Storiche

Fiat 124 Spider, storia di un’icona: la seconda serie sogna l’America

Tempo di lettura: 2 minuti

Continuiamo il nostro racconto riguardante la Fiat 124 Spider, icona spider di ieri e di oggi. Siamo arrivati al secondo capitolo di questa storia, che prosegue con la seconda generazione.

Fiat decise di lavorare all’evoluzione del modello che, nel 1968, sbarcò negli Stati Uniti. Gli americani impazzirono per le proporzioni e lo stile marcatamente italiano della Spider, come pure per la sua capote, che poteva essere abbassata direttamente dal sedile del guidatore con grande rapidità e semplicità.

Nell’ottobre del 1969, sempre al Salone dell’Automobile di Torino, debuttò, nell’ambito di un rinnovo complessivo della gamma, la seconda versione vera e propria. Manteneva la trazione posteriore e tutte le tipiche, sportive, sensazioni di guida, sebbene fossero sempre più numerose le vetture che adottavano quella anteriore e che esordivano proprio durante quell’edizione della rassegna.

La Fiat 124 Spider poteva montare il tradizionale motore 1.4 oppure un nuovo propulsore 1.6. Sempre a quattro cilindri, con doppio albero a camme in testa, era alimentato da due carburatori doppio corpo verticali: la cilindrata aumentava a 1608 cm3 e le prestazioni erano ancora più brillanti: erogava 110 CV e permetteva di raggiungere una velocità massima di 180 km/h. L’impianto frenante era a circuito indipendente. Esteticamente la vettura presentava una nuova calandra con griglia del radiatore a nido d’ape. La differenza più evidente era data da due significative carenature di forma ovale, sorta di caratteristiche “gobbe”, sul cofano anteriore, destinate a ospitare il maggiore volume del nuovo propulsore. Posteriormente mutavano i gruppi ottici, che includevano la luce della retromarcia. Pneumatici radiali e capote impermeabilizzata arricchivano la dotazione di serie, e, a richiesta, si potevano avere l’hard-top e i cerchi in lega leggera.

La Fiat 124 Spider evolveva rimanendo fedele a se stessa, con la sua linea firmata Pinifarina, continuando a riscuotere successi: tra il 1969 e il 1972 ne furono prodotte circa 27.000 unità.

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

Share
Pubblicato di
Guido Casetta

Recent Posts

Arriva il nuovo motore Full Hybrid Renault: più potenza, meno consumi. Cosa cambia

La mobilità ibrida è sempre più un punto di riferimento per chi cerca un equilibrio…

4 hours ago

Come i ladri rubano davvero le auto e come proteggersi

Anche negli ultimi anni i furti di auto continuano a preoccupare i proprietari. Con l’evoluzione…

4 hours ago

Gli esperti assicurano: “con questa tecnologia è la fine del motore termico”

In un momento in cui le vendite di auto elettriche rallentano e le incertezze sul…

4 hours ago

La truffa dei chilometri ha i giorni contati: L’UE prepara la svolta anti-frode

Quasi un’auto su sei venduta nell’Unione Europea ha il contachilometri manomesso. Ma una nuova proposta…

4 hours ago

Batterie difettose sulla Ford Kuga: puoi richiedere il rimborso

Se possiedi una Ford Kuga o Escape ibrida plug-in (PHEV), potresti presto ricevere una lettera…

4 hours ago

Ecco la nuova FIAT Argo: cosa cambia rispetto alla Grande Panda

Nel 2026 FIAT lancerà una nuova utilitaria compatta che in Europa conosceremo come Grande Panda,…

5 hours ago