Prove su strada

Fiat 500 Elettrica 3+1: prova su strada, autonomia, motore, prezzi

Tempo di lettura: 9 minuti

La Fiat 500 è sempre stata sinonimo di successo. Il mitico Cinquino ha rivoluzionato il concetto di utilitaria e, tuttora, scalda i cuori degli italiani riportando in luce ricordi indimenticabili. Con il suo aggiornamento del 1991, denominato Cinquecento, il Marchio ha seguito una logica funzionale e razionale, con linee squadrate che non hanno catturato un forte interesse dalla clientela. Con il restyling del 2007, la 500 è tornata più forte che mai, pronta a conquistare lo scalino più alto sul podio delle vendite del segmento. Il merito di questo trionfo è probabilmente assimilabile al ritorno alle forme rotonde e armoniche della prima 500. 

Il passato di successi di questo modello ha reso estremamente rischiosa la riuscita di una nuova 500. Ed è proprio per questo motivo che in Fiat hanno voluto stravolgere il concetto di utilitaria, e proporre una vettura con solo motori elettrici in gamma. Ecco dunque debuttare la nuova 500 elettrica, grandissima scommessa per il Marchio torinese, ricca di novità e radicalmente diversa dalle precedenti versioni.  

Mantenendo il tratto inconfondibile e vincente delle sue antenate, la Fiat 500 Elettrica si basa su una piattaforma completamente nuova, capace di ospitare il nuovo powertrain e il pacco batterie. La sua più grande responsabilità è quella di cambiare la visione comune di citycar, cercando di avvicinare gli acquirenti al concetto più maturo e consapevole di futuro. Non mancano alcune note dolenti, prima tra tutte il prezzo, ma ci arriveremo un passo alla volta. 

Abbiamo messo alla prova la Fiat 500 elettrica nella sua versione più caratteristica “3+1”, ovvero con una portiera in più, e ora vi racconteremo i suoi punti di forza e le sue debolezze nella nostra prova su strada. 

Esterni e interni: proporzioni classiche in chiave moderna. Inaspettata evoluzione tecnologica

La Fiat 500 Elettrica sfoggia linee morbide ed eleganti, che sottolineano il suo lato “chic” e modaiolo. Le inconfondibili proporzioni sono prese dalla prima generazione, così come una serie di elementi stilistici. Prima di tutto, il frontale ha uno sviluppo verticale e uno sbalzo visivamente ridotto rispetto alla serie precedente. Il cofano motore evoca la prima generazione e taglia i proiettori ottici in due unità, creando un effetto particolarmente attraente. Le luci diurne si trasformano in anelli, all’interno dei quali viene ripreso il colore della carrozzeria, un po’ lo stesso gioco proposto con i proiettori posteriori per il Cinquino precedente. 

In vista laterale la 500 Elettrica ospita cerchi in lega più grandi rispetto al passato: raggiungono dimensioni di 205/45 R17. Gli indicatori di direzione sporgenti sono il punto di unione tra cofano motore, passaruota e la nervatura che corre lungo tutta la fiancata e si congiunge ai fari posteriori. Le maniglie nascoste nella carrozzeria sono un’alternativa interessante per mascherare le righe che comunemente si formano a causa degli anelli. 

All’interno si percepisce una differenza netta rispetto al passato. Soluzioni semplici e minimali, come l’aver sostituito la leva del cambio con pratici pulsanti, rendono l’abitacolo essenziale ed elegante. Le linee morbide della plancia creano un utile vano portaoggetti centrale dov’è possibile caricare wireless lo smartphone, con una piastra che mostra lo skyline di Torino. Questo non è l’unico “easter egg” presente a bordo della compatta torinese, infatti, sparsi nell’abitacolo troviamo le scritte “Made in Torino” e “500” oltre ad una simpatica rappresentazione della prima generazione. Piace molto lo spazio ricavato davanti al tunnel centrale, ottimo per posizionare una borsa, anche se sarebbe stato pratico un gancio più pronunciato per vincolarne il movimento. 

