tecnologie mai offerte prima nel segmento delle utilitarie: 500 è l’automobile della gente.

 Infine, l’appartamento parigino di “500 Forever Young” è completato da due finestre: da una si può ammirare la maestosa Tour Eiffel, che dal 1889 vigila sulla romantica capitale francese, mentre dall’altra è visibile la piramide del Louvre, il museo più famoso del mondo che proprio negli anni Ottanta si rinnova con quest’opera esotica dell’architetto Ieoh Ming Pei. Del resto, solo chi ha una forte personalità e indiscussa fama può permettersi di cambiare senza temere di perdere la propria identità. 

Termina così la terza puntata della web serie dedicata alla piccola di casa Fiat che segna un ulteriore passo nel lungo cammino che la piccola-grande Fiat ha percorso dal 1957 a oggi, influenzando moda, società e abitudini e diventando un’autentica icona globale con circa sei milioni di vetture vendute finora. E la storia continua il prossimo mese con una nuova ambientazione per raccontare un periodo storico in cui il modello ha vissuto da protagonista.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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