Era il 1986 e Gianni Agnelli, nel ventennale della sua presidenza della Fiat, “ricevette” in regalo un dono molto speciale, praticamente unico, nel verso senso del termine. Si trattava della Ferrari Testarossa Spider, esemplare unico realizzato dalla Casa di Maranello per questa importante ricorrenza e che fece felice l’Avvocato, sempre grande amante delle supersportive e delle auto da collezione, specie quelle con il cavallino sulla carrozzeria.
Questa è la storia di quella che già all’epoca avrebbe risposto al nome di one-off che vogliamo dedicare all’Avvocato nel giorno in cui avrebbe compiuto 100 anni. Nato a Torino il 12 marzo del 1921, Gianni Agnelli è stato oggettivamente un simbolo per la storia di questo paese. L’ultimo vero Re d’Italia, così è stato soprannominato da molti, si spense il 24 gennaio 2003 dopo una lunga malattia.
Nel corso della sua vita al vertice della Fiat, Gianni Agnelli volle farsi “un regalo”, e che regalo! Ferrari, visto il mandante, dovette solo eseguire e questo fu il risultato che vi raccontiamo oggi. Nella sua posizione, era facile esaudire ogni suo desiderio. Così pensò bene, nonostante avesse già compiuto 65 anni, di regalarsi un oggetto un po’ speciale, ricco di fascino e simbolo di ribellione.
Si tratta di un esemplare che, nel frattempo, era il 2016, finì all’asta per il valore record di 1,2 milioni di euro, valore incrementato dal suo precedente, e illustre, proprietario. Di Ferrari Testarossa Spider non ne esiste solo una ma quella che vedete in queste immagini è l’unica che è stata ufficialmente fabbricata dal cavallino (il lavoro richiese 4 mesi per irrigidire la scocca) e non modificata successivamente.
L’ostacolo principale che allungò i tempi di produzione (l’auto venne commissionata alla fine di febbraio del 1986 ma fu pronta solo al principio dell’estate) non fu, però, l’irrigidimento della scocca quanto la predisposizione della capote (e del meccanismo correlato) in presenza dell’ingombrante motore 5.0 V12.
Altro tratto caratteristico di questa vettura che ora fa brillare il garage del suo nuovo proprietario è la vernice argento, molto rara per una vettura della Casa di Maranello. Anche qui, vi sveliamo un retroscena: sulla tavola periodica, AG è il simbolo dell’argento e, non a caso, AG sono anche le iniziali di Agnelli Gianni. Sulla Ferrari Testarossa Spider, oltre all’argento, vennero abbinate sottili strisce di colore blu, altro colore caro a colui che guidò la Fiat verso la multinazionale che è oggi.
Per favorire la guida di Agnelli Ferrari pensò a un sistema di inserimento automatico del cambio, così da non stancare la gamba dell’Avvocato martoriata da un famoso incidente automobilistico.. Bastava, infatti, cliccare un pulsante e la frizione spariva dalla sua consueta posizione, permettendo la distensione della gamba e il repentino passaggio in modalità automatica del cambio. Tale sistema fu adottato anche su altre vetture da lui guidate personalmente.
Infine, un ultimo tocco di grande personalità sulla Ferrari Testarossa Spider: la targa (TO 00000G), scelta così come appare da Gianni Agnelli in persona. Lui poteva questo e molto di più…
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