È migliorato notevolmente l’accostamento di materiali differenti, così come la qualità percepita. I materiali più pregiati seguono una logica moderna e sono posizionati laddove l’occhio cade, ad esempio su plancia, sedili e volante, mentre la parte bassa dell’abitacolo presenta superfici rigide al tatto. I sedili sono ben realizzati e risultano comodi in città, un po’ troppo rigidi, invece, per le lunghe percorrenze. Lodevole l’imbottitura morbida del poggiatesta. Piacciono meno i comandi degli alzacristalli che, sebbene siano posizionati in coppia sulla portiera (azionarli contemporaneamente sarà più semplice rispetto al passato), sono realizzati in materiale plastico leggermente sottotono rispetto agli altri pulsanti presenti nella 500 Elettrica. Rivolgendomi alle nostre lettrici, bisogna segnalare l’assenza di uno specchietto illuminato nell’aletta parasole: per il “trucco dell’ultimo minuto” dovrete far uso del retrovisore centrale. 

L’evoluzione degli interni non vede unicamente protagonista la qualità ma anche un grande salto nel futuro in termini di connettività. Grazie al suo alto livello di tecnologia, la Fiat 500 Elettrica ha ben poco da invidiare alle dirette rivali. Al centro della plancia, ruba la scena il grande touchpad da 10,25 pollici con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, radio digitale e comandi vocali evoluti. Debutta lo Uconnect 5 con sistema operativo Android che riprende fedelmente il layout di uno smartphone, a partire dall’uso di widget personalizzabili. Da un’auto così giovane e modaiola, ci saremmo aspettati qualche “effetto speciale” in più con l’aggiunta di led colorati su plancia e portiere. Essendo la 500 una vettura a batteria, sarebbe stata utile una modalità per tutelare i cani nel malaugurato caso in cui vengano lasciati a bordo, anche per una commissione veloce. Ad esempio, Tesla propone una funzione che mantiene la temperatura all’interno dell’abitacolo e proietta sullo schermo centrale un messaggio per tranquillizzare chi vede da fuori l’animale incustodito. 

Le dimensioni della Fiat 500 Elettrica crescono di 2 centimetri sia in larghezza che in lunghezza rispetto al passato, in favore di una maggiore comodità interna. Ora la 500 è lunga 3,63 metri e larga 1,68 metri. Il passo è aumentato a 2,32 metri. In termini di spazio di bordo, è facile comprendere che le forme caratteristiche del Cinquino compromettono l’abitabilità. Sebbene davanti si viaggi comodi senza alcun problema, dietro i più alti faranno fatica a trovare la giusta posizione. Scomoda la manovra per riportare il sedile del conducente nella posizione ottimale una volta ribaltato per permettere l’accesso alla panchetta posteriore. Infatti, viene mantenuta l’inclinazione corretta dello schienale ma bisogna regolare nuovamente la posizione della seduta sulle guide. 

Molto interessante la soluzione della portiera aggiuntiva alla quale abbiamo dedicato un paragrafo dedicato che troverete qui sotto. Il volume del bagagliaio rimane invariato rispetto alla scorsa generazione, merito dell’alloggiamento delle batterie al litio sul fondo piatto dell’abitacolo. La capacità complessiva è di 185 litri, gli stessi della Smart EQ forfour, ed è inferiore alla media del segmento. 

Alla guida della Fiat 500 Elettrica 3+1: dimenticatevi il pedale del freno. In città è quasi perfetta, fuori un po’ meno

Saliti a bordo della Fiat 500 Elettrica, la prima impressione supera di gran lunga le aspettative. L’apertura elettrica delle portiere e l’assenza delle tradizionali maniglie all’interno dell’abitacolo ci permettono di capire che i tecnici Fiat hanno voluto prendere le distanze rispetto al passato. Lo si nota anche nel calibrare la seduta dove la tanto attesa regolazione del piantone dello sterzo in altezza e profondità permette di ottenere una buona posizione di guida, sempre abbastanza distante dall’asfalto. 

Per mettersi in marcia basta premere il pulsante D sulla tastiera a pianoforte posizionata nella parte bassa della plancia. Superati i 20 km/h alla prima partenza, si è accompagnati dalle note di Nino Rota, con una melodia simbolo della Dolcevita che ha la funzione di AVAS (Acoustic Vehicle Alert System), l’avviso acustico che avverte i pedoni della nostra presenza. Viaggiare nel completo silenzio fa sempre un certo effetto ma quello che colpisce di più è la semplicità di utilizzo. Addio paura di spegnere la macchina o di bruciare la frizione, con il powertrain elettrico anche le rampe più impervie saranno un gioco da ragazzi. 

