La FIA, o Liberty Media, deve avere uno strano senso dell’ironia nei confronti della Ferrari, forse memore di quella famosa indagine che, a cavallo tra 2019 e 2020, quando ormai il progetto SF1000 era belle che pronto, tarpò le ali del cavallino per non meglio precisati interventi sulla power unit, creando una monoposto che aerodinamicamente soffre eccessivamente il drag, cioè la resistenza all’avanzamento, e paga pegno nei confronti di Renault, Mercedes e Honda.
Un confronto quindi, che diventa esemplare proprio sulla pista di SPA, sede dell’ultimo GP, praticamente la gara che segnò l’apice della Ferrari in formato 2019 (fu prima fila e vinse, per la prima volta, Leclerc, per poi concedere il bis a Monza nel tripudio dei tifosi) e in formato 2020, il punto, fino a questo momento, più basso della gestione Binotto e della coppia Leclerc-Vettel, escludendo i contatti fraticidi in Austria e in Brasile nel novembre scorso.
Insomma, le immagini parlano chiaro: nel video (nel caso in cui non si aprisse, è consigliabile aprirlo su YouTube tramite il link diretto) vede un parallelo tra la SF90 e la SF1000 sul miglior giro in qualifica (1:42.519, tempo della pole 2019, contro 1:42.996 del 2020, ma la pole di Hamilton ha abbassato i cronometri sull’1:41:252) ma il distacco è maggiore, come testimoniato solo poche ore fa in un altro post che ha scatenato la furia dei tifosi rossi.
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