Il propulsore che equipaggia la versione “3+1” ha una potenza di 118 CV (87 kW) e un pacco batterie da 43 kWh. L’autonomia dichiarata è di 320 km nel ciclo WLTP. Com’è prevedibile per un’auto elettrica, le prestazioni sono eccellenti rispetto alla media del segmento. Il canonico 0-100 km/h è coperto in soli 9 secondi e la velocità massima è di 150 km/h. Per avere il propulsore meno potente da 70 kW bisogna scegliere le altre varianti carrozzeria. Quest’ultimo powertrain raggiunge la massima velocità di 135 km/h ed è abbinato ad una batteria da 23,8 kWh che promette 180 km di autonomia. 

Mettiamo subito alla prova la 500 Elettrica nel suo habitat naturale, la città. La potenza istantanea del motore elettrico è un’arma a doppio taglio. I 220 Nm di coppia massima disponibili dai minimi regimi permettono al Cinquino di raggiungere i 50 km/h in soli 3,1 secondi. Attenzione però a non farsi coinvolgere troppo poiché le capacità di svincolarsi velocemente da qualsiasi rallentamento metteranno in pericolo voi ma, soprattutto, gli altri automobilisti. Se è vero che l’elettrico invoglia una guida frenetica, specie quando siamo in ritardo, permette anche di godersi un viaggio in completo relax, accompagnati da un’ottima insonorizzazione della cabina. 

Sempre in ambiente urbano bisogna elogiare il lavoro svolto per mettere a punto la guida One Pedal. Se non conoscete il significato di questo termine, vi basti immaginare di guidare l’auto con il solo pedale dell’acceleratore, regolando la frenata in funzione della pressione sullo stesso pedale. Nelle modalità Range e Sherpa, di cui parleremo tra poco, questo sistema rivoluziona il modo di guidare la 500 Elettrica. Dopo aver preso il giusto feeling con il pedale vi renderete conto della sua efficacia. Ovviamente il pedale del freno rimane perfettamente funzionante laddove sia necessaria una frenata più impegnativa.  Abbiamo apprezzato la guida One Pedal nelle strade del centro di Torino, dove gli innumerevoli incroci si superano con minore impegno e maggiore comfort. 

La Fiat 500 Elettrica è estremamente agile grazie alle sue dimensioni contenute. La forma e l’ingombro del montante posteriore, però, vincolano particolarmente la visibilità. Nelle manovre di parcheggio, si può contare sui sensori e sulla retrocamera che vanta di un’ottima qualità dell’immagine

Introdotte con questa nuova generazione di 500, le tre modalità di guida (Normal, Range e Sherpa) rendono molto versatile la compatta. In modalità Normal, l’intervento della frenata rigenerativa è ridotto al minimo e si possono sfruttare a pieno le performance dell’auto, a discapito dell’autonomia. La Range è probabilmente la più interessante, perché permette la guida One Pedal e una migliore autonomia, mantenendo una buona progressione. Infine, la Sherpa sarà l’ancora di salvezza quando rimarrete a corto di elettroni. Questa modalità di guida, infatti, permette di massimizzare l’autonomia con tutte le risorse disponibili, ad esempio limitando la velocità massima a 80 km/h e disattivando l’impianto di climatizzazione. 

Per quanto riguarda l’autonomia reale, come accade per tutte le vetture elettriche, i consumi variano nettamente in funzione del tracciato. In città siamo riusciti a percorrere circa 210 km (65% del dato dichiarato), utilizzando perlopiù la modalità Range. In autostrada i consumi superano i 20 kWh/100 km, circa 180 km. Se dovete affrontare un viaggio stile Torino/Milano e non partite con il pieno, dovrete dunque considerare una tappa intermedia, magari presso un fast charge in corrente continua, che vi permetterà di aggiungere 50 km di autonomia in soli 5 minuti. Questo tipo di ricarica, però, è utilizzata sporadicamente per non sovraccaricare il sistema e, soprattutto, per i suoi costi elevati (poco meno di 15 euro utilizzando una presa 60 kW per passare dal 17% all’80% in 45 minuti). Con le colonnine da 22 kW la ricarica impiega più di un’ora a raggiungere il massimo. Nell’utilizzo quotidiano, con una percorrenza di 50 km giornalieri, vi basterà caricare l’auto attraverso una presa domestica (3,7 oppure 7,4 kW) un paio di volte a settimana. 

A livello di dinamica di guida, la 500 Elettrica risponde in maniera composta anche aumentando la velocità tra le curve. Il merito principale è del posizionamento delle batterie che abbassano il baricentro dell’auto. Lo sterzo si dimostra preciso e leggero, un ottimo compagno nelle manovre cittadine. Nonostante le accelerazioni fulminee, la 500 rimane più improntata per un utilizzo turistico, molto comoda e confortevole in città dove le sospensioni smorzano bene le asperità del manto stradale.

In termini di assistenza alla guida, la 500 Elettrica è equipaggiata con una serie di sistemi che permettono la guida autonoma di livello 2, al debutto nel segmento delle city car. Tra questi sistemi troviamo l’Intelligent Adaptive Cruise Control (iACC) con Lane Centering, il Traffic-sign recognition, e la frenata automatica con riconoscimento pedoni e ciclisti. Tutti questi sistemi sono comuni a vetture di segmenti superiori. 

Formula “3+1”: concetto vincente o superfluo?

Chiunque abbia deciso di configurare una Fiat 500 elettrica o si sia imbattuto in questo articolo si sarà domandato cosa significa 500 3+1. Come menzionato in precedenza, questa sigla forgia le 500 berlina equipaggiate con una “mezza porta” in più sul lato destro dell’auto.  Ma vale la pena spendere 2.000 euro in più oppure questa soluzione risulta superflua? 

Ipotizziamo che vogliate spendere il meno possibile per acquistare una 500 a “batteria”. L’allestimento più economico Action è disponibile solo per la variante berlina, quindi la 3+1 non farà al caso vostro. Ancora, se vi piace viaggiare con il vento tra i capelli dovrete optare per la 500 cabrio dove, anche in questo caso, non è prevista la presenza della terza porta.  

Nell’eventualità che abbiate un bambino, invece, la porta in più sarà essenziale, specialmente se potrà evitarvi complicate acrobazie per raggiungere il seggiolino. Anche i passeggeri più alti apprezzeranno la maggiore accessibilità alla panchetta posteriore. Tuttavia, la terza porta si apre controvento solamente dopo aver aperto la portiera del passeggero anteriore: una sequenza abbastanza noiosa che permette, però, di uscire dai sedili posteriori senza scomodare il passeggero anteriore. Per rispondere alla domanda, la porta in più non sarà superflua. Arriverà sicuramente l’occasione per farne uso e sarete felici di aver scelto questa soluzione

Prezzi e concorrenti Fiat 500 Elettrica

Quanto costa la Fiat 500 Elettrica? Si parte da un prezzo di partenza di 27.000 euro per la versione berlina, che diventano 24.500 euro se si considera lo sconto dell’acquisto online. La “3+1” ha un prezzo di partenza di 34.400 euro ai quali si aggiungono 1.000 per avere la Cabrio. Gli allestimenti per la 500 Elettrica da noi provata sono due: Icon e La Prima. Quest’ultimo è l’allestimento che equipaggia il nostro esemplare ed è il più ricco in termini di dotazioni di serie. Optional nel nostro caso si pagano il bellissimo Rose Gold della carrozzeria (700 euro), il pack winter (500 euro), il Traffic Jam Assist (300 euro) e il tetto in vetro fisso (500 euro), per un totale di 40.700 euro, 38.200 euro applicando lo sconto online. 

Insomma, anche gli incentivi e i risparmi legati all’elettrico non riescono ad alleggerire di molto l’impegno che bisogna sostenere per comprare questa 500. In ogni caso, questa city car a batteria si avvicina ad una clientela premium e, attraverso ottime rifiniture e materiali selezionati, soddisfa a pieni voti le aspettative. Al volante di questa 500, il vostro stile di guida (per lo meno in città) verrà positivamente stravolto al punto che sarà difficile tornare alla guida di una compatta con motore tradizionale. 

Le competitor iniziano ad essere numerose. Possiamo citare la Mini Cooper SE, le Renault Zoe e Twingo, la Honde e, la Opel Corsa, la Peugeot 208, la smart forfour e la Dacia Spring. A completare la lista il tridente VW composto da e-Up, Mii electric e Citigo-e iV.

Andrea Genre